- Preferisci le uova col bacon o il pane con la marmellata?
Haymitch alzò pigramente lo sguardo, emettendo un sonoro
sbadiglio: - Non lo so… scegli pure tu…
Arya alzò gli occhi al cielo con un mezzo sorriso,
dopodiché si diresse trotterellando verso la cucina,
fischiettando un orecchiabile motivetto.
Haymitch si abbandonò pigramente sulla poltrona
più vicina, stiracchiandosi: - Non capisco come tu possa
essere così pimpante di mattina presto.
- Forse perché non sono mai reduce da sbornie o nottate
insonni, papà – rispose la quindicenne, tornando
in salotto con un vassoio stretto tra le lunghe dita.
- Ti ricordo – biascicò Haymitch, trascinandosi
svogliatamente fino al tavolo della colazione – Che proprio
tu sei nata grazie ad una sbornia…
- Sì, proprio come la mamma – rispose prontamente
Arya, giocherellando con la lunga treccia bionda che le ricadeva
davanti la spalla sinistra – A proposito, sai che giorno
è oggi?
L’ex vincitore aggrottò la fronte, riempiendosi il
piatto di uova e afferrando una fetta di pane spalmata di confettura di
pesche – A momenti non ricordo nemmeno come mi chiamo, Arya.
- Tredici anni fa, la mamma morì durante la Rivolta. Tra
poco trasmetteranno un servizio in memoria dei caduti di guerra e
faranno anche il suo nome.
Haymitch restò per qualche istante in silenzio, riflettendo
sulle parole della figlia, dopodiché si limitò ad
annuire: - Capisco.
La ragazza abbassò lo sguardo, dando un’alzata di
spalle, le labbra piegate in un sorriso amaro: - Avevo solo due anni
quando mi lasciò. Avrei voluto avere un po’
più di tempo per conoscerla e imparare qualcosa da
lei…
L’uomo sospirò, afferrando distrattamente una
tazza colma di tè: - Sì, conosco la sensazione. Arya… sai perché
bevo tanto?
- Perché ti aiuta a dimenticare – rispose
prontamente la biondina – E’ un modo per scappare
dal dolore.
- Esattamente – annuì Haymitch, allungando la mano
verso una bottiglietta di whisky – Penso che qualche volta
dovresti provare anche tu, figlia mia. A bere sul serio,
intendo…
- Sì, forse la sbornia può aiutarti a trovare un
po’ di sollievo dalla realtà – gli occhi
grigi di Arya si puntarono su di lui con fare benevolo –
Però non può cambiare l’ordine delle
cose. E inoltre, ti fa perdere momenti preziosi del Presente.
L’ex vincitore aprì la bocca per rispondere, ma si
interruppe non appena l’orologio del salotto emise un
ticchettio sordo per nove volte. Arya accese tempestivamente la
televisione, permettendo al volto ormai arcinoto di Caesar Flickerman
di occupare l’intero schermo.
- Buongiorno, Panem
– salutò cordialmente il presentatore – Anche oggi dedicheremo qualche
minuto alla memoria dei caduti di guerra. Esattamente tredici anni fa,
queste persone persero la vita durante i violenti scontri…
Haymitch ormai conosceva quella lista a memoria e pensò che,
probabilmente, anche per Arya doveva essere così. Un lieve
sorriso si dipinse sulle labbra sottili di lei non appena Flickerman
pronunciò il nome atteso.
- Lyme Arden,
quarantacinque anni, Ribelle. Caduta in battaglia durante uno scontro a
fuoco.
***
Angolo dell’Autrice: Dunque, il prompt (Haymitch/Arya
– Alcol) mi è stato assegnato da Three Blind
Mices. Come al solito, spero di non aver deluso le sue
aspettative.
Allora, questo pezzo ha come protagonista l’OC inventata
insieme a Darkangel98, ossia Arya, la figlia di Haymitch e (sopresa!)
Lyme, concepita durante una sbronza a Capitol dei due vincitori.
Ho scelto di proposito di rivelare alla fine il nome della madre di
Arya perché… boh, in realtà mi
ispirava così.
Come si è visto, Haymitch è senza subbio un padre
mooolto educativo XD
Bene, al prossimo capitolo con due OC del Distretto Sette!
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