"Dai Lunastorta! Se ci aiuti ti faremo i compiti di pozioni per un mese!" Frignò un giovane con gli occhiali.
"I compiti glieli farai tu! Io ho di meglio a cui pensare!" Ribattè un altro ragazzo dai capelli ondulati neri.
"No, ragazzi, devo fare antiche rune, non posso aiutarvi! E poi sono ancora arrabbiato con voi!" Disse un ragazzo molto magro.
Il ragazzo con gli occhiali disse: "Ancora per la cioccolata?! Remmy ti facevo più maturo!"
Remus disse: "James, Sirius, lo sapete che la cioccolata mi fa sentire meglio!"
Sirius si lasciò cadere sul letto e disse sbuffando: "Sei noioso Lunastorta, sei meglio sottoforma di lupo!"
Remus si irrigidì per un istante, non amava il fatto che si parlasse della sua licantropia.
Peter, che fino a qualche istante prima era seduto in un angolino, disse con fare pacificatore: "Dai ragazzi, lasciatelo in pace...Non può essere così dura fare i compiti di babbanologia!"
Dopo l'assenso dei due animagus, Peter andò in biblioteca per procurarsi dei tomi, aveva bisogno di recuperare molto.
Remus, invece, si sistemò nel suo letto e continuò la lettura del suo libro di antiche rune.
Felpato e Ramoso si sdraiarono a terra e srotolarono la pergamena dell'esercizio di babbanologia.
La consegna recitava: "Completa il proverbio".
Felpato prese una piuma e lesse il primo proverbio: "Can che abbaia..."
James esultò: "Lo so! Lo so! Il continuo è "è Sirius che rompe"!"
Sirius disse: "Ehi io sono un cane mansueto!"
Ramoso lo guardò con uno sguardo scettico e disse: "Passiamo alla seconda! Mhh: "A buon intenditore..." Oddio so anche questo! È sicuramente "Piacciono le rosse"!
Sirius scoppió in una risata simile a un latrato e disse: "Sì, la Evans è carina, proprio un bel bocconcino!"
James disse: "Placa gli ormoni Black, lei è mia!"
Il giovane Black disse: "ma se preferirebbe la piovra gigante! Ah povero Potterino innamorato! Passiamo al terzo proverbio va'! Allora "Il gioco è bello..."
I due malandrini si guardarono negli occhi e esclamarono: "Se vince Grifondoro!"
I giovani si diedono il cinque e udirono una risata leggera: era Remus.
Sirius gli chiese, scherzando, con voce tremendamente simile a quella della McGrannit: "Signorino Lupin, non stava leggendo il suo libro? La prego di tornare alla sua lettura e di fare silenzio!"
I tre malandrini scoppiarono a ridere e Remus disse: "Come farei senza questi rompiboccini?!"
James disse in falsetto: "Cosa sono questi termini, signor Lupin?!"
Il licantropo rispose ridendo: "Mi state contagiando voi!"
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