Neanche se mi
facessi Paladin, ti venderei l'anima!
"Phels!"urlò una voce nota spalancando la porta della stanza
con un calcio.
"Fujimoto, a cosa devo questa visita?" domandò il demone con
una voce vibrante di celata minaccia, togliendosi la mascherina per
dormire dagli occhi.
"Leggi qui!" ordinò l'esorcista attraversando la stanza a
grandi falcate. Aveva i vestiti ricoperti di neve ed ad ogni suo passo
lasciava un'impronta bagnata a terra con un fastidiosissimo suono sul
pavimento della stanza privata del preside dell'accademia. Il quale era
parecchio irritato per quell'intrusione nei suoi appartamenti privati,
nella sua villa più specificatamente. Sapeva solo Dio (o
Satana, qual dir si voglia) come l'esorcista avesse fatto ad entrare.
"Fujimoto, sai quante ore necessito di sonno?" domandò
irritato Mephisto mettendosi seduto "No? Te lo dico io! Una! Ho bisogno
solo di sessanta minuti, concetto alquanto complicato per un
semi-scimmione troppo evoluto, come te! Quindi di grazia,
perché vieni nell'unico momento in cui non devi venire?"
concluse con rabbia sempre crescente. I suoi occhi iniziarono a
brillare nella penombra della stanza, ma se lui era furioso, il prete
lo batteva di gran lunga.
"Ah, è così? Sai che ti dico? Non ne sapevo
niente del tuo riposino notturno, ma sono felice di averlo interrotto!"
urlò sventolando un foglio davanti alla faccia di Mephisto
"Sai cosa c'è scritto qui? La missione consisteva nel
controllare che vicino al paesino citato non ci fossero demoni d'infimo
livello disturbatori della quiete pubblica, invece, sai cosa c'ho
trovato? Una colonia di demoni superiori pronti a farmi il culo! Di
villaggi, lì, non ce n'erano!" gridò
accartocciando il foglio e sbattendolo a terra.
"Davvero?" parve sorpreso Mephisto schioccando le dita e facendo
comparire il pezzo di carta nelle sue mani. Lo lesse con calma, come
facesse nella penombra Shiro non lo sapeva, né gli
interessava più di tanto scoprirlo. Gli occhi del demone
erano luminosi come quelli dei gatti.
"Non so davvero come sia potuto succedere, eppure le informazioni..."
"Dacci un taglio con questa pagliacciata, so che l'hai fatto apposta!"
ringhiò l'esorcista lasciando che man mano la rabbia
scemasse fino a sentirsi quasi lucido.
Mephisto cambiò immediatamente atteggiamento e sulle sue
labbra comparve un sorrisetto furbo "Come sei drastico, Fujimoto"
"Drastico? Io direi realista. Non so quali assurdi piani hai in quella
testa, ma sappi che non la passerai liscia se mi rifai uno scherzetto
del genere" ribatté afferrando il pacchetto di sigarette e
mettendone una in bocca.
"Devi proprio?" sospirò il demone assottigliando gli occhi.
Non gli era mai piaciuto l'odore del tabacco, sin da quando lo avevano
importato dall'America. Gli aveva sempre ricordato qualcosa di amaro e
dannatamente irritante.
Il prete mugugnò qualcosa di incomprensibile, ma non accese
la sigaretta.
"Comunque, tornando a noi. Avvertirò personalmente il
Vaticano dell'errore e ovviamente riceverai tutti i meriti" aggiunse,
mentre sulle sue labbra tornava lo stesso sorrisetto di prima.
"Credi di comprarmi così?" ringhiò di rimando
Shiro, ricominciando a sentire le guance farsi calde dall'ira.
"Certo che no" si affrettò a dire mellifluo il demone
accorgendosi dell'errore.
"Neanche se mi facessero Paladin ti venderei l'anima, diavolo" aggiunse
l'esorcista, ma stavolta anche sulle sue labbra era comparso un ghigno,
quasi di sfida.
"Diavolo? Addirittura? Oh, andiamo Fujimoto, sai che non farei mai
capitare qualcosa di male alla punta di diamante dell'Accademia"
rispose sibillino "In quanto alla tua anima, questo è tutto
da vedere. Abbiamo ancora tanto tempo davanti a noi, io
particolarmente" aggiunse alludendo vagamente al suo status
d'immortale. Fujimoto era a conoscenza delle sue origini, sapeva che
aveva circa cinquanta volte la sua età, se non di
più, eppure non riusciva proprio ad aver timore di lui.
Nonostante, la ragione gli dicesse, che era meglio non giocare troppo
con il fuoco, ogni volta che incontrava Mephisto non riusciva a
trattenersi dallo scontrarsi. Era questione di ego che si davano
battaglia, quando si trovavano troppo vicini uno elideva l'altro e
iniziava la guerra, che si trattassero di semplici sguardi, movimenti o
parole non faceva differenza.
"Sì, certo come no" ribatté sarcastico Shiro
"L'hai detto anche l'ultima volta, quando la mia squadra casualmente
è stata attaccata dal doppio dei demoni segnalati e quella
prima ancora, con il Re della Terra Amaimon, devo continuare?"
"No, altrimenti la mia intelligenza verrebbe offesa. Effettivamente ci
sono stati un po' di problemi, specialmente nell'ultimo periodo" ammise
tranquillamente Mephisto piegando accuratamente il foglio di carta che
ancora teneva in mano.
Il demone non era stupido, anzi. Aveva immediatamente capito quello che
l'esorcista era venuto a chiedere, nonostante non lo avesse ancora
espresso ad alta voce. Negli ultimi tempi c'erano stati un po' troppi
"errori" perché nessuno se ne accorgesse, quindi decise
saggiamente di battere in ritirata e per un po' starsene calmo.
L'ordine degli esorcisti era molto semplice, più lodi e
meriti ottenevi, più salivi di grado. Se lui riusciva a far
risultare qualcuno particolarmente portato, sarebbe riuscito a...
Peccato, sarebbe passato un altro anno, senza che la sua pedina andasse
nei piani alti.
Non sapeva se essa era a conoscenza dei suoi piani, ma era quasi del
tutto certo che avesse intuito qualcosa, perché
suddetta era in piedi accanto al suo letto. Anche la citazione
al Paladin non era affatto casuale.
"Questi inconvenienti verranno risolti, vero?" domandò Shiro
riprendendo il foglio con un gesto secco della mano.
"Certamente"
Rimasero per una frazione di secondo a guardarsi. Gli occhi
verdi erano luminosi, mentre quelli del prete erano nascosti dalla
penombra della camera da letto. Fujimoto una volta sbollita la rabbia
s'accorse d'essere entrato in una proprietà privata, senza
autorizzazione, come un ladro ed, ora che ci pensava, doveva aver steso
anche il maggiordomo all'ingresso.
"Mi dispiace" iniziò Shiro, si doveva scusare per il suo
comportamene verso un suo diretto superiore, ma all'ultimo secondo
cambiò idea "...per il maggiordomo, spero di non averlo
colpito troppo forte"
Mephisto sospirò con un'alzata di spalle, segno di non
preoccuparsi. Il maggiordomo in questione era un demone e dubitava che
si fosse fatto male, probabilmente lo aveva lasciato passare
riconoscendo il ragazzo come uno studente dell'accademia. Se fosse
stato altrimenti, la mattina seguente avrebbe trovato il suo cadavere,
dell'intruso s'intende.
"Adesso potrei tornare a dormire?" domandò il demone
tirandosi le coperte fin sopra al mento.
"Sì, cioè...va be', tolgo il disturbo"
annuì l'esorcista muovendo la mano in un vago gesto di
saluto. S'avviò verso la porta, ma all'ultimo secondo
Mephisto disse "E se mai avessi di nuovo bisogno di me durante le ore
notturne evita quest'unica ora, a meno che tu non voglia fare altro
oltre parlare"
Fujimoto si voltò un secondo e ringhiò
"Buonanotte" anche se sembrava volesse dire "Spero, ti venga un infarto
durante il sonno!"
Era, però, sicuro che avrebbe scelto quell'orario se mai
avesse di nuovo avuto bisogno di discutere con Mephisto. Avrebbe
rischiato la vita, ma era il minimo che potesse fare per ripagarlo di
tutto quello che gli stava facendo passare.
Il demone ebbe un brutto presentimento, qualcosa gli diceva che avrebbe
fatto meglio a cambiare la sua ora di sonno...
___
Angolo autrice:
Sono tornata a scrivere su questi due, che ci posso fare?
Ho sempre trovato questi due davvero interessanti e divertenti da
descrivere, spero di non aver scritto troppe cavolate.
Assolutamente li considero solo amici, magari ogni tanto quest'amicizia
è tendente (molto) all'odio, ma comunque ribadisco che non
c'è nessun accoppiamento. (Comunque anche chi vuole
considerarlo tale è libero di farlo, non tolgo le ali alla
fantasia di nessuno XD, sappiate, però, che non era il mio
intento).
Nel testo ci sono leggeri (ma anche no) accenni al loro futuro. Alla
fine, come tutti sappiamo, Mephisto ottiene la sua pedina nei piani
alti.
Ovviamente il testo è scritto senza alcun scopo di lucro e
tutti i diritti vanno al (meraviglioso) manga.
Comunque, grazie mille per aver letto.
Alla prossima.
Tilia=|=
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