Prologo:
-‘Corri
corri! Non fermarti, ti sono dietro, ti
stanno raggiungendo! ScappaAAAA!!’
–‘AHHHHH!’
Mi sveglio di colpo, sono tutta
sudata e affannata, stringo le lenzuola come se non volessi
più lasciarle,
lacerandone un pezzo con le unghie. Mi giro da tutte le parti e vedo
alcune mie
compagnie ancora a letto, poi davanti a me vedo Cindy con il cesto
della
biancheria.
-‘Ehy
Rapunzel, sta tranquilla, era solo il
solito incubo da mietitura.’ Cindy si inginocchia per terra
davanti al letto e
mi tiene per un braccio.
-‘Già,
e cosa c’è di meglio che fare sempre lo
stesso incubo il giorno del proprio compleanno per poi andare dritti
alla
mietitura.’ Rispondo io sarcastica asciugandomi il collo
sudato con il
lenzuolo.
-‘Sta’
tranquilla, andrà bene, come tutti gli
altri anni, e poi adesso hai 18
anni,
questa sarà l’ultima volta che farai
quell’incubo. Te lo prometto.’ Disse lei
con voce ferma.
-‘Magari
fosse così semplice.. spero di non
aver svegliato le altre con quell’urlo.’
-‘Ahahah,
non c’è pericolo, hanno messo tutte i
tappi per le orecchie da quando hai fatto l’incubo
l’anno scorso.’ Sorrise e si
sedette sul letto accanto a me. –‘Stasera ci
saranno tante sorprese per te,
abbiamo organizzato tutto alla perfezione, comunque è meglio
che inizi a
cambiarti, oppure ti perderai il turno in lavanderia.’
Concluse facendomi
l’occhiolino.
A
quelle parole mi alzo di fretta, ingoio a
forza la pappata che servono qui all’orfanatrofio a
colazione, mi faccio una
bella doccia e mi metto il solito abito viola e le scarpe bianche lucide per la mietitura riposti sul baule ai piedi del letto,
li
avevo preparati la notte prima così sarei potuta andare
subito in lavanderia
senza aspettare qualche minuto di più. Tolgo tutte le
lenzuola dei letti della
mia camerata e scendo giù con un cestino carico il triplo di
me facendo
attenzione alle scale e scostandomi dalle faccia i capelli ancora sciolti. Arrivata in lavanderia poso a terra il cestino e
mi
inginocchio davanti al muro vicino al quinto lavandino. Poi busso due
volte, a
poco a poco il mattone sul quale avo bussato si stava muovendo,
finché non vedo
apparire due occhi color ghiaccio.
-‘Ehy
Punzie, pensavo non venissi più.’
-‘Non
prendermi in giro Jack, sai che sono
sempre io ad aspettare te.’ Dico con un sorrisetto.
-‘Allora,
le ultime novità lì nell’ala femminile?
Altre scazzottate e tirate di capelli per contendersi
l’eye-liner?’ dice
ridendo.
-‘No
no, niente di tutto ciò [per il momento]
ma c’è una novità, ti ricordi quando ho
supplicato Madre Gothel a farmi andare
a quello stage di medicina?’ Lui accenna col capo.
–‘Bene, mi hanno presa! Stai
parlando con la nuova farmacista della farmacia in piazza!’
gli rivelo tutta
contenta, avevo studiato molto, dovevo persino saper riconoscere tutte
le
piante velenose e quelle non, ma alla fine fare l’esame
è stato più facile del
previsto.
-‘Non
ci posso credere, congratulazioni!’ poi
si alza in piedi e mi fa un inchino dicendo –‘Mi
scuso per la mia
sfacciataggine dottoressa Solar.’
-‘Ahahah,
andiamo Jack non è
poi così importante, è solo un piccolo
lavoro.’ Poi lui si inginocchia di nuovo
e fa passare la sua mano dalla piccola fessura, io faccio lo stesso e
le nostre
mani si incontrano poi lui riestraendo la mano mi guarda con occhi
molto seri,
quasi non fosse lui.
Poi
mi dice: -‘È quasi l’ora di andare, sei
pronta?’
Anche
i miei occhi si fanno seri, perché sono
sicura che succederà qualcosa, poi rispondo.
-‘Pronta.’
Angolo
Autrice:
Rieccomi
con un’altra storia sempre sui Big
Four questa volta però ambientata nell’universo
degli Hunger Games, questo è
solo un prologo, ma nel prossimo capitolo ci saranno anche le figure di
Hiccup
e Merida. Per chi non l’avesse capito Cindy sarebbe
Cenerentola. Dico già che
il distretto dove vivono Rapunzel e Jack è il 5 mentre il
quello di Merida sarà
l’1 e quello di Hiccup il 3. Un caro saluto a tutti quelli
che mi seguono e ci
rivediamo al prossimo capitolo.
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