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CIRCUS
MONSTER
CAPITOLO 1
MASCHERA
Una
bambina dai capelli verdini guardava il poster con curiosità.
Un
tendone rosso e nero spiccava in mezzo alla frase:"Mekaku Circus"
scritta in giallo e blu.
Sotto
postava la data del tour.
Dal
18 Dicembre al 31 Dicembre si disse
la bambina.
Si
ricordì che oggi era il 30 Dicembre.
Domani
sarebbero andati via.
-Kido?-la
voce della madre la richiamò.
La
piccola si voltò e sorrise raggiante alla donna di mezza
età con i capelli verdi coronati da qualche filo argentato.
Il
viso della quasi cinquantenne solcato da qualche ruga leggera si
distese in una calda espressione solare e raggiunse la figlia.
La
prese in braccio e le diede un buffetto sulla testa.
La
bambina indicò con le dita paffutelle il poster del circo
facendo il labbruccio alla mamma.
-Mamma
possiamo andarci?-disse lei in modo di preghiera.
-Ma
certo piccolina!-sorrise la donna alla figlia.
La
piccola lanciò un gridolino di felicità e
abbracciò la mamma.
Hikari
rimisi a terra la bambina e porse la mano grande,che la piccola
afferrò prontamente.
Dietro
ad un vicolo cieco,una figura di almeno due anni più
grande,osservava la bambina con interesse.
I
suoi occhi erano di un rosso intenso,mentre i capelli biondi e soffici
ricadevano sul volto giovane e furbo.
Ad
un tratto tornarono al loro colore originale:ambrato.
-Mamma
aiutami!!-il bambino sentì l'oggetto del suo interesse
gridare.
Si
voltò di scatto e vide la bambina che veniva presa a
sassate.La mamma non era con lei.
-No
tu è un mostro,hai gli occhi neri e poi rossi come ce lo
spieghi vecchia baldracca?-disse un bambino dai capelli corvini e gli
occhi gialli.
Il
biondino guardava tutto con interesse e strinse i pugni tanto da far
sbiancare e nocche.
Odiava
vedere delle persone maltrattate.E lui era una di quelle.
Ma
doveva continuare ad essere sempre contento,avere sempre quella bocca
increspata in un sorriso.
Doveva
muoversi,oppure il proprietario del circo,nonchè suo
padrone,si sarebbe arrabbiato.
Così
deciso,afferrò la sua maschera e la mise sul suo volto
leggermente abbronzato.
Era
una maschera bianca in una metà e nera dell'altra.
Un
occhio era coperto da una fessura bianca,mentre l'altra lasciava
intravedere l'occhio cremisi.
Uscì
allo scoperto e si mescolò alla folla che guardava senza far
niente.
Spinse
la gente fino ad arrivare in prima fila.
Sbarrò
gli occhi nel vedere la piccola Kido sanguinante alla tempia e i
bambini che l deridevano.
Strinse
i pugni.Con uno scatto si avvicinò alla piccola e e si
abbassò alla sua altezza.
La
bambina aveva le mani sopra la testa e il volto rigato da lacrime.
Tremava,e
come se tremava.
Al
bambino gli si strinse il cuore e si morse un labbro.
Prese
il volto della piccola tra le mani e la fece rispecchiare nel suo
occhio cremisi.
-C-Chi
sei tu?-disse lei indietreggiando,il viso rigato da lacrime argentate e
gli occhi neri come la pece sgranati.
Il
piccolo le rivolse un sorriso rassicurante e le accarezzò la
testa.
-Stai
bene?-chiese il biondino.
La
piccolina arrossì per la domanda.
Era
rimasta affascinata dal giovane mascherato.
Sentì
le guance infiammarsi e cominciò a balbettare.
-S-Si...-sussurrò
abbassando lo sguardo sulle sue mani candide e lattee.
-A
me non sembra-disse il giovincello toccandole la ferita sulla tempia.
Kido
si ritrasse e lo guardò in faccia.
Ad
un tratto il giovane sentì una forte botta alla testa e se
la toccò.
Cremisi.Quel
liquido vitale scorreva sulla sua fronte macchiando la sua maschera.
Strinse
i denti.Guardò il suolo della piazzetta.Un sasso macchiato
di sangue.
Guardò
l'artefice della sua ferita.
Era
il ragazzino dai capelli neri e gli occhi gialli.Quello sorrideva
malefico tirando su e giù una pietra.
Dietro
di ui altri quattro bambini,ma questi tremavano e guardavano la
giovine.Lo capì subito.Erano stati obbligati.
Strinse
i denti e serrò le labbra.
Alzandosi,parlò.
-Che
vuoi da lei!-urlò il bambino in modo che tutti potessero
ascoltarlo.
Intanto,persone
su persone si avvicinavano curiose,aggiungedosi al groviglio di persone
già esistenti.
Il
corvino si avvicinò gettando la pietra con fare annoiato su
un piccione vicino a lui,ma il volatile lo schivò.
Sbuffò
e ritornò con lo sguardo topazio verso i due.
Si
mise a ridere e spinse il bambino che cadde facendosi male al
fondoschiena.
Prese
per i capelli la bambina che gridava aiuto e le lacrime agli occhi e se
la portò vicino al viso.
-Mostro!-rispose
sputandogli in faccia.
La
scaraventò contro una panchina lì vicino.
Kido
sbattè contro le gambe della panchina facendosi male ad un
fianco,ma si rialzò prontamente,tenendo lo sguardo basso.
Le
faceva male la schiena e il fianco,ma soprattutto la testa.
Tremava
e stringeva i pugni,tanto da conficcare le unghie nella carne.
Gli
occhi erano ricoperti dalla frangetta.
Sentiva
la rabbia scorrere come acqua e lava incandescente insieme.
Alzo
lo sguardo non più buio,ma che risplendeva di uno stupendo
rosso fuoco.
La
pupilla era un misero puntino nero.
Si
avvicinò lentamente al corvino che prendeva a botte il
ragazzino.
Ricevette
un altro pugno allo stomaco che gli fece sputare sangue.
Il
corvino si fermò di colpo.
Lasciò
la presa e il biondino cadde a terra facendosi male alla spalla destra.
Alzò
lo sguardo e rimase sbalordito.
La
verdina era in piedi davanti al ragazzo,gli occhi rossi ardenti di
rabbia e il corvino ch indietreggiava spaventato.
Dopo
l'ennesimo passo,il corvino scappò via spaventato.I suoi
"amici" lo seguirono.
La
piccola chiuse gli occhi e li riaprì.Erano tornati normali.
Si
voltò verso il ragazzino e gli corse incontro.
Prese
il suo busto tra le braccia.
-Ehi
tutto a posto?-chiese la piccola con voce delicata.
Il
bambino la guardò attentamente ed arrossì.Era
davvero carina.
Era
davvero difficile trovare una bambina così di otto anni.
Fece
cenno di si lentamente e si rialzò.
Sentì
le forze sulle gambe mancargli.SI aggrappò alla bambina che
cadde all'indietro.
Lui
arrossì e si alzò di scatto chiedendo scusa.
-Tranquilla
sto bene!-disse lui pulendosi la camicetta con le bretelle e i
pantaloni con il risvolto.
La
bambina gli porse un fazzoletto,ma che lui rifiutò con un
gesto della mano.
La
bambina alzando le spalle lo rimise nella tasca del vestito bianco.
Si
guardarono per attimi che sembrarono minuti,ore.
Il
bambino le porse la mano.
-Io
sono...-
-Kido!!-il
nome di lei pronunciato dalla madre li fece voltare entrambi.
-Mamma!!-gridò
la bambina con la mano ancora a mezz'aria.
La
donna abbracciò la piccola stretta stretta baciandole la
tempia ferita.
Prese
la bimba per mano,mentre con l'altra teneva la cestella con mele e
altra frutta.
-Che
cosa ti è successo?Andiamo a casa-disse tirandole il braccio.
La
bambina si voltò a guardare il giovane e scoprì
che si era tolto la maschera.
Arrossì.
Aveva
due stupendi occhi ambrati,ma quel sangue sfigurava del tutto su quello
stupendo viso.
-Ci
si vede Kido!-disse il bambino salutandola.
-Aspetta
come ti chiami?-chiese lei cercando di rallentare la madre.
Lui
le sorrise.
-Vieni
al circo stasera.Mi troverai là-disse.
-D'accordo
verrò!Ma come ti chiami?-urlò ancora per farsi
sentire.
-Mi
chiamo Kano-rispose il bambino scomparendo tra la folla.
-Dai
mamma!!-la bambina dai capelli verdi tirava la madre per la manica del
vestito verde scuro e blu.
Avevano
appena pagato il biglietto e si stavano andando a sedere all'interno
del tendone circense.
La
gente era davvero tantissima.
Finalmente
trovarono una panca su cui sedersi.
Sospirarono
felici e le luci si spensero.
Una
marcia allegra partì e un applausò si
levò all'interno del tendone.
Una
torcia fu accesa e comparì un uomo sulla sessantina.
Indossava
una casacca blu e nera con un foulard a legargli il collo.
Un
paio di pantaloni da cavalerizzo bianchi e degli stivali da fantino
neri.
-Signori
e signori,bambini e bambine di tutte le età,benvenuti allo
spettacolo del Mekaku Circus!-disse quello trionfante.
Urla,fischia
e grida di ammirazione riempivano quello spazio.
-Cominciamo
subito!-disse quello alzando le mani.
-Ecco
a voi i fratelli Kano e Seto accompagnati dalla sorellina Mary!-rispose
indicando la tenda rossa carminio.
Due
bambini entrarono nel cerchio di sabbia.
Uno
aveva dei capelli corvini e gli marroni e indossava un costume verde
con delle catene.
Il
secondo era il bambino di quel giorno.
La
bambina strabuzzò gli occhi.
Arrossì
letteralente quando lo sguardo di Kano si posò su di lei.
Indossava
un costume nero a pois bianchi e un cappuccio bianco.
Infine
entrò una bambina più o meno dell'età
di Kido.
Aveva
dei lunghi capelli albini.
Era
davvero pallida e aveva il viso scavato.
Indossava
una tunica bianca che la rendeva un fantasma.
Ha
due occhi rosa davvero belli,pensò
Kido.
-Pronti?-chiese
il conduttore.
I
due bambini fecero cenno di si e presero due palle.
Si
misero ognuno su una e cominciarono a camminarci sopra.
Che
bravi continuò
a pensare.
L'albina
fece un salto e fu sostenuta dalle mani dei due.
Lo
spettacolo sarà stupendo
pensò Kido.
-Vi
ringraziamo davvero per aver seguito il nostro tour!Buonanotte
gente!!-disse il conduttore inchinandosi insieme a tutti gli artisti.
Kido
continuava ad applaudire entusiasta.
Lo
spettacolo era stato davvero stupendo.
Con
la mamma si diresse verso l'uscita quando una mano si posò
sulla sua spalla.
Si
voltò e vide gli occhi di Kano sorriderle.
Arrossì
e ricambio il sorriso.
-Ciao-disse
lui contento.
-Ciao...-disse
lei timida.
-Kido
chi è questo giovanotto?-chiese la mamma sorridendo.
Il
bambino aprì la bocca,ma una voce lo anticipò.
-E'
uno dei miei artisti.Mi ha raccontato di aver invitato sua figlia qui a
vedere il nostro spettacolo-disse il conduttore comparendo alle spalle
di Kano.
Il
bambino abbassò lo sguardo.
L'uomo
gli mise una mano sulla spalla.
-Le
faccio i miei più sentiti complimenti!-rispose la donna
raggiante.
-La
ringrazio.Piccola tu hai qualche talento?-chiese il presentatore.
-I-Io...so
cantare-rispose timidamente.
-Davvero?Mi
fai sentire qualcosa?-chiese impaziente.
Fece
cenno di si e aprì la bocca cantando le note di una ninna
nanna.
-Sei
davvero brava sai?-disse l'uomo scompigliandole i capelli.
-Venga
vuole una tazza di tè?Mentre parliamo possiamo lasciare i
due parlare e giocare-disse l'uomo porgendo la mano alla donna.
-Certamente-disse
la donna allontanandosi.
I
due bambini rimasero da soli.
Kano
prese la mano della nuova amica e la condusse dietro le quinte.
Le
fece conoscere i suoi fratelli.
-Sapete
siee davvero simpatici-disse lei ridendo e sorridendo.
Sorrisero
tutti e quattro e risero.
Giocarono
fino a tarda notte.
Kido
cominciò a preoccuparsi nel non vedere la madre venire a
prenderla.
-Ehi
tutto a posto?-le chiese Kano posandole una mano sulla spalla.
-Eeehm
non so dove sia mia madre-rispose lei grattandosi la nuca.
-E'
con il conduttore-disse lui.Sapeva già quello che sarebbe
successo da lì a poco.
-Mi
accompagni per favore?-
-Certo-
Insieme
arrivarono fino all'appartamento del conduttore.
Bussarono,ma
sentirono un urlo.Era la mamma di Kido.
Subito
la verdina aprì la porta e urlò con tutto il
fiato che aveva il nome di sua madre.
La
donna era a terra agonizzante in una pozza di sangue.
Era
stata uccisa dall'uomo.
QUello
si girò verso la bambina e le si avventò contro.
-Adesso
ti unirai a noi!-disse quello pazzo.
-Mi
lasci!-gridava la piccola.
Kano
tentò di aiutare l'amica,ma non ci riuscì.
L'uomo
teneva la testa del biondino.
Kido
li guardava in lacrime.
-S-Scappa-disse
lu in un sorriso.
-O
ti unisci a noi,oppure lo ammazzo!-rispose l'uomo matto.
La
bambina si portò le braccia al petto minuto.
Non
sapeva che cosa fare.
Kano
era l'unica persona che gli era rimasta.
Abbassò
lo sguardo.
Una
lacrima le rigò la guancia lattea.
-Allora?!-protestò
quello minaccioso.
Kido
alzò lo sguardo decisa.E rispose.
-Mi
unirò a voi-
ANGOLO AUTRICE:
Weee buonasera...égrilli in sottofondo*
Questa storia mi è venuta mentre ascoltavo Circus Monster di
Luka Megurine.
Ho in mente di fare una ventina di capitoli,ma vorrei sapere i vostri
pareri.
Naturalmente anche le critiche sono ben accette.
Sono curiosa!
Un bacio,
Choco <3
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