Quando
beltà splendea
negli
occhi tuoi ridenti
Le attaccò lì, in uno spazio libero tra i ritratti dei Presidi di
Howgarts.
Finalmente, aveva trovato loro una degna
collocazione.
Si riempì d’orgoglio guardando i volti felici dei ragazzi catturati
dalle fotografie.
I suoi ragazzi.
Una lacrima dispettosa le sfuggì dagli occhi, mentre lottava per non
commuoversi.
I suoi coraggiosi ragazzi.
Immortalati il giorno dell’ultimo G.U.F.O., con la gioia negli occhi e
il sorriso sui denti.
Era così che desiderava ricordarli.
Eppure, non era facile cancellare dalla mente il ghigno spezzato del
cadavere di Fred, gli occhi spalancati del volto di Remus, il sangue
rappreso sul ciuffo biondo di Colin.
Vite interrotte troppo presto.
Era fin troppo semplice, invece, immaginare così Lily e James.
Raggianti, vivi, giovani.
Era quasi crudele, infine, ricordare così Sirius.
Semplicemente, libero.
Minerva sfiorò le foto con una mano, poi la spostò per passare
cautamente un dito sul filo della spada ornata di rubini.
No, non era un caso che fosse proprio
sotto di loro.
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Oltre che ringraziarvi per
aver letto, questa volta devo solo dire che il titolo è una citazione
di “A Silvia” di Leopardi, come avrete senz’altro immaginato ☺
Isidar^^
Ps: tentativi di Banner