Sei Stupenda

di Amsare
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Note dell'autore: questa è una breve storia che ho scritto quasi un anno fa e che ho ritrovato fra le varie bozze... Mi ha sempre affascinato il rapporto creatosi fra Lucy Saxon e il Maestro e qui ho dato spazio proprio a questa donna. Ovviamente, come sempre, i personaggi non sono miei e tutto è scritto solo per divertimento. Buona Lettura!
 
***

Sei Stupenda

Fissa il suo riflesso nello specchio: come sei bella, le aveva detto non appena erano usciti insieme per il loro primo appuntamento.
Lucy Cole, sei stupenda.

Lei rise imbarazzata a quel complimento che le scaldò il cuore: non era abituata a quel tipo di attenzioni.

Lucy aveva frequentato una scuola privata femminile data la posizione importante che ricopriva suo padre, uomo che era fiero della famigli Cole, attento alla sua reputazione; quindi, la giovane ragazza non aveva avuto modo di trovare un fidanzato, non fino all’arrivo di Harold Saxon nella sua vita.
 
 
Prende il rossetto, quello che a lui piace di più e lo passa sulle labbra accendendole di colore.
 
 
Amava truccarsi sin da quando era adolescente: le era sempre piaciuto imitare la Signora Cole, sua madre, imitare una giovane donna di gran classe.
Ed ora, eccola lì: lei, Lucy, era al fianco dell’uomo più importante d’Inghilterra, moglie del Primo Ministro Inglese.
 
 
Harold Saxon.
 
 
Ti sta usando dacci retta, avevano detto le sue vecchie amiche di scuola; vuole solo arrivare al successo, avevano commentato dei colleghi di lavoro.

Non ci aveva messo molto tempo prima di tagliarli fuori dalla sua vita oramai perfetta accanto al suo amato marito; che ne sapevano loro di chi fosse veramente Harold? Che ne sapevano di che uomo splendido fosse?
 
 
Loro non sapevano niente.
 
 
Loro non avevano alcun diritto per poter parlare in quel modo.
 
 
Harold Saxon era il suo salvatore, era un essere ultraterreno; le aveva mostrato il tempo e lo spazio, le aveva mostrato la fine dei tempi, aveva guardato nell’oscurità e sentito il freddo di quel non-luogo…

Ecco a cosa siamo destinati, aveva mormorato Lucy; gli occhi grandi sgranati guardavano la scena orribile davanti a sé.

Harry le aveva preso la mano destra fra le su, saldamente.

Non ti preoccupare, mia cara.

Tutto sarebbe andato come previsto, le aveva spiegato.
 
 
Prende il fondotinta e lo passa leggermente sulla pelle diafana del viso: è elettrizzata, oggi è il grande giorno.

Ha addosso il vestito rosso che Harry le ha comprato per questa grande occasione.
“Andiamo, mia cara?”

Harry è poggiato allo stipite della porta della stanza e la guarda rapito; in volto ha un sorriso raggiante, è entusiasta. I capelli sono ben ordinati, la giaccia ben stirata, la camicia e la cravatta gli stanno d’incanto.

“Certamente, Harry.” Risponde lei, riponendo i suoi trucchi con un sorriso beato.

Si alza in piedi e va verso il marito, senza sentire il bisogno di guardarsi un’altra volta allo specchio.
 
 
“Lucy Saxon, sei stupenda.”
 




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