A
volte chiudo gli occhi e mi immagino la vita che avrei potuto avere
insieme a te..
rivedo
il tuo sorriso, le tue facce buffe e il tuo sguardo sognante che ti
rendeva la ragazza speciale di cui mi ero innamorato.
Eppure
tu accanto a me non ci sei più.
Se
ti ho persa è solo colpa mia, delle mie insicurezze.
Ricordo
ancora quella sera d'inverno in cui ti guardai negli occhi e ti dissi
“Tu per me non sei nulla!” la neve e il ghiaccio che
circondavano la macchina su cui eravamo erano nulla rispetto al gelo
che notai nella tua espressione.
Ho
ancora il tuo ultimo messaggio “Mi sono resa conto che era
finita davvero quando ho visto i fari della tua auto che si
allontanavano...non so neanche perché ti sto
scrivendo...evidentemente sono io quella sbagliata!”.
Ora
vorrei correre da te e dirti “No...non eri tu quella
sbagliata....sono stato io il folle che credeva di vivere meglio
senza di te!” ed invece sono passati undici anni tre mesi e
quattro giorni e sono ancora qui a maledirmi ogni giorno per ciò
che è successo, a darmi dell'idiota perché sono
riuscito a sprecare anche la seconda possibilità che mi avevi
dato.
Nei
tuoi confronti sono stato lo stronzo più plateale che possa
esistere...ti ho insultata, usata, trattata come uno zerbino e tutto
perché avevo paura dei miei sentimenti, erano troppo forti per
un ragazzo di vent'anni che voleva l'avventura, la vita facile e
spensierata.
In
questo momento mi ritrovo a pensare che il giorno che ti sei
presentata da me e mi hai detto “il test fortunatamente è
negativo” sia stato il giorno più brutto della mia vita,
perché se avessimo un bambino insieme adesso potrei avere una
scusa anche solo per vederti e per parlarti....
Ancora
una volta sto ascoltando quella maledetta canzone che mi fa pensare a
te “.....A chi ti dice che sto male pensando a te, tu
sorridi voltandoti verso lui.....”
Tu
pian piano mi uccidi senza nemmeno accorgerti.....quando ti incontro
e ti vedo sorridere a tuo marito...è una coltellata al
cuore.... quel sorriso dovrebbe essere mio! Mio e di nessun altro.
Proprio
adesso ti sto guardano, (era qualche mese che non ti vedevo) siete
davanti ad una vetrina di articoli per bambini lui ti abbraccia e
accarezza il tuo pancione, avete una luce stupenda negli occhi e
penso che qualcun altro è al posto mio!
Mi
ero illuso che il tempo avrebbe guarito le ferite, ma mi rendo conto
che probabilmente non smetterò mai di amarti.
Darei
tutto ciò che possiedo per provare ancora una volta l'emozione
di averti fra le braccia, ma tu ormai non mi appartieni più.
Una
vibrazione del cellulare mi avverte che è arrivato un sms “Ci
ho messo del tempo a rialzarmi...ora che sono felice ti prego
lasciami in pace...credi che non sappia che tutte le chiamate, i
regali, le lettere arrivate in modo anonimo siano opera tua? Se
veramente dici di amarmi come sostieni....fai un favore a me, ma
soprattutto a te stesso...lasciami vivere!”
Neanche
questa volta ho il coraggio di rispondere...sollevo lo sguardo e vi
vedo intenti a fissarmi...l'unica cosa che posso fare è
voltarmi ed andarmene.
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