Growing

di NoahOfTheAshes
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Sono viva, lo giuro. Che vergogna, mamma mia.
Non ce la faccio ad essere costante, ci provo con tutta me stessa, eppure ogni volta va a finire così. Non ho parole, e non so come scusarmi.
La storia sta per giungere all’epilogo. E finalmente direte voi. Ho già scritto un altro capitolo oltre a questo, quindi non preoccupatevi, non passerà molto tempo tra un aggiornamento e l’altro.
Vorrei come al solito ringraziare ogni anima pia che recensisce, legge, segue e ha anche il coraggio di inserirmi fra gli autori preferiti. Siete la mia soddisfazione e il vostro entusiasmo mi da la carica. Sempre.
Facciamo che vi dedico questo capitolo, ok?
Spero sia un regalo sufficiente.
Un abbraccio enorme, Noah.

                       

 

6. Never again (110 parole)

Un libro deve frugare nelle ferite, anzi deve provocarle. Un libro deve essere un pericolo.
(E.M. Cioran)

Chiuse il libro indugiando con lo sguardo sulla copertina consunta.
-Non l’hai ancora finito-
-Non è una domanda- Le sue labbra si schiusero in un sorriso, che tuttavia non raggiunse gli occhi.  -Ma ne ho letto la fine-
-Ciò che accade nel mezzo non ha importanza?-
-Solo proporzionalmente all’epilogo-
La mascella era tesa, i palmi umidi -E come finisce? -
-Com’è giusto che sia- Disse alzandosi e raccogliendo l’elmo dorato posato accanto al tomo.
-Albafica- Ametista contro zaffiro. Non andare.
-Shion- Mi piacerebbe restare.
-Rimarrò in attesa- Indugiò -Voglio sapere come continua la storia-
Annuì soltanto, e all’orizzonte si alzò il vento.

 





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