The shadow of a friend

di Lady_Pendragon
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The shadow of a friend


 

Hello, hello
Anybody out there? Cause I don't hear a sound
Alone, alone
I don't really know where the world is but I miss it now


Solitudine.

Bilbo stava imparando cosa fosse, dopo esser tornato a Casa Baggins dopo la sua avventura.
Quell'abitazione così famigliare gli era mancata da morire, ma ora la trovava così vuota, nonostante fosse piena di nuovi tesori.
Ma cos'erano l'oro, l'argento o un gigantesco diamante in confronto all'abbraccio di un amico?
Niente.
Nulla in confronto ad esso avrebbe scaldato un cuore da tempo solidificato, incoraggiato un amico o consolato un pianto.
Il silenzio regnava nel salotto di Bilbo Baggins, ed esso era interrotto di tanto in tanto da piccoli singhiozzi che lui emetteva, in preda all'ennesimo pianto.
Il piccolo Hobbit giaceva lì, seduto sulla sua poltrona che gli era mancata lungo tutto il viaggio verso Erebor, e che ora sembrava non essere abbastanza comoda.
 

I'm out on the edge and I'm screaming my name
Like a fool at the top of my lungs
Sometimes when I close my eyes I pretend I'm alright
But it's never enough


Alzò gli occhi blu da terra e tra le lacrime gli parve di vedere i suoi amici nani danzare e cantare nel suo salotto.
L'atmosfera da cupa, triste e malinconica era diventata così gioiosa, calda, accogliente.
Le loro risa stavano contagiando anche il sorriso di Bilbo, che timido e nostalgico si fece vivo sulle sue labbra bagnate dalle lacrime.
Essi si stavano lanciando i piatti che il piccolo Hobbit tanto amava, e se lo avessero fatto davvero in quel momento, molto probabilmente li avrebbe lanciati anche lui, pur di riavere la loro compagnia.
Ma era tutto un ricordo, una lontana visione di qualcosa che aveva sconvolto la vita di Bilbo, e che l'avrebbe segnato per sempre.
Il mezzuomo sussurrò i nomi di tutti e tredici i nani, soffermandosi su quello di colui a cui aveva detto addio, ripetendolo più volte, ma nessuno rispose.
Solo l'eco della sua voce spezzata risuonò nelle sue orecchie appuntite.
 

Cause my echo, echo
Is the only voice coming back
Shadow, shadow
Is the only friend that I have


Bilbo si impose di cercare un fazzoletto, a causa del viso segnato dal pianto.
La pelle delle guance ormai tirava, gli occhi bruciavano e le maniche della sua camicia erano già zuppe.
Mise la mano nella tasca dei suoi pantaloni e sentì qualcosa.
Ne tirò fuori una piccola ghianda, quella che aveva preso nel giardino di Beorn, colei che si era portato fino a Erebor.

<< P-pianta i tuoi alberi . . . e guardali crescere. >>

Singhiozzò passandosi quella piccola ghianda fra le dita, come se fosse uno dei tesori più cari che avesse con se.
La voce di Bilbo nel dire quella frase si ruppe, come si spense quella di Thorin nella sua mente.
Lentamente si portò la mano stretta a pugno, con dentro la piccola ghianda, sul proprio petto, all'altezza del cuore.

<< Vorrei solo che tu fossi qui, a vederla crescere con me. >>

Sussurrò prima di alzarsi, cercando con lo sguardo la pala da giardino che aveva di sicuro da qualche parte.
Quando la trovò, uscì da Casa Baggins, e si inginocchiò nel proprio giardino, sull'erba ancora bagnata dalla rugiada.
Iniziò a scavare, cercando di trattenere i singhiozzi ad ogni affondo nel terreno morbido.
Posò la ghianda in quella concavità appena scavata, e la coprì con la terra, lasciando che alcune lacrime la innaffiassero, nutrendola per prime.
 

I don't wanna be an island
I just wanna feel alive and
Get to see your face again

But 'til then
Just my echo, my shadow
You're my only friend and...


Se solo non avesse detto addio ad un amico.
Se solo Thorin fosse ancora lì, a sbagliarsi sul conto del piccolo scassinatore, a imparare con lui il significato della parola amicizia.

Forse, adesso, Bilbo non sarebbe solo.




 


Salve popolo!
So che dovrei aggiornare e scrivere altro, ma ultimamente il tempo a mia disposizione è davvero poco.
Che dire, Mi sono lasciata prendere dai feels e ho scritto questo post BOTFA, mettendomi nei panni di un Bilbo Baggins distrutto dal ritorno alla normalità e dalle perdite di quell'avventura.
Questa piccola FF è dedicata alla Vale, colei che mi ha incoraggiata a ruolare il piccolo Hobbit  - si perché io avevo il terrore di non esserne in grado, e lo possiedo ancora ma shhh - quindi è grazie a lei che ho scritto ciò. ( Ti voglio bene sister <3 )
Insomma ... Buona lettura, e ovviamente, la consiglio ascoltando la canzone che mi ha ispirato: Jason Walker - Echo.
Alla prossima, 

LenoreWatson <3




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