Frozen
Cap.
1: Sacrifice
“I
would stop running
If
I knew there was a chance
It
tears me apart to sacrifice it all
But
I’m forced to let go…” Frozen – Within
Temptation
Mi
guardi, i tuoi occhi profondi dentro ai miei.
-
Ci hai pensato?
Se
ci ho pensato. Per tutta la settimana, la tua è stata la
domanda ricorrente nella mia mente. Mi era sembrato facile rispondere,
ad un certo punto. Facile come scegliere tra la vita e la morte, tra la
libertà e la prigionia.
Annuisco.
Non so cosa tu riesca a leggere dai miei occhi. Si dice che guardando
negli occhi una persona si riesca a capire cosa stia provando.
Chissà se è vero.
A
volte la decisione giusta da prendere non è la
più semplice, né tantomeno la più
felice.
Ho
sofferto in questa casa, soprattutto negli ultimi tempi. Costretta a
compiere azioni atroci che preferirei dimenticare. Costantemente
controllata.
Morzan
ti ha scoperto, ha scoperto la tua identità. E tu devi
scappare.
Mi
chiedi di seguirti, di rifarmi una vita con te.
Non
sai quanto vorrei che ciò fosse possibile.
Sembra
semplice, no? Liscio come l’olio. L’uomo che ami ti
chiede di seguirlo, sarebbe stupido rifiutare.
-
Non posso farlo, Brom.
Vedo
la tua espressione, e vorrei non aver mai pronunciato quelle parole.
Avevi
detto che avresti accettato qualsiasi mia risposta, allora
perché mi guardi così?
-
Selena… non puoi continuare a vivere così.
Le
tue parole sono vere. Tu per primo hai visto come è la mia
vita qui, a palazzo. Una prigione dorata, ecco come l’hai
chiamato.
Mi
appoggio ad una delle colonne del porticato. Ho paura di separarmi da
te. Ho paura del dolore che potrei provare. Forse è un
sacrificio troppo grande per me, forse non riuscirò a
resistere….
Dal
primo momento in cui ti ho visto, è stato come se un velo
fosse stato tolto dal mio volto. Il mondo, per me, aveva cambiato
completamente aspetto.
Se
Morzan mi aveva mostrato soltanto campi di battaglia aridi e inondati
di sangue, tu mi hai mostrato il verde dei prati, e la bellezza dei
fiori.
La
rabbia di Morzan ha lasciato spazio al tuo amore.
La
mia vita, la mia stessa essenza è cambiata, in
così poco tempo. Ho capito che il mio ruolo nel mondo non
era quello di essere la Mano Nera di Morzan.
Ho
aperto gli occhi.
Ho
vissuto la mia favola. Ma forse la nostra storia non è
destinata ad avere un lieto fine.
-
Brom… io devo restare qui.
Sento
qualcosa rompersi dentro di me. Ho provato più volte questa
discussione, eppure non avevo considerato questo fattore. Posso
decidere di lasciarti andare da solo, ma non posso evitare di sentire
quella parte di me che vorrebbe andarsene con te, quella parte che
soffrirà di più. Dovrò perdere una
parte di me per sopravvivere al dolore?
-
Perché, Selena, perché?
Non
capisci, Brom, e comunque posso considerare giusto il tuo ragionamento.
C’è
stato un tempo, prima che tu arrivassi, in cui io amavo Morzan. Amavo
tutto ciò che faceva, lo assecondavo in ogni sua iniziativa,
anche la più orrenda e disumana. Un periodo che vorrei
dimenticare.
Ma
c’è ancora un elemento di quel periodo che non
voglio dimenticare. Che, anzi, vorrei proteggere.
Ed
è per questo che devo restare qui.
-
Mamma!
Un
bambino corre verso di me, un po’ incerto. Lo abbraccio,
più forte che posso, e sento la cicatrice della sua ferita
sotto la maglia leggera.
-
Torna da Nadja, Murtagh. Gioca con lei, io arrivo tra poco.
Lui
mi guarda, un po’ deluso. Sposto una ciocca di capelli neri
dal suo viso. Suo padre vuole che li tenga lunghi, come lui.
Aspetto
che Murtagh sia tornato dentro, poi comincio a parlare.
-
Brom… non posso abbandonarlo. Non posso abbandonare mio
figlio, lasciarlo solo con Morzan. Tu non hai visto cosa gli ha fatto,
tu non sai di cosa è capace. L’ha colpito con la
spada, ha rischiato di ucciderlo… il mio bambino….
Una
madre non può restare impassibile di fronte al dolore di un
figlio. È naturale che sia così, esattamente come
è contro natura che una madre abbandoni un figlio senza
provare il minimo rimorso.
Ho
pianto tanto, in quei giorni. Mi era sembrata tanto inconcepibile, e
tanto crudele, come reazione. Che colpa poteva avere Murtagh se quel
giorno suo padre era più nervoso del solito? Lui gli aveva
solo chiesto di giocare con lui… e Morzan, per tutta
risposta, gli aveva gettato la spada addosso….
-
Possiamo portarlo con noi… vivremo assieme, come una
famiglia… io e te ci sposeremo, e la nostra vita
tornerà normale… il potere dei draghi non ha
più effetto su di me, non sono immortale… vivremo
insieme, invecchieremo assieme….
È
un lieto fine. Quello che vorrei, quello che sogno ogni notte. Ma
è irrealizzabile.
-
Brom… il nostro posto è qui. Morzan ci
cercherebbe, farebbe di tutto per vendicarsi, e allora nemmeno i nostri
poteri messi assieme ci salveranno… lui ci
troverà, e ci ucciderà tutti….
Forse
tu saresti disposto a farlo, a rischiare tutto pur di stare con me. Ma
io non voglio metterti in pericolo.
-
Selena….
-
No, Brom. Non sai… non sai quanto mi costa… ma so
che sto facendo la cosa giusta. Parti, Brom, e non addolorarti pensando
a me. Io… me la caverò.
Lo
so, è una bugia. Lo dico quasi per convincere me stessa, ma
so che non sarà mai vero. Sentirò sempre un
vuoto, proprio qui, in mezzo al petto. Il mio cuore non
batterà più come prima.
Ti
avvicini a me, mi prendi la mano. Cerchi di nascondere il dolore.
Mi
baci, per l’ultima volta. So che non ci rivedremo mai
più, ne sono consapevole. Lasci andare la mia mano, e con la
tua stretta va via anche una parte di me.
-
Allora… addio.
La
mia risposta è un mormorio appena percettibile, sovrastato
dalle lacrime.
-
Addio….
Ti
vedo allontanarti da me, e mi sento mancare. Cado in ginocchio, in
preda ai singhiozzi. Lascio scorrere le lacrime. Passerà,
ecco ciò che dico a me stessa. Arriverà, presto o
tardi, un tempo in cui potrò pensare a questo momento senza
piangere. Ma non ne sono sicura.
È
un detto popolare, no? “Il tempo cura tutte le
ferite…”…. Ma non ne sono sicura.
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