pm
"E se ti capita di perdere
te stessa
ricordati di chi passa e di chi resta"
-Tumblr
Anna,
tirando fuori tutta la sua buona volontà e il suo impegno,
era
riuscita in poco tempo a stilare la lista degli invitati al compleanno
dei suoi figli. Naturalmente non potevano mancare duci, principi e re
dei regni confinanti, ma aveva optato per una festa "aperta al
pubblico" come disse lei. E si sentì fiera e orgogliosa del
lavoro che aveva fatto -con un po' d'aiuto da parte del marito- quando
gli inviti furono prontamente accettati dalla maggior parte delle
persone, nonostante la festa si tenesse quello stesso giorno.
Elsa, naturalmente, si prese sulle spalle gran parte del lavoro, un po'
per rimediare alla sua disorganizzazione, un po' perchè
sapeva
che "sovraccaricando" la sorella, quest'ultima avrebbe combinato
qualche guaio irrimediabile. Hans si stava dando da fare il
più
possibile, ma alla fine fece poco o niente per aiutare la
moglie,
fallì miseramente nel suo incarico di "reclutatore di
orchestra"
e sbagliò persino nell'allestimento del salone. A quel punto
Elsa capì che lavorando da sola avrebbe fatto molto
più
in fretta e senza perdere troppo la pazienza, e arrivò a
fine
pomeriggio stanca ma soddisfatta del lavoro che aveva svolto.
Era tutto pronto, i primi invitati sarebbero dovuti arrivare entro le
venti, e la famiglia aveva tutto il tempo di prepararsi e organizzarsi.
Kayla e Kanan avevano deciso di passare tutto il pomeriggio in
giardino, e furono avvisate solo la sera dell'orario prestabilito per
la festa. Kanan non era in sè dalla gioia di sapere cosa i
genitori e gli zii avessero preparato per il suo compleanno, ma in
qualche modo vedeva la cugina distante, distaccata.
Kayla si sentiva strana, a tratti era felice e poi era come
persa nel vuoto, non ricordava di aver mai provato qualcosa del genere
in vita sua. Spesso si ritrovava con la mente altrove, e rispondeva
scocciata alle richieste d'attenzione da parte della cuginetta, mentre
non riusciva a distogliere lo sguardo da quella strana gemma che aveva
trovato quella mattina. Aveva come l'impressione che suo colore fosse
cambiato impercettibilmente, dal verde brillante che aveva fino a poche
ore prima a un verde smeraldo, luminoso e chiaro.
Con la scusa di sentirsi poco bene, era andata a riposare senza dire
niente ai genitori, o a sua cugina. Aveva spiccicato un "Ciao" seccato
e le aveva sbattuto la porta in faccia, facendola sentire esattamente
come sua madre anni prima, esclusa dalla sua più cara amica.
Kanan aveva tastato con i polpastrelli il mogano che le separava, aveva
percorso con le dita il contorno della serratura in rame,
aveva
accarezzato il pomello, infine aveva sollevato uno sguardo e strozzato
un singhiozzo.
Si era allontanata da lì lentamente.
Poche ore mancavano alla festa, ma Kayla era stesa sul suo letto a
contemplare un punto fisso nel vuoto.
Si sentiva diversa.
Non sapeva in che modo, ma qualcosa in lei era cambiato.
Aveva stretto la sua collana, si era persa sulla sua superficie fredda,
aveva provato il desiderio di allontanarsi. Come sua madre anni prima,
adesso Kayla avrebbe voluto un posto dove essere se stessa, un posto
tutto suo. dopotutto non aveva mai amato la solitudine, ma
chissà...forse era quello il rifugio che stava cercando.
Il suo dubbio e la sua confusione la portarono ad un comportamento
freddo e chiuso con sua cugina. Era persino scocciata, quando
arrivò alla festa: quell'evento organizzato da Elsa e Anna
alla meglio e in fretta e furia, l'aveva distratta dai suoi pensieri
che aveva fretta di riprendere.
Era una festa piena di gioia, anche se programmata in poche ore. Quando
ne aveva l'occasione, se la caduta di un bicchiere creava un po' di
confusione, oppure se la sua cuginetta andava in bagno, Kayla provava a
sgattaiolare via per tornarsene in camera sua per perdersi nei suoi
pensieri. Ma Kanan all'improvviso le sembrava un essere appiccicoso e
insopportabile che non la mollava un minuto.
Non furono poche le volte in cui Kayla si sentì come
soffocata da quelle persone che la circondavano, provava il bisogno di
scappare, come se quel mondo non le appartenesse e lei non volesse in
alcun modo farne parte, le voci e le risate tipiche delle feste erano
per lei fastidiose come il cigolio di una porta, gli sguardi che le
arrivavano da parte di perfetti sconosciuti la infastidivano, e
più volte fece fatica a mantenere il controllo di se stessa
e dei suoi poteri al fine di non nuocere a nessuno. Era nervosa,
irritabile, stanca di tutto e di tutti, sarcastica, presuntuosa,
rispondeva male a chiunque cercasse di avvicinarla o semplicemente
rivolgerle una domanda.
Era come se si fosse "trasformata" in un'altra persona, e questo suo
cambiamento non se lo seppe spiegare neppure lei; ma di sicuro non
passò inosservato ai presenti, che tra una chiacchera e
l'altra si domandavano con ironia -e un pizzico di cattiveria- se fosse
quella la dolce e gentile principessa di cui si era sentito tanto
parlare.
Inutile dire che fu Kanan la prima a dispiacersi per il comportamento
sprezzante della cugina nei suoi confronti, e che, al contrario di
molti, cercò di comprenderla.
Magari è solo
stanca per la passeggiata di oggi- pensava,
più per convincere se stessa che per altro -Oppure è successo
qualcosa che l'ha resa triste, e ora si comporta così.
Ma non poteva far altro che formulare questi pensieri, ed
ipotizzare che l'indomani questo "sbalzo d'umore" di Kayla fosse solo
un brutto ricordo. Di certo non poteva neppure immaginare la vera causa
che aveva portato quel cambiamento nella giovane principessa, e non
poteva nemmeno sapere che il tempo, anzichè migliorare la
situazione, l'avrebbe solo aggravata.
Solo all'ennesimo rifiuto da parte dell'altra Kanan si convinse a
lasciarla un po' da sola, sperando che si calmasse e ritornasse quella
di sempre. D'altra parte, non si stava per niente godendo la sua festa, la
festa che aveva aspettato e progettato per anni e, -a parer suo- era
arrivato il momento di divertirsi veramente.
Come si era aspettata, suo fratello Eirik era molto impegnato,
quella sera: faceva continuamente su e giù dal salone ogni
volta a braccetto di una ragazza diversa, rideva e scherzava con
chiunque gli capitasse a tiro e raramente si prendeva il disturbo di
chiedere a Kanan se fosse tutto a posto, e se la serata proseguisse
bene anche per lei. Ma d'altronde questo era il tipico comportamento da
fratelli, ed era già tanto se si era degnato di rivolgerle
una parola gentile durante tutto quel tempo.
Così la giovane principessa -sotto incoraggiamento dei
genitori- decise di "buttarsi" tra la folla e di distrarsi un po' dai
suoi pensieri riguardanti la cugina.
Grazie al suo carattere aperto (sicuramente ereditato dalla madre Anna)
e alla sua gentilezza e simpatia, non fece fatica a stringere nuove
conoscenze e, perchè no, amicizie con gli altri invitati.
Durante la serata conobbe anche un ragazzo, Adrian, con cui si
divertì moltissimo e con cui imparò a ballare,
che le tenne compagnia e con cui rise e scherzò tutto il
tempo.
Forse era scoppiata la scintilla dell'amore, perchè quella
notte, nonostante fosse stanca, si addormentò con un sorriso
dipinto sulle labbra e non fece altro che sognare quel ragazzo che le
aveva fatto battere il cuore per la prima volta...
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Note
dell'Autrice: Sono
tornata, sono tornata! *inciampa e si rialza barcollando, per poi
cadere di nuovo*
Allora, che dire? Inizio dicendo che oggi questo capitolo non
è solo opera mia, ma anche di un'altra fantastica autrice di
questo fandom, Irian. Quindi i miei ringraziamenti oggi vanno
soprattutto a lei, anche perchè la parte migliore del
capitolo è opera sua ;)
Continuo ad essere in ritardo, sono stata poco produttiva durante
queste vacanze, ho il blocco, il computer non collabora come sempre, e
la mia vita privata si "riflette" nel mio lavoro. Non dovrebbe
succedere, lo so. Diciamo che sto seriamente cercando di essere
puntuale -"nuovo anno nuovi propositi"-e anche se molti di voi mi
odieranno per questa mia incoerenza nell'aggiornare le mie long,
purtroppo sto passando un brutto periodo dal punto di vista emotivo e
non è facile distrarsi dai problemi per dedicarsi alla
scrittura, che richiede tanta concentrazione.
So che l'ho ripetuto tante volte, ma...Scusate il ritardo *i lettori
infuriati si coalizzano contro l'autrice* e spero che mi lascerete una
qualsiasi recensione, positiva o negativa, per farmi sapere il vostro
parere sul capitolo :)
A presto!
LateNight_01 ed Irian
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