Can someone understand me?

di gabrieluke_jrr
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Quella notte non riuscivo a dormire per colpa di un pensiero che mi tormentava, cioè quello che nessuno mi avrebbe compresa.
Essendomi resa conto che non avrei più dormito, decisi di andare davanti alla finestra.
Appena lì la luna iniziò a brillare più del solito, e una voce mi disse che al mondo non ero la sola con questi poteri, che qualcuno mi avrebbe capita a fondo.
Per evitare che il regno rimanesse senza governatore, congelai tutta arendelle ibernandone gli abitanti, e subito mi incamminai oltre il fiordo, in mezzo alla neve e oltre le montagne del nord.
Vagai tra le montagne per giorni in cerca di quest'uomo e mi venne anche il dubbio che quella voce non fosse mai esistita e che fosse solo la mia mente a dirmi ciò che volevo sentirmi dire.
Rimasi nel dubbio finché una notte la luna mi illuminò una strada che decisi di seguire e che mi portò nel castello che pochi anni prima avevo costruito.
All'inizio non capii perché mi avesse portato lì, ma poi un raggio di luna penetrò da un incrinatura nel ghiaccio e si riflettè sulle varie pareti, finché non si fermò al centro del fiocco di neve gigante che componeva il "pavimento" del castello.
All'inizio non successe niente ma poco dopo iniziarono ad entrare fiocchi di neve da porte e finestre, che poi unendosi insieme e iniziando a girare, crearono un vortice piatto con l'interno blu scuro.
Involontariamente mi avvicinai al tornado, ed esso mi trascinò al suo interno e si chiuse, oscurando tutto intorno a me.
Rimasi nel buio per qualche secondo, e quando si aprì una fenditura nell'oscurità mi avvicinai a essa è vi entrai ritrovandomi in un luogo a me sconosciuto, del tutto diverso dal mio, gusci metallici dove la gente si muoveva su una piattaforma grigia a strisce bianche, dei tubi alti come gli albreri che facevano luce pur non avendo fuoco dentro, ecc.
Ad un certo punto mi accursi che un guscio di metallo stava facendo suoni strani e mi veniva incontro.Non sapendo che fare cercai di pararla con le mani, ma senza volerlo la congelai.
Mi resi conto che passare attraverso quel portale non era servito a niente, poichè l'uomo di cui la luna parlava non era ancora arrivato.
Ritrovandomi sola in un mondo che non era il mio decisi di addentrarmi nella foresta e di costruirmi una piccola dimora per dormire.
Una notte una voce mi parlò, ma sta volta non era la luna a parlare, era un ombra, di cui riuscivo a vedere solo gli occhi colmi di anime dannate e i denti aguzzi e bianchi come quelli di un leone pronto a sbranare qualunque animale che incontra sul suo cammino.
I disse di sapere chi fosse il ragazzo come me e mi disse che me l'avrebbe fatto conoscere se io avessi fatto qualcosa per lui e mi chiese di distruggere la sabbia magica che arriva ogni notte e la sua fonte mischiando il suo potere al mio.
 




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