C’erano
volte in cui Hiccup si sentiva soffocare: aveva
sempre pensato che essere capo villaggio era un compito faticoso, ed ora ne
aveva la piena conferma. E il guaio era che in certi momenti non si sentiva
all’altezza di niente e di nessuno; ed erano quelle le volte in cui voleva scappare lontano con Sdentato ed urlare
tutto il suo dolore, la sua rabbia e la sua frustrazione.
Lui non
era suo padre e mai lo sarebbe stato. Per quanto al villaggio tutti gli
volessero bene e fossero ben felici di averlo come capo, Hiccup
semplicemente non voleva. Si sentiva stretto lì a Berk,
lui voleva volare, volare in alto e volare lontano con Sdentato. Ed ogni tanto,
grazie ad Odino! lo facevano.
Ma era
quando su Berk scendeva la neve che Hiccup si sentiva finalmente libero, libero di respirare di
nuovo; gli era sempre piaciuta la neve, la trovava confortante.
E
infatti ogni volta che i fiocchi gli cadevano sul viso, Hiccup
era certo di sentire due gelide mani che gli carezzavano il volto ed una voce
gentile che gli ripeteva che era tutto apposto, che lui non l’avrebbe mai
abbandonato.
ANGOLO
AUTRICE
Si è
scritta da sola! Non ho altro da dire! Si è scritta da sola, io sono stata solo
il veicolo attraverso il quale questa bastarda è venuta al mondo!
Bah,
grazie hebi chan che ti sei
sottoposta alla tortura del betaggio!!! sesshy