Scuola per bimbi devianti...amm...speciali

di HeyBro02
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Quando Torch recuperò le forze era ormai sera. Voleva soltanto andare in camera e dormire.
-Xavier, vi odio tutti!- poi si ricordò che era l’ora della parte migliore della giornata.
- la cena! La cena, la cena…ho fame…date a me cibo, sostanze nutritive!-
Corse come un cerbiatto felice per i corridoio fino a che non trovò la mensa.
Un grandissimo salone, con quattro tavolate lunghissime, apparecchiate per almeno trecento studenti. Davanti ai quattro tavoli ve ne era uno ancora più sontuoso, con tanto di candelabri di platino e posate d’argento, roba che se fossi un lupo mannaro ti verrebbe l’urticaria pruritosa al posteriore anche a due chilometri di distanza. – wow! Potrei prenderne qualcuna, tanto ne hanno molte! –
-Non ci provare!- disse una voce alle sue spalle. Torch si girò e rimase a fissare inebetito un uomo alto, bruno, con la faccia da incazzato, i capelli strani e…peloso…molto peloso. - blea! Esiste la ceretta sai? –
-presuntuoso! Chi sei tu?-
-Torch!- disse come fosse una cosa ovvia.
-bene Torch, io sono Logan, ma tu mi chiamerai “Grande e possente professor Wolverine”, chiaro? –
-altrimenti?- Il professore tirò fuori dalle mani tre artigli che sfiorarono il nasino delicato di Torch. Lui cacciò un grido femminile e si rannicchiò su se stesso. – Va bene, va bene! Prof! –
-scusa non ho sentito bene! –
-Va bene, grande e possente professor Wolverine!-
-molto meglio!- disse questo rinfoderando gli artigli e andando a sedersi al tavolo dei professori.
Charles Xavier arrivò sulla sua sedia a rotelle motorizzata, sistemandosi a capo tavola. – Ciao Torch, ti piace la scuola? I tuoi compagni sono amichevoli?-
-Bella la scuola e i miei compagni sono amichevoli come la spugnetta abrasiva per lavare i piatti, sulla pelle delicata di un bambino. Uno mi ha rubato l’energia! Vi rendete conto?- Disse Torch portandosi una mano al petto e l’altra in aria.
- ah si! Xavier! È difficile da tenere a bada quel ragazzo. Ma capiamolo, ha una situazione famigliare complicata! È orfano sai?-
-anche io lo sono! Ma non vado in giro rubando energia vitale agli altri?-
-no, infatti…tu dai fuoco alle cose.-
-Ahahahahahahah è divertente!-
Tutti i professori lo fissarono con sguardo assassino.
-ascoltami Torch. Sei stato affidato alla casata dei Quaglia d’oro, quindi vatti a sedere nel tavolo della tua casata!-
-Ci sono le casate? Che cosa figa! Posso essere il capitano? Alla Alius ero il capitano della Prominens! Voglio esserlo anche qui!...Xavier non è con me, vero?-
Disse coprendosi il lato della bocca con una mano. Charles Xavier sospirò. – No, non è con te, lui è nei Corvo Bianco.-
-Corvi? Che uccelli mediocri e assurdi! Noi siamo le quaglie, siano fighi! VAI QUAGLIA! Chi è in squadra con me?- Disse strofinandosi le mani. –oh no!-
Nel tavolo della sua casata vi era seduta Elsa, che canticchiava allegramente “ non è un difetto, è una virtù!”. Wolverine sospirò ammaliato – è così carina non trovi?-
-no, non trovo. Mi ricorda Gazelle con la treccia, solo molto più fastidiosa.
Torch si andò a sedere e mangiò la cena più buona che avesse mai assaggiato. Ad un tratto qualcosa gli toccò il piede. – ma che…?- Alzando la tovaglia un furetto gli saltò sulle gambe gridandogli – waaa! Io sono Lucasssssssss il furettttttto! – poi corse via veloce come un fulmine.
Torch lo fissò sconcertato, ne aveva viste di cose strane, come un pallone capace di demolire una scuola, ma mai un furetto parlante.
-fermate quel furetto! – Gridò un ragazzo dai pantaloni bianchi attillati e un acconciatura ai limiti dell’assurdo, nera e con un ciuffo fuxia. – Mi ha rubato l’anellino giallo! –
Il ragazzo si fermò davanti a Torch guardandolo di traverso. –Hey tu! Hai qualcosa di giallo?-
-tu chi sei?-
-yuma…Yuma Tzucumo! E vendo su e-bey cose gialle spacciandole per oro…tu hai qualcosa di giallo da darmi?-
-…no…-
-oh si invece! I tuoi occhi!-
-i miei occhi non si toccano!-
-ooh e dai! Ho provato a vendere Utopia, ma non lo vuole nessuno! Magari se vendo i tuoi occhi insanguinati me li compra qualche amante degli RPG horror.-
Un ragazzo biondo e boccoloso, con un paio di occhi grandi e lilla venne incontro a Yuma prendendolo per le spalle. –Scusa Yuma, ma ti cercano alla tavolata dei Tasso malato! Hanno detto che il dolce di stasera è giallo! –
-GIALLO!- Yuma corse via saltellando. Torch sospirò. –grazie mille!-
- non c’è di che!- la voce del ragazzo era calma e dal tono pacato.
-io sono Alexis! Sono un Guardiansoul, tu?-
- io sono Torch…un piromane!-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NOTE DELL’AUTORE
Su richiesta di molti fan che mi seguono…no non è vero…Ho pubblicato il nuovo capitolo!
Scusate il ritardo, ma sono stato molto impegnato, in oltre, diciamocelo pure, se non ci fosse stato per Cammi che mi ha ricordato come si caricava, probabilmente non sarei nemmeno qui!
Aspetto di sapere cosa ne pensate di questo mio piccolo delirio!
Ciao
Heybro02

 




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