Note: Ciao a tutti! Questa volta mi sono imbattuta su un'introspettiva dedicata a Sosuke, spero vi piaccia =)
L'unica cosa che mi risultava meno dolorosa era respirare.
Qualsiasi movimento mi faceva pervadere la spalla da fitte dolorosissime come se mille lame si infilassero dentro il muscolo inondandolo di micro scosse elettriche: una sensazione davvero terribile.
Nonostante tutto questo, dovevo essere lì, per lui, per Rin. Non avrei mai potuto lasciarlo, sapevo che aveva bisogno di me, o forse ero io ad avere bisogno di lui.
Davvero, chi volevo prendere in giro? Mi infastidiva la presenza di Haruka, anche se ti guardava solamente.
Dovevo vegliare su di te.
Dovevo stargli accanto per evitare che Nanase si prendesse gioco di lui.
In realtà ero soltanto geloso e vedere quello che accadeva mi tranquillizzava almeno in parte.
Ogni volta che mi stendevo su quel letto, nella nostra stanza, sentivo tutti i dolori dei muscoli, che durante la giornata, erano rimasti in tensione.
Cercavo di chiudere gli occhi per addormentarmi, ma non c'era niente da fare, il dolore era troppo forte e il rumore dei pensieri era assordante.
Dovevo riposare, però, perché il giorno seguente sarei dovuto essere di nuovo in forze per stargli accanto, così cercavo di rilassarmi il più possibile, addormentandomi con il pensiero che, Rin, stesse già dormendo e che era sereno.
Volevo stargli vicino, volevo stare con Rin, anche se il dolore che provavo nello stargli accanto, spesso, era più forte di quello fisico.
Avrei dovuto stare a riposo, fermo, immobile, senza gravare maggiormente sulla lesione, ma non aveva importanza, stringevo i denti e andavo avanti perché il sorriso di Rin era più importante.
Ricordo ogni istante, dal primo all'ultimo, da quando sono tornato in Giappone, fino all'ultimo incontro, quando lui mi ha detto che mi avrebbe aspettato.
Lo spero, credo in quel sogno, vivo in quell'attesa, lavoro per quell'incontro.
Aspettami Rin perché io sarò di nuovo con te.
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