Troppo vuoto per farlo

di Ronnie92
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Oggi ho voglia di raccontare anche se mi sento troppo vuoto per farlo.
La mia libertà parte dalla voglia intrinseca di cercare ciò che voglio negli altri.
Molti mi dicono spesso di partire da me, di girare intorno al mio asse, di non contare su nessuno al  di fuori di me. Io credo in ciò che mi dicono, ma la mia smania, il mio credere così fortemente negli altri mi lascia sempre con la speranza che troverò qualcuno con cui condividere la mia esistenza.
Qualcuno che abbia la maledetta voglia di vivere e condividere e via così.
Che abbia voglia di scoprire ogni piccolo granello di sabbia del mondo con me, che voglia ricercare se stesso partendo in un viaggio senza frontiere.
La libertà partirà da noi ma si estende in relazione al mondo.
Io non sono un gran ricercatore, un grande scrittore, un grande cantante, un grande studioso, un grande artista. Io sono io, come tutti voi siete voi stessi.
Però ho il mio mondo da regalare, il mio punto di vista da accrescere, valutare e completare nella ricerca infinita del mio Io interiore.
Mi lasciate così? Io mi impegno ogni giorno per non abbattermi, per non essere deluso dalla cupezza del giorno. Il mio sorriso esce spontaneo pronto a combattere la tristezza del mondo.
E se mi dicono: “Che cosa ti ridi? Il momento è tragico!” Io rido perché se piangessi non avrei la forza di ribellarmi, di cambiare la situazione.
Ognuno di noi ha la forza e il talento e la volontà di poter cambiare le cose in meglio, dando agli altri il meglio che abbiamo.
Perché? Perché non sappiamo mai quando troveremo la persona giusta, quella persona che stravolgerà la nostra esistenza, che ci aiuterà a superare i momenti bui, la desolazione della nostra vita.
Ad ognuno di noi è concesso un talento.
Forse il mio è quello di non arrendermi mai. Nonostante non sia un genio, nonostante non abbia un grande talento non mi abbatto. Mi rialzo e riprovo finché posso, finché non mi sfinisco.
Ho bisogno di provare, riprovare, continuare fino allo spasmo. Ho bisogno di essere felice, di vedere le persone felici.
Sono un sognatore, per nulla con i piedi per terra.
Studio e penso se un giorno potrò migliorare questo mondo con il mio studio.
Ho perso molto, ma non ho perso tutto.
Sono riuscito in parte a ritrovare me stesso, in parte a scoprire nuovi lati. Quei lati che solo la tristezza e la disperazione riescono a tirare fuori.
Quella grinta! Quella grinta da “Corri o muori”, quella che ti tira fuori “Gli occhi della tigre”.
Sarò solo un ragazzo pedante, uno dei tanti. Ma ho molto da raccontare nonostante mi sento troppo vuoto per farlo. 




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