Hermione
Che ieri
t'illuse,
che oggi t'illude,
o Ermione.
È
bellissimo essere ad Hogwarts, con le sue luci soffuse - così diverse
da quelle Babbane - con i suoi ritratti parlanti, con i suoi tranelli
nascosti tra un gradino e l’altro.
È così inebriante la
magia, quella cosa che la
pervade e a cui finalmente ha imparato a dare un nome.
Eppure, così come nel
mondo babbano, anche in questo universo Hermione non riesce a liberarsi
di quella strisciante, fastidiosa, indesiderata sensazione.
Mentre sente Calì e
Lavanda chiacchierare eccitate da un letto all’altro, lei, nascosta
dalle tende del suo baldacchino, non riesce a non sentirsi ancora una
volta sola.
***
Hermione
è sdraiata sul suo letto. Nonostante sia immersa nella rilettura degli
ultimi appunti di Aritmanzia, non può ignorare le occhiate in cagnesco
che le manda Calì mentre consola Lavanda, disperata.
Cerca di proseguire, ma
quando si ritrova per la terza volta sulla stessa riga, realizza di non
ricordare una parola di quello che ha letto.
Vorrebbe usare la
giratempo, per recuperare quei minuti preziosi.
Vorrebbe usarla per
tornare al momento in cui Lavanda ha ricevuto la fatidica lettera. Per
dirle che, per quanto non creda nella Divinazione, anche a lei dispiace
per il suo cucciolo.
Vorrebbe, ma non può.
***
Hermione fissa lo specchio rotto e
macchiato, e stenta a riconoscersi.
Ha impiegato ore per
preparare quella pozione, distenderla accuratamente sui capelli
crespi e attendere che facesse effetto, rendendoli lisci come mai li
aveva avuti.
Quasi non si azzarda a
pensarlo, ma per una volta, con quella nuova acconciatura e il bel
vestito pervinca – che non credeva davvero avrebbe avuto l’opportunità
di indossare – il suo riflesso le sembra carino.
Mentre Mirtilla le fa i
complimenti, insolitamente deliziata, Hermione trattiene una lacrima solitaria.
Per quell’unica volta,
non le sarebbe dispiaciuto avere delle amiche pronte ad entusiasmarsi
nel sostenere come fosse bella.
***
Soffoca le lacrime e attutisce i
singhiozzi nel cuscino, ancora una volta rintanata dietro le tende del
suo letto.
L’Hermione orgogliosa sa
- teme - che Calì possa
sentirla.
Poi, c’è l’altra
Hermione.
Quella che spera che Calì possa sentirla.
Quella che si augura di
percepire le proprie tende aprirsi quel tanto che occorre affinché possa
intrufolarsi nel suo letto per posarle una mano consolatrice sulla
spalla, per assicurarle che tutto si
rimetterà a posto.
Calì la sente.
Ma è nel letto di Lavanda
che si metterà a sedere, pronta ad ascoltare tutti i racconti dei suoi
baci con Ron.
{4x100 parole}
Un
piccola raccolta di drabble senza pretese per raccontare i pensieri di
Hermione rispetto alla sua “amicizia” con Calì e Lavanda.
Mi sono sempre chiesta
se, per quanto stesse bene con Harry e Ron, Hermione non si sia sentita
tagliata fuori da loro due, se non abbia sentito la mancanza di delle
amiche – donne, con cui spettegolare del più e del meno – durante i
suoi anni ad Hogwarts, almeno prima che arrivasse Ginny.
Confesso che un po’ per
necessità narrative un po’ per i motivi scritti sotto, non ho tenuto in
considerazione l’amicizia con Ginny, che dal quarto anno (visto che
passano parte dell’estate insieme) dovrebbe cominciare ad essere
rilevante, ma che ho immaginato diventare davvero importante dal quinto.
Sulle singole drabble:
La prima è precedente all’amicizia con
Harry e Ron.
La seconda
racconta del culimine dei suoi pessimi rapporti con Calì e Lavanda del
terzo anno, quando l’amore/odio per Divinazione e per la Cooman le
mette in contrapposizione.
La terza, l'unica non ambientata nel
dormitorio,
è sulla preparazione al Ballo del Ceppo (che ho immaginato nel bagno di
Mirtilla Malcontenta). Qua forse Ginny avrebbe potuto darle una mano…
La quarta
è dopo il “fidanzamento” Ron/Lavanda. Ho immaginato che non abbia
parlato con Ginny semplicemente perché non so se abbia ancora mai
ammesso nemmeno a se stessa che è cotta di Ron… Io immagino un’Hermione
pronta ad ascoltare ed elargire consigli romantici, ma molto riservata.
Il titolo è tratto da La pioggia nel pineto di D'Annunzio, con una piccola licenza poetica ("t'illuse" invece di "m'illuse")
Spero di avervi fatto interrogare
su un altro lato di Hermione, sarei più che felice di leggere cosa ne
pensiate! ☺
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