Angolino
autrice: Questa
è la prima storia che scrivo sui nostri ben amati Kili e
Fili, mi
auguro di avergli reso giustizia.
È
dedicata a LilyOok_,
mia compagna di deliri e scleri a tema LOTR, che oggi diventa
finalmente un Nano femmina maggiorenne e, avrà
così, il permesso di
sposare Kili ;-)
Spero ti piaccia, tesora.
Buon
compleanno :-*
Le
stelle, quella sera, offrivano uno spettacolo meraviglioso e i
giovani Durin, pensarono bene di sgattaiolare fuori dai loro letti
per poter godere di quella vista.
L'erba
fresca di rugiada, accolse la schiena del maggiore dei due fratelli
mentre il ventre di quest'ultimo, divenne il giaciglio del piccolo
Kili. Non emise un solo fiato. Per quanto potesse rivelarsi petulante
e fastidioso, per quanto se lo ritrovasse costantemente tra i piedi e
finisse sempre per fargli da cuscino o, peggio ancora, da materasso,
Fili non sarebbe mai riuscito a fare a meno di quel nanerottolo che
aveva sentito suo da quando lo aveva tenuto tra le braccia la prima
volta.
"Fee"
il nomignolo che gli aveva dato quando, ancora, non riusciva a
pronunciare il suo nome, ruppe il silenzio della notte.
"Cosa
c'è, fratellino?"
"Torneremo
mai a casa?" chiese rotolandosi a pancia sotto
"Ma
noi siamo a casa" gli rispose l'altro carezzandogli dolcemente
la chioma bruna.
"Non
questa!" risentito aveva abbandonato il suo petto per mettersi
seduto e guardarlo dall'alto "Quella di cui zio Thorin ci
racconta sempre prima di andare a letto"
Si
era posto molte volte questa domanda, ogni qualvolta in cui sentiva
la voce dell'amato zio tremare al ricordo delle sale di Erebor o
vedeva gli occhi della madre inumidirsi mentre, in disparte,
ascoltava quei racconti, tuttavia non era riuscito a darsi una
risposta.
"Non
lo so, Kee. Mamma, zio Thorin, Dwalin e zio Balin sentono molto la
mancanza della loro vecchia casa ma noi stiamo bene qui, no?"
Vide
la testolina annuire "Sono sicuro che lo zio, un giorno,
chiamerà a raccolta i Nani più forti e
partirà per riconquistare
le terre dei nostri padri ed io sarò con loro" aveva
affarmato
gonfiandosi il petto, tronfio d'orgoglio.
"Pensi
di venir scelto, nanerottolo?" l'aveva canzonato pizzicandogli
il naso.
"Io
sarò in quella compagnia perché qualcuno
dovrà pur assicurarsi,
che tu rimanga in vita. Altrimenti chi la sente la mamma" aveva
riso.
"Vieni
qui, piccolo impertinente!" ed il minore smise di ridere e
cominciò a correre.
Lui,
alla sua vita, ci teneva.
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"Pazzo
incosciente!" gli aveva urlato mentre lo aiutava ad uscire dal
barile.
"Cosa
credevi di fare? Volevi farti uccidere?"
Nonostante
tutto, Kili continuava a sorridere.
"Perché
stai sorridendo? Dammi solo una buona ragione per cui non debba
toglierti quel sorriso a suon di pugni..."
Il
sorriso del membro più giovane della compagnia si fece
più ampio
prima di rispondere "Ti ho salvato, fratellone"
Quelle
parole fecero vacillare Fili che, per un istante, tornò con
la mente
a quella sera di molti anni addietro e tutta la rabbia scomparve.
"Per
Mahal! Dovrei strangolarti..." ma le sue mani non andarono a
chiudersi sul collo di quello scapestrato bensì si posarono
gentilmente sul suo viso "e nostra madre mi darebbe ragione"
aggiunse prima di intrappolarlo in un abbraccio.
"Grazie,
nanerottolo" sussurrò.
Si
ritrovarono di nuovo li, sotto le stelle. Ancora bambini, ancora
insieme.
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