M'accorsi
come le sue pupille erano
rosse
di pianto. Non mi parlo', ma mi
ammazzo'
con un'occhiata, quasi volesse dirmi
Tu
mi hai ridotta cosi'.
(Ugo
Foscolo- Le ultime lettere di Jacopo Ortis)
N.B.
AVVISO PER TUTTI I LETTORI CHE ANCORA NON MI CONOSCO O NON HANNO LA
MIA PRECEDENTE LONG I will always love you. HO UN PROBLEMA AL
COMPUTER CHE NON MI CONSENTE DI UTILIZZARE L'ACCENTO E PER QUESTO
MOTIVO DEVO UTILIZZARE L'APOSTROFO.
GRAZIE
A TUTTI, CI VEDIAMO IN FONDO ALLA PAGINE PER LE NOTE.
Prologo.
Pov.
John Mellark
Sono
gia' passati diversi mesi dall'ultima mietitura. Quella mietitura che
aveva voluto come tributo mio figlio minore, Peeta.
Per
fortuna, grazie al suo amore per Katniss Everdeen, tributo volontario
del Distretto 12, e' riuscito a tornare a casa.
Katniss
si era offerta volontaria per salvare la sorellina Prim che era stata
estratta nonostante avesse solo una nomina.
Durante
le interviste Peeta aveva confessato il suo amore per la ragazza e
all'interno dell'arena ha cercato in tutti i modi di tenerla al
sicuro. Inutile dire che con le sue azioni ha conquistato il pubblico
di Capitol City.
E
per ringraziarlo Capitol City aveva cambiato le regole consentendo a
due tributi provenienti dallo stesso Distretto di vincere i
Settantaquattresimi Hunger Games. Insieme avevano intrapreso un
idillo per tornare a casa. Peeta non sapeva che pero' Katniss stava
solo fingendo. Quando Cato, l'ultimo tributo e' morto, gli Strateghi
hanno eliminato la precedente modifica delle regole.
Avevano
ottenuto lo spettacolo che avevano voluto fin dall'inizio dei Giochi
quindi potevano permettersi di uccidere uno dei due tributi rimasti.
Volevano
solo un vincitore. Peeta era gia' in condizioni gravi a causa di una
ferita alla gamba (che alla fine ha perso) e pur di far vincere
Katniss era disposto a sacrificare la propria vita ma la ragazza
gliel'ha impedito. Ha tirato fuori delle bacche velenose costringendo
gli Strateghi a nominare entrambi vincitori.
Katniss
Everdeen e Peeta Mellark, i vincitori del Dodicesimo Distretto.
Questi
Hunger Games non hanno cambiato solo i loro vincitori ma anche me che
ho dovuto assistere ai mille modi sperimentati da Capitol City con
cui cercava di uccidere mio figlio.
Ho
imparato a vivere alla giornata, godendo dell'amore di mia moglie e
della felicita' della mia famiglia.
Grazie
a Peeta ho ritrovato la voglia di imparare ad amare di nuovo.
Per
quanto mi sforzi di considerarlo lo stesso ragazzo di prima in
realta' non lo e'.
Ha
sempre lo stesso sorriso dolce, la stessa mano calda che crea quadri
meravigliosi dal nulla, lo stesso modo di fare gentile e rispettoso.
Eppure ogni tanto il suo sguardo si perde nel vuoto, zoppica
leggermente perche' non e' ancora abituato alla nuova gamba e
sopratutto vive con la consapevolezza che Katniss gli ha mentito.
Da
quando sono tornati i loro rapporti sono cambiati. All'inizio
dovevano scambiarsi una quantita' esagerata di baci davanti alle
telecamere per poter soddisfare Capitol City e quando anche loro se
ne sono andati, non hanno provato ad avere un rapporto. Sarebbe cosi'
assurdo pensare che i due provassero ad essere amici? Sono sicuro che
con il tempo Katniss imparerebbe ad amarlo. Ho visto la sua
espressione quando e' con Peeta. Sembra quasi rilassato. Si abbandona
completamente sul suo corpo, come se lui fosse il suo sostegno.
Ho
preferito non intromettermi perche' la loro situazione non ha niente
di normale. Forse hanno solo bisogno del loro tempo per rimettere i
pezzi al loro posto.
-Hai
bisogno di una mano, papa'?- chiede Peeta alle mie spalle.
Sussulto
e mi volto.
-Non
ti ho sentito arrivare. Comunque, no grazie. Ho finito ormai. Come
mai sei da queste parti?-
Peeta
alza le spalle.
-Tra
poco partiro' per il Tour della Vittoria e preferisco passare piu'
tempo possibile fuori casa- dice semplicemente.
Il
suo sguardo e' triste. So a cosa sta pensando. Dovra' stare una
settimana con Katniss e continuare a fingere che tra loro due vada
tutto bene e che si amano alla follia.
-E'
difficile, vero?- cerco di essere delicato nel formulare la domanda
pur sapendo che non c'e' un modo dolce per formulare questa domanda.
-Un
po'- ammette. Aggrotto le sopracciglia e lui scoppia a ridere.
-Okay,
molto. Da quando siamo tornati e' tutto cosi' difficile. L'unica cosa
che so e' che Capitol City vuole la sua coppietta felice-
-Perche'
non provi a parlare con Katniss?- suggerisco.
-E
di cosa?Dovrei forse chiederle se sia davvero innamorata di Gale? Lo
so gia', non ho bisogno di altre spiegazioni. Non la biasimo per
quello che ha fatto. Ha salvato entrambi. Sono piu' arrabbiato con me
stesso perche' per un attimo ho davvero pensato che fosse mia. E
ammettere di essermi sbagliato fa male.-
Mi
si spezza il cuore a vederlo in questo stato.
-Cerca
di vedere i lati positivi, figliolo. Sai da quanti anni siamo sposati
io e tua madre? Venti. E sai quanto tempo mi ci e' voluto per capire
che sono innamorato di lei? Venti. Ammetto che abbiamo avuto qualche
problema sopratutto quando hai rivelato alla nazione intera che un
tempo ero innamorato della madre di Katniss ma ce l'abbiamo fatta.
Insieme- aggiungo sorridendo. Peeta arrossisce per l'imbarazzo.
-Beh,
ecco..io non ci avevo pensato..-
-Tranquillo,
le tue parole mi sono state utili per capire che un tempo ero
innamorato di Jane ma che adesso amo tua madre. Ti ringrazio per
questo-
-Grazie
a te, papa'- ribatte lui e per un paio di minuti rimaniamo in
silenzio.
-Si
e' fatto tardi, papa'. Il mio staff sara' gia' arrivato e se non mi
trovano Portia e' capace di uccidermi- dice ridendo mentre a me
vengono i brividi che nascondo in un sorriso- ci vediamo presto.
Saluta la mamma-
-Sta
attento, Peeta e..beh,ti vederemo in televisione-
Lui
annuisce ed esce. Guardo la sua figura alta e slanciata camminare
finche' non scompare alla mia vista.
Mi
dispiace figliolo ma preferisco averti qui con me anche se con il
cuore spezzato. Non hai idea cosa significhi svegliarsi ogni mattina
e pensare di averti perso per sempre.
Angolo
dell'autrice.
Salve
a tutti! Sono tornata!
Questo
e' il secondo capitolo(per cosi' dire) di I will always love you.
E'
volutamente breve perche' e' solo un'introduzione. La vera storia
iniziera' dal prossimo capitolo in poi.
Come
avete potuto vedere, ho riassunto cio' che e' successo nel primo
libro e nella mia storia per poi passare al Tour della Vittoria. In
questo capitolo Peeta si sta preparando a partire, nel prossimo
parlero' direttamente del Tour e delle tappe piu' importanti.
State
tranquilli perche' non ho dimenticato Marlene( la moglie di John
Mellark e la madre di Peeta), Josh e Kevin(i suoi fratelli) e la
piccola Prim che sappiamo e' stata un'amica importante per Mr.
Mellark nella long precedente.
Aggiornero'
piu' o meno ogni sabato.
Vi
ringrazio per aver letto e per avermi sopportata con tutte le mie
chiacchiere.
Spero
che lascerete almeno una piccola recensione!
Alla
prossima,
Hoon21
:)
p.s.
Sto scrivendo anche un'altra long, intitolata Real love.
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