A new day has come

di Dark_Water
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A new day

A New Day Has Come

 

 

 

Il silenzio all’interno del TARDIS sembra innaturale per quanto in realtà ormai dovrebbe essere familiare. Viaggiare al momento non sembra importante, questo è il momento in cui per farlo basta chiudere gli occhi ed abbassare tutte le barriere, lasciarsi andare, fuori controllo.

E’ il momento per sognare; di abbracci mancati, baci negati ma desiderati, segreti sguardi lascivi che diventano tangibili in un intreccio di arti che danzano e si perdono in sospiri profondi ed intensi; sognare ancora di corse tra i pianeti non perché inseguiti da Dalek o Cybermen , ma per vedere meraviglie e costruire ricordi di tranquillità e spensieratezza, perché di cattivi lì non ce ne sono. E si, qualche volta anche di Santa Claus e di ‘Facehugger’ perché i sogni non si possono controllare, sono imprevedibili, incoerenti e possono far male. Non sempre per colpa dei mostri, perché quelli anche nei sogni vengono sconfitti, forse fin troppo facilmente, forse senza reali paure, senza perdere frammenti di anima e pezzi di cuore. Forse allo stesso modo in cui una carezza nasce spontanea e diventa una stretta serrata carica di urgenza e bisogno, desiderio represso, magma compresso che esplode violento.

Gli occhi son chiusi ma la mente è sveglia, un lieve alito di vento attraversa la paratia aperta che da sul corridoio, ma il Dottore resta fermo. Quando apre gli occhi la stanza nella penombra gli appare estranea,  gira il viso, si guarda intorno. Sa che il tempo è passato, il sonno scomparso, il sogno finito.

Cinque minuti ha dormito, forse di più o l’eternità. Ma sa che l’aria profuma di realtà, come lo stesso fanno le lenzuola, le pareti intorno, il soffitto, il corpo caldo sdraiato accanto al suo e il TARDIS ancora in un calmo silenzio.

I vestiti ancora indosso, in disordine e sgualciti;  nelle narici il profumo di Clara misto al suo. Profumo di promesse non dette ma che dopotutto non ce n’è bisogno. Perché se è presto per il passo successivo, ormai è tardi per tornare indietro. Non che lo voglia, anzi.

Eppure, sembra solo un sogno quando invece è realtà; che un vecchio insetto stecco possa avere una seconda possibilità.

 

FINE

 

 

NdA: Un piccolo sclero nato dal periodo di degenza, quindi abbastanza post-delirio… scusate. Ciò che ho scritto può non avere senso, o forse si, non lo so. Ma spero possa essere di gradimento anche a pochi, altrimenti… bestemmiatemi pure xD

 





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