Elsa è scivolata a terra, tra i singhiozzi.
La lama di
Hans si solleva, pronta a colpire.
Cerco di
frappormi tra i due, ma Kristoff mi afferra, stringendomi a
sé.
Tento di
sfuggire alla sua presa, senza riuscirci, mentre mi bacia con irruenza.
E mi rendo
conto che qualcosa non va.
Non sono
diventata una statua di ghiaccio, ma la morsa gelida che mi serra il
petto è rimasta.
Lo spingo
via, violentemente, e mi volto, urlando.
“Elsa!”
E’
un attimo.
Leggo un
lampo di sollievo nei suoi occhi: io sono viva, e a lei questo
può bastare.
Poi, la
spada di Hans cala.
Il sangue
si allarga sul ghiaccio come un macabro fiore.
L’urlo
mi muore in gola.
Gli occhi
di mia sorella sono spalancati, sembrano volermi inghiottire.
Mi
accusano, silenziosamente, di non aver fatto in tempo.
Corro da
lei e cado in ginocchio accanto al suo corpo, afferrando le sue mani
fredde e stringendole contro il mio petto.
“E-Elsa…”
singhiozzo.
Lo strato
di ghiaccio sotto i nostri piedi comincia a tremare.
La tempesta
di neve che imperversa su Arendelle morirà assieme alla sua
creatrice?
“Anna,
non muoverti! Il ghiaccio si sta sciogliendo!” urla Kristoff,
avanzando cauto verso di me.
Il ghigno
di Hans riempie il mio campo visivo.
“Potrei
lasciarti in vita, mia povera Anna. Lo farò, se prometti di
obbedirmi. Però, il tuo amichetto va eliminato”
dichiara, pulendo la lama della sua spada sul vestito di Elsa.
Quel gesto
fa scattare qualcosa in me.
Il ghiaccio
di mia sorella mi avvolge il cuore, come a volerlo proteggere.
E mi rendo
conto che il sacrificio di Elsa mi ha resa immune dal suo stesso
potere: ha trasformato il mio cuore in pietra, in modo che il ghiaccio
non potesse congelarlo.
Mi alzo in
piedi e rivolgo ad Hans un’occhiata carica di disprezzo.
“Obbedirti?
Io?”
E la
tempesta di neve sembra acquistare nuova intensità: il vento
si solleva attorno a me, la lastra di ghiaccio smette di vibrare.
Hans
indietreggia e lascia cadere la spada, sconvolto.
“Sei
una strega anche tu!” sussurra, gli occhi pieni di terrore.
Non fa in
tempo ad aggiungere altro.
Una
stalagmite spacca la lastra che ricopre il fiordo e trapassa il
principe.
Mi giro a
guardare Kristoff che si è bloccato di colpo, a qualche
metro da me.
“Non
seguirmi” gli ordino.
Non vedo
l’utilità di trascinarmelo dietro.
Non ha
senso nemmeno portar via il corpo di mia sorella.
Lei non
è più con me, che differenza farebbe?
Volto le
spalle ad Arendelle e mi incammino nella bufera di neve che io stessa
ho creato.
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