Acqua, Fuoco, Aria, Terra o...

di Lene4
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Fuoco

Savannah, dai forti poteri del fuoco, guardò la scena soddisfatta. Aveva ucciso, sotto atroci sofferenze, lo “stronzo” del padre – come lo definiva lei.
L’aveva sempre trattata come se fosse una nullità e lei, finalmente, aveva preso la sua rivincita. Aveva convinto il padre a fare un’escursione nei pressi del Vulcano Brontolone: si sentiva pronta per attuare la sua vendetta e così l’attuò. Ora doveva solo spostare il corpo incenerito del padre nella lava e tutto sarebbe andato per il meglio: aveva organizzato tutto da più di una settimana. Non capiva solo come avesse fatto a tenere il sangue così freddo. Lei continuava a osservarlo adirata perché il padre continuava a fissarlo con occhi vitrei che sembravano volerla giudicare. 
Così, in un impeto d’ira, iniziò ad emanare del calore tanto forte da poter spostare tutto ciò che si trovava accanto a lei, compreso il corpo del padre che iniziò quasi a rotolare dalla potenza. Poi fermò il tutto, con molta – ma proprio molta – forze di volontà. Solo altri due passi e il corpo del padre sarebbe caduto nella lava… così si avvicinò lentamente, godendosi la scena per quei ultimi istanti. 
Prese un bel respiro e tirò un calcio al corpo inerme del padre, per far si che cadesse nella lava iniziò a calciarlo più volte. Il corpo cadde nella lava e a lei si stampò un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
Oltretutto si era esercitata tutta la settimana per le lacrime finte, così iniziò come da copione a pensare alle cose che la rendevano triste. Le lacrime le scendevano copiose sul volto, le rigavano il visto che sembrava avesse lineamenti dolci… sembrava sconvolta. Lasciò le borse che avevano portato lei e il padre per l’escursione e iniziò a correre per andare al paese più vicino, Yosson.
Un uomo anziano, che era fuori a godersi la bella giornata, si avvicinò alla giovane appena la vide: gli sembrava molto dissestata e voleva aiutarla. « Che succede, bella fanciulla? » « Vi prego, vi prego, vi prego… AIUTATEMI!»
Iniziò a supplicare l’uomo. Così raccontò che era andata a fare un’escursione con il padre e lui era scivolato nella lavata in qualche strano modo, non sapeva come spiegarselo, e in quel momento lei era distratta e non riusciva a capire bene cosa fosse successo. Così insieme al signore anziano si avviò nel luogo del crimine. 


Angolo Autrice:
Grazie a tutti quelli che hanno letto e hanno recensito! Spero che anche questo capitolo vi piaccia.. Scusate se sono troppi brevi questi capitoli, ma prometto che i prossimi saranno più lunghi e molto più belli.
Un bacione,
'Lene.




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