- Si, è stato un colpo di mortaio a far riaffiorare alcune costruzioni. Sembra risalente a circa ventimila anni fa, il che lo colloca tra i primi insediamenti della civiltà! - spiegò Kurush col fiatone.
Sbuffai, ero stanco, assonnato e pure irrequieto.
- Non me ne frega niente della datazione storica, voglio solo vedere questo cazzo di manufatto! - sbottai.
- Oh... si certo, di qua prego! -
Kurush mi accompagnò al capanno dei reperti dove alcune ragazze stavano pulendo dei cocci, continuammo a camminare fino ad arrivare alla sua scrivania. Era un disastro, coperta di cartacce scarabocchiate e cartine geografiche della zona. Aprì uno dei cassetti e mi porse una tavoletta coperta da un panno nero.
- Ecco qua, questa è forse la scoperta più importante dal ritrovamento della stele di rosetta! - fece lui tutto eccitato.
"Sì, come no! Dicono tutti così!" ne avevo conosciuti tanti di archeologi e tutti loro pensavano di aver scoperto chissà cosa, e invece...
Presi la tavoletta, era pesante, grande quanto un quaderno. Aprii delicatamente il panno.
La guardai attentamente in ogni suo dettaglio. "Non è possibile!"
- Mi avete fatto fare un viaggio di quindici ore, spendendo i pochi risparmi che avevo, per una cosa del genere? Mi prendete per il culo? Sembro forse uno a cui piacciono gli scherzi? - urlai.
- Assolutamente no, le assicuro che è autentica... e c'è di più, lo strato di terreno in cui è stata rinvenuta è databile a trentamila anni fa, prima della comparsa dell'homo sapiens. - spiegò il professore ancora turbato.
- Mi sta dicendo che questa tavola è autentica? Anche se sembra venuta fuori da un film di fantascienza? - ero furente.
"Sapevo che gli archeologi erano fuori di testa ma questo è troppo!"
Posai sulla scrivania la tavola di pietra, mi girai e feci per andarmene.
- Se quella tavola dice il vero allora sotto a queste rovine c'è la prova che cambierà il mondo come lo conosciamo, so che è stanco per il viaggio ma le chiedo solo di pensarci a mente lucida prima di andarsene, noi abbiamo bisogno di lei e delle sue competenze! - supplicò Kurush.
Mi fermai di colpo. Avevo esagerato, era la stanchezza a parlare.
- Va bene, avrete il mio aiuto per una settimana a partire da domani mattina alle otto. Scaduto il tempo segnalerò la cosa a chi di dovere! Chiaro? - lo fissai, volevo una risposta.
- Cristallino, col suo aiuto ,signor O'Neal, una settimana è anche troppa! - sorrise il professore.
Andai in un camper preparato a posta per me. Ero stanco, mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi.