- Cella numero 521, Commodoro.
Questo corridoio sembra non finire mai. Le fredde pareti di pietra
trasudano acqua, devo essere parecchi metri sotto il livello del mare.
D'altronde è qui che tengono la feccia dei criminali.
Non è la prima volta che visito Impel Down, ma il silenzio
che preme contro questi muri è stranamente innaturale. Dalle
celle non proviene un lamento, un gemito, un respiro.
Mi sembra di camminare tra le viscere della terra, dove ogni cosa
è immobile, morta.
D'un tratto mi fermo. E' qui.
- Non urla più, ora. Lo abbiamo zittito per bene, Commodoro.
Reprimo a stento l'istinto di soffocare questo viscido carceriere.
Governativi bravi solo a strisciare servili, di fronte al mio grado
militare.
-Sparisci.
Le sbarre si chiudono lentamente alle mie spalle. La cella è
stretta e lunga, immersa nell'oscurità, ma riesco ancora a
riconoscerti nel buio, come quando ti intrufolavi di nascosto nella mia
stanza..
Sei qui. Mi tremano le mani.
Il tuo viso è nascosto, la testa abbandonata in avanti sul
petto coperto di tagli.
Il tuo corpo è stremato, i muscoli tesi.
Le catene incidono la carne, ti feriscono a sangue.
Sei qui, di fronte a me, inerme e umiliato.
Ho visto tanto sangue nella mia vita, non mi ha mai impressionato, ma
questa visione mi tormenta affilata come la lama di un pugnale.
Un passo in avanti, non una parola.
Respiri piano,piuttosto un rantolo, un silenzioso urlo di dolore, che
sembra esplodere nella mia mente..
Una rabbia feroce mi attraversa il corpo, un grido represso. Tiro un
pugno contro il muro, sperando che mi calmi.
urli.
parole buttate al
vento
qualcosa ti brucia dentro
e non
sai nemmeno tu cos'è
ma sai
che hai sempre quel nodo in gola..
Ma è solo dura pietra quella che ho colpito, non serve a
sfogare questa mia violenza.
.. è triste sentirsi così inutili, vero Smoker?
.. una voce sfacciata riecheggia nella mia mente.
.. del resto io sono fuoco, tu sei solo fumo..
Solo fumo. Non ho altro tra le mani. Non posso fare nulla di nulla.
L'esecuzione è stata fissata tra una settimana,hanno
annunciato.
le tue mani
stringono fumo,
e nel cuore hai
un inferno che non riesci a raccontare.
E' così difficile guardare avanti, ora.
Così difficile la sera, prima di addormentarsi, non pensare
a nulla.
... e la notte è una
pistola puntata su di te.
E il peso di questa uniforme, di questo titolo, non è mai
stato così opprimente.
Un sogghigno, nel buio.
Sembra incredibile, sorridi.
Ma il tuo sguardo è così vacuo.
- ..sei qui, Cacciatore Bianco.
Ti sollevo la testa tra le mie mani, voglio sapere che sei vivo, che
non sei ancora sconfitto.
Ma non c'è traccia della luce che rallegrava i tuoi occhi,
ogni volta che ti incontravo.
Non è quel tuo insopportabile ghigno soddisfatto, il
fantasma di un sorriso disegnato sulle tue labbra.
Ti scosto i capelli sporchi dal viso.
Tu sei fuoco, Ace, ma la tua pelle è insolitamente
gelida sotto il mio tocco.
- perchè sorridi, stupido moccioso..
Non riesco a restare freddo come vorrei, pronunciando le ultime due
parole.
- perchè,se deve finire così.. sono felice di una
cosa, almeno.
No.
Non posso sentirti dire questo.
Mi ritraggo bruscamente.
- Che cosa significa?
Mi continui a fissare con quegli occhi strani.
Ora mi sembrano quasi folli.
- che con la mia morte.. l'odio per il Governo crescerà.. e
presto giungerà l'ora dei Rivoluzionari.
Chini di nuovo la testa, nascondendoti di nuovo alla mia vista.
Mi fermo a riflettere sulle tue parole.
Non posso crederci.
Speri veramente che il tuo sacrificio possa provocare questa grande
reazione?
Hai fiducia illimitata nella potenza di Newgate e di Dragon, un padre
tanto odiato da ripudiarne il cognome e che ora invece invochi come un
messia a salvezza del mondo..
Perchè continui a sorridere, Ace?
Afflitto, il mio sguardo si posa sulla nuda parete di pietra nella
penombra.
Davanti agli occhi d'improvviso mi appare una scena familiare.
Mi faccio largo a fatica tra la folla.
Devo riuscire a vederlo, assolutamente..
eccolo, sta passando!
Cammina fiero, sembra un leone.. sembra un Re durante il suo trionfo.
E' lì, a pochi metri da me..
Si volta, mi guarda.
Sorride.
Si.. andava a morire, e sorrideva.
Come tuo fratello.
Come te.
Maledetti pirati, non vi capirò mai.
- Questa è l'ultima volta che ci vediamo, Ace.
Non riesco a dire altro.
Solo, prendo le tue mani, gelide, un'ultima volta.
Poso le mie labbra sulle tue.
Un secondo, un istante.
Mi guardi ancora sereno.
- ..in fondo non è detto, Commodoro.
Mentre ripercorro il corridoio umido e deserto, mi ritrovo a sperare
che questa esecuzione finisca diversamente da quel giorno di tanti anni
fa.
Al diavolo la loro Giustizia Assoluta.
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Yeah!! perdonate-.- io lo adoro ** soprattutto quando manda al
diavolo tutti^^
Vai Smokeeeeeeeeer!!!!!!!!!!!!!!!
(riacquista un pò di serietà)
ehm ehm.. lo so, non è niente di che qsta fic, ma vedo che
siamo tutti in ansia per il nostro amatissimo ACE, solo soletto ad
Impel Down T.T
chissà chissà come andrà a finire??
spero violentemente che Teach faccia una bruttissima fine
>.<
un beso a ki ha letto e a ki ha letto e lasciato un commentino^^ ciau.
--MaYa--
ps: le parole in corsivo sono tratte da una canzone .. e ci
stavano bene^^
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