The brother of the Queen. Plendge of fidelity

di JacobStark
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Incubo e risveglio
 
Fuoco. Il cielo sotto cui mi trovo è di fuoco, malvagio e furioso, e la roccia sotto di me è nera o cinerea. Questo luogo sa di morte, disperazione e sofferenza. Questo è l'Oblivion? Sono morto? Non sento alcun legame con questo luogo, come se la mia anima fosse ancorata altrove. Posso avvertire Sif ai margini della mia coscienza. Non credo di essere morto. Sento un potente ruggito squarciare l'aria. Rabbia. Una voce profonda, antica e minacciosa si alza. "ESSERE INUTILE!" "M-mio signore, la prego..." "TACI!" Mi sporgo dietro una enorme roccia, e vedo qualcosa  di terribile. Un drago gigantesco, nero come la pece, alto come un castello e con tre occhi, che ringhia, e sbuffa fuoco nero intorno a sé. Ai suoi piedi una minuscola figura nera, talmente insignificante che non si noterebbe neanche se non fosse che sta parlando. "Koromozis, hai affermato di volere vendetta. Hai affermato di volere il potere per compierla, eppure hai fallito. Cosa hai da dire?" "Mio signore Alduin, la colpa non è mia. Il Cuore di drago era più potente e..." "IN DUE! ERANO IN DUE! NEMMENO I DODICI CAVALIERI TI HANNO SCONFITTO IN COSI' POCO!" "Ma allora ero più potente!" "ERANO DUE! Sei un essere infimo, ma almeno sei fedele. Torna nel mondo. Trova Clamith. Liberalo. E scatena la distruzione sull'umanità!" Perfino la voce di Pichner, in quel momento tremava. "Calamith? Mio signore, è sicuro..." "OBBEDISCI! Prima del prossimo giorno di luce voglio che sia sveglio. Trasformerà il giorno più chiaro dell'anno in quello più oscuro dell'umanità!"

"NO!!" Mi sveglio urlando. "Jacob!" Mi sento soffocare, ma la stretta è così affettuosa, la voce che mi accoglie così familiare, il profumo intorno a me così conosciuto che non ho dubbi di essere a casa.Rispondo all'abbraccio di Anna, e vedo che Elsa è li accanto, addormentata. Guardo la mia sorellina più piccola con aria interrogativa. "Veglia su di te da tre giorni, da quando ci hai salvate da quel mostro." "Voi state bene?" "Si, tranquillo. Il Conte Max si sta occupando si sistemare le cose, ma la tempesta si è fermata, e il popolo si è calmato quando hanno visto Elsa fermare la bufera. Sono successe un sacco di cose, così in fretta che..." "Va tutto bene Anna. Se voi non siete in pericolo è tutto a posto." Ricado fra le coperte, avvertendo una fitta al petto. Mi guardo il petto, notando una grossa bendatura e, sotto di essa, una luce bianca e tenue. "Cosa mi è accaduto?" "Oh. Quello è colpa mia." "Tu?" "SI. Quando sei stato colpito Elsa a subito congelato quella roba nera che ti ha colpito, ma tu continuavi a stare male e la roba nera a espandersi, così abbiamo pianto tanto entrambe. Elsa mi ha detto che la magia che mi aveva colpito è come confluita nelle lacrime, che sono cadute sul ghiaccio e si sono infilate dentro. Poi l'oscurità è stata consumata da quella strana luce, e tu ti sei addormentato con una faccia serena. Quando ha visto che eri salvo Elsa si è alzata e ha fermato la tempesta in un attimo. Tutto il popolo a visto che lei è riuscita a controllare i suoi poteri e i nobili hanno confermato che c'era Hans dietro a tutto questo la sua posizione si è rafforzata tantissimo." "Tutto questo è fantastico Anna, ma tu come hai fatto a sapere tutte queste cose?" "Me le ha spiegate Elsa. E non sono stupida, le avevo capite da sola." "E quel ragazzo? Kristoff, vero? Come sta?" Anna arrossisce di botto. "Ecco, io... lui... Mi serve il tuo aiuto!" "Per cosa Anna?" "I mi sono innamorata di lui, e ci siamo baciati, anche lui mi ama, ma io non ho il coraggio di chiedere ad Elsa. Sai, dopo quello che è successo l'ultima volta..." "Tranquilla. Elsa era influenzata dall'oscurità e l'avevamo percepito come nemico. Eravamo solo molto nervosi. Dovresti dirglielo." "Non serve. Ho sentito tutto." Elsa alza la testa. Ha due occhiaie che non finiscono più, è più pallida del solito ma sembra molto felice. Anna invece è più rossa che mai, e sembra voler sprofondare nel terreno. "Tranquilla. Se lo ami non c'è problema, basta che prometta di trattarti sempre bene." Anna fa una faccia a metà tra il sollevato e l'entusiasta. "Però voglio che aspetti almeno fino al ballo d'inverno per annunciare un eventuale fidanzamento. Chiaro?" "SISISISISI!" Anna salta in giro, felice della notizia, Elsa sorride e la guarda intenerita. Io, con le mie ferite, non posso fare molto. Ma se quello che ho visto è vero, questa felicità durarà poco. Un anno al massimo. Devo impedire il risveglio di Calamith. Ma non posso. Non da solo. Neanche con il Pegno di Fedeltà che ora brilla incastonato nel mio petto.




Continua






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Un ultimo capitolo per una storia che continuerà. Oh se continuerà. Ho scritto un finale perché non volevo tirarla troppo per le lunghe. E non voglio esagerare neanche qui. Altrimenti rischio di piangere. Eventuali dubbi saranno chiariti nel prossimo racconto. Cercatelo quando uscirà. Il titolo è "The brother of the queen: plendge of love".
Non ho altro da dire, a parte una cosa:


 
GRAZIEEEEEEEEEE!
A chi ha recensito.
A chi ha seguito.
A chi a preferito.
A chi a letto.
La prima parte della storia di Jacob Artorias Valentine.
Dal vostro
Poseidonson97




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