Buio.
Tenebre.
Oscurità più totale.
Ormai era passato così tanto tempo che si era abituata a quella mancanza assoluta di luce.
Si domandava da quando, di preciso, fosse lì, rinchiusa dietro sbarre arruginite di chissà quale luogo e prigioniera di chissà chi. Fatto sta che era stufa di vivere nell’oscurità.
Non sapeva nemmeno lei cosa le dava la forza di resistere, sapeva solo che non era lì per sua volontà.
Aveva un unico ricordo confuso nella mente, come un enorme specie di mostro davanti a lei, che non le lasciava via d’uscita…e poi il buio assoluto.
Ad un tratto si udirono dei passi. Ecco, quell’uomo stava di nuovo venendo da lei.
Chissà cosa voleva stavolta.
…ricordava anche un bambino che urlava insistentemente qualcosa verso di lei, forse il suo nome…Ma aveva dimenticato ogni cosa, la sua memoria era come “vuota”.
…Già, qual’era il suo nome? |