Partite a carte e Dottori permalosi

di Little Redbird
(/viewuser.php?uid=193792)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.






“HA! Beccati questa! Dieci a quattro!”
L’eco dell’entusiasmo di Donna rimbomba in tutta la sala di controllo del TARDIS. La bocca del Dottore forma una lunga ‘o’ di stupore ed evidenzia il suo disappunto.
“Non mi batte mai nessuno a carte” nega.
“Non avevi mai giocato con me” gongola l’altra.
“Voglio la rivincita!”
“Cooosa?” Conoscendo Donna, quell’esclamazione è già un ‘no’.
Il Dottore si alza dal pavimento, su cui avevano passato ore a giocare, indispettito per aver perso contro un’umana.
“Non mettere il broncio, adesso!”
Il Dottore la ignora, fingendo di essere occupato a controllare chissà cosa.
“E va bene” si arrende finalmente Donna. “Ti concedo la rivincita.”
L’altro si volta subito a sorriderle.
“Ma se vinco di nuovo dovrai farmi pilotare quest’affare.”
“Non se ne parla!”
“Hai detto che non ti batte nessuno, no? Non hai nulla da perdere.”
Il Dottore annuisce, ma ha la vaga sensazione che se ne pentirà.
Un’ora dopo, il TARDIS si schianta su un minuscolo pianeta disabitato. Donna sorride e lui scuote la testa, terrorizzato ma divertito.





 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2955042