Everything's possible

di ___Lils___
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Questo capitolo è un po' strano, la prima parte sarà dal punto di vista di Giada, poi ci sarà un sogno di Giada ed infine una parte scritta in terza persona, ma dal punto di vista di Richard.
Quindi scusatemi per tutto questo pasticcio ahaha
E scusatemi per il ritardo.
Spero vi piaccia
Un Bacio
_Lils_






<< Sei una testarda! >>
<< Ho ripreso dal migliore! >>
“E stop. Bel lavoro Richard, ottimo Giada”
Sospiro grata per essere riuscita a recitare ed a non far trasparire la rabbia che, da cinque giorni a questa parte, provo verso l’uomo che mi sta di fronte. Peter si avvicina e mi batte il cinque: “Puoi andarti a cambiare, hai finito per oggi”
Annuisco felice ed esco dalla stanza senza neanche rivolgere uno sguardo a Richard, passo al trucco e parrucco per farmi togliere di dosso tutte quelle prostetiche.
“C’è qui la mia bella nipotina?”
Inizio a ridere quando vedo affacciarsi mio zio Leonardo, gli faccio segno di sedersi vicino a me mentre finiscono di liberarmi dal mio costume: “Pronti i bagagli?”
Annuisce mentre è intento ad osservare come funziona questo reparto, non posso far a meno di sorridere, ma la sua attenzione torna subito su di me: “Riuscirai a dormire stasera?”
Cerco di sorridere: “Ma certamente”
Lui alza un sopracciglio ed io sorrido colpevole: “Ti ho svegliato?”
Annuisce divertito ed io vorrei sprofondare sotto venticinque metri di terra e massi, mi prende per mano ed usciamo entrambi dal reparto: “Solo la prima sera, ma ho visto Roberto tutte le mattine nel tuo letto e questo significa che i tuoi incubi sono ricominciati”
Vorrei dirgli che non sono mai finiti, ma che prima con un po’ di tranquillanti riuscivo a non esserne di nuovo terrorizzata mentre ,da quando sono arrivati loro, non riesco più a controllarli. Inizio ad agitarmi e mio zio Roberto viene in mio soccorso mettendosi nel letto con me e abbracciandomi, proprio come quando ero piccola.
“Domani dovete proprio partire?”
Lo vedo sorridermi tristemente: “Partiamo stasera, sono venuto a prenderti per questo”
“COSA?”
Sbarro gli occhi e lui mi stringe in un abbraccio: “Credevo partiste domattina”
“Abbiamo un lavoro da cui tornare, se non fosse per quello staremmo qui ogni minuto di ogni giorno”
Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, ma non riesco a rispondere perché sento una voce chiamare mio zio. Quella voce. Mi volto e lo vedo avvicinarsi, mio zio lo abbraccia: “Ci hai messo troppo, saremmo partiti senza di te”
Ridono entrambi mentre io capisco che non sarò l’unica a salutarli all’aeroporto, mi allontano quando vedo la parte restante della mia famiglia, mi avvicino a mia cugina e la prendo sottobraccio avviandomi verso l’auto.
“Dove stai andando?”
Guardo mio zio Roberto: “Non dobbiamo andare all’aeroporto?”
“Noi dobbiamo andare, tu no”
Sbarro gli occhi per l’ennesima volta in pochi minuti: “Io non vengo?”
Mio zio Roberto mi poggia una mano sulla spalla: “Tu non vieni. Domani mattina devi svegliarti presto e con noi faresti tardi, sei una professionista e domani devi essere fresca”
“Ma…”
Non riesco a mettere una parola dietro l’altra per formare una frase di senso compiuto perché le lacrime iniziano a scendere sul mio volto, mia zia Sara è la prima a venirmi ad abbracciare: “Non fare così”
“Non potete andarvene, io ho bisogno di voi”
Mio zio Roberto mette il suo volto vicino al mio: “Tu non hai bisogno di noi, ce la farai”
Lo stringo forte a me: “Ti prego, non lasciarmi”
“Devo andare”
Sento una sua lacrima bagnarmi la guancia mentre si allontana, saluto tutti gli altri finchè non arrivo a mia cugina: “Non fare danni e studia, mamma avrebbe voluto vederti laureata, ricordi?”
Annuisce e mi abbraccia: “Tu fai il culo a strisce a tutti quanti”
Sorrido tra le lacrime: “Promesso”
Vedo i miei zii salutare Richard mentre gli altri salgono nell’auto, mio zio Leonardo si volta verso di me: “Vieni qui, pantera”
Mi avvicino e mi abbraccia: “Tu puoi fare qualunque cosa, ricordalo bene”
“Ti voglio bene”
Mi posa un bacio sulla guancia poi si dirige verso l’auto, appena vi entra questa parte. Vedo i miei zii voltarsi dai sedili posteriori ed io non posso far a meno di crollare nuovamente.
“Ehi…”
Guardo Richard e mi allontano appena fa un passo verso di me: “Non vengo a cena, di’ agli altri di non preoccuparsi”
Nel mio cuore c’è un cratere, un cratere che con fatica si chiuderà di nuovo.
***
Rumori. Passi. Urla. Grida. Dolore.
“Vedrai morire tutto ciò che ami”
Un volto. Il suo volto. Il volto del male, il volto di colui che ti ha dato la vita per poi cercare di strappartela via, come se fossi un pacco ingombrante che ti ritrovi a mandare al mittente.
-Questa cosa qui non mi interessa più, se la riprenda-
Respiri a fatica e la tua mente fa milioni di pensieri, ma non riesci a capire. Vedi lui e solo lui, lui e la sua pistola puntata contro il petto di tua madre, lui che ti guarda con quegli occhi da assassino.
Tua madre che cerca di parlarci, ma non si può parlare con un pazzo, un pazzo non ragiona, un pazzo non pensa. Lei tenta, tenta sempre come ti ha insegnato, combatti e vinci. Combatti e sopravvivi. Lei sta combattendo, sta combattendo per te, sta pregando che tu possa sopravvivere e possa arrivare a compiere la tua vita.
Ma tentare non porta sempre ad una vincita.
Un attimo.
Un secondo.
Un respiro.
Un grilletto.
Uno sparo.
Un colpo.
Un foro.
Sangue.
Un sorriso. Il sorriso di tua madre ancora sul suo volto.
***
POV Richard- 3* persona
 
L’attore cammina insieme agli altri colleghi per le vie di quello che era ormai il loro piccolo villaggio, aveva avvertito tutti della scelta di Giada e Aidan aveva insistito per portarle un po’ di cibo. Richard non era stato contrario, credeva che un po’ di compagnia avrebbe fatto bene a quella ragazza, soprattutto dopo aver parlato con i suoi zii. Conosceva Roberto e Leonardo da tanto tempo e loro avevano capito le sue motivazioni, ma Giada non lo aveva fatto e a quel punto, probabilmente, non l’avrebbe mai fatto.
Aidan li aveva lasciati da qualche minuto e Richard continua a cercarlo con lo sguardo sperando che possa dirgli come stia Giada, ma nulla.
“Dovresti finirla”
“Dovrei…”
Richard guarda Martin e questo sorride: “Quella ragazza è qualcosa di speciale per te, sbaglio?”
Gli occhi azzurri dell’attore si illuminano per un attimo e Martin sorride senza aggiungere altro. Non aveva parlato con nessuno di quella storia, ma le voci correvano e oramai tutti sapevano quanto lui fosse stato amico della madre di Giada.
In quell’istante la voce di Aidan lo riscuote, vede il giovane irlandese urlare verso di loro, ma non riesce a comprenderlo.
“GIADA!”
A quel nome Richard si ritrova a scattare in avanti: “Cosa è successo?”
“Non mi apre, ma urla e non mi risponde. Urla. Urla e basta”
Andy e Peter sbarrano gli occhi insieme a tutti gli altri, il regista si tocca il petto: “Il più veloce corra a prendere le chiavi di scorta nel mio ufficio, ora!”
Jed , Aidan e Dean corrono via, ma non sono gli unici: Richard corre anche lui, ma corre nella direzione opposta e nessuno sembra volerlo fermare.
L’attore corre e corre, arriva di fronte alla porta e sente le urla orripilanti della giovane. Sbatte i pugni alla porta cercando di attirare l’attenzione di quest’ultima, ma niente: le urla continuano.
Dove sono quelli con le chiavi?
Ci stanno mettendo troppo ed è per questo che lui si tira indietro, fa un bel respiro profondo e inizia a correre verso la porta e a prenderla a spallate, dopo l’ennesima spallata decide di provare con un calcio e la porta cede. La vede cadere di fronte ai suoi occhi mentre sorride, ma il sorriso si spegne quando sente di nuovo un urlo.
Si fionda vicino al letto della giovane e la trova a contorcersi su se stessa, urla un nome, un nome che Richard conosce bene: Lara. Sua madre.
Inizia a scuoterla per le spalle e, dopo l’ennesimo scossone, Giada si sveglia, ma spalanca gli occhi e quando ti vede smette di respirare.
“Papà vai via!”
L’attore sbarra gli occhi e capisce tutto: “Sono Richard, Giada. Sono Richard”
Chiude gli occhi e li riapre, quando lo fa torna a respirare e anche Richard sente il suo cuore riprendere a battere: “Richard…”
L’uomo la abbraccia e Giada ricambia, lo stringe forte come se si stesse aggrappando a lui per sfuggire dal buio: “Non lasciarmi”
“Mai”
Giada trema ancora e Richard la stringe a sé, nel momento in cui Peter arriva con gli altri del cast vede quella scena e, nonostante trattiene un sorriso nel vedere la porta distrutta, fa segno a tutti di lasciarli soli.




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