Progetto Baymax

di ChrisAndreini
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Per quelli che non hanno letto il diario di una secchiona asociale, qui l’indirizzo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2219353&i=1

E per quelli che vogliono continuare la storia senza leggerlo (e non li biasimo perché sono 90 corti capitoli) vi basti sapere che Valery Norton è una ragazza di 16 anni molto molto intelligente che è già riuscita a diplomarsi.

Ha un ragazzo di nome Alex, un sacco di cugini tra cui spicca Augustin che ha la sua stessa età ed è fidanzata con il migliore amico di Alex, James, una mega nemica: Natasha, una madre che ha avuto la leucemia, un padre che se n’è andato, un fratello che era in carcere e un sacco, ma proprio un sacco, di problemi.

 

Progetto Baymax

 

Dicembre 2014

23/12/14

Eh si, diario 2, sono tornata, ma a te ti (OH MIO DIO CHE COSA HO SCRITTO!!) questa volta ti userò (molto meglio) per annotare gli sviluppi del mio nuovo progetto universitario: Baymax.

Ma ti spiego la genesi di questo progetto, che sennò ti fai un’idea sbagliata.

Lily, la bambina a cui faccio da babysitter, qualche giorno fa mi ha chiesto (talmente eccitata che se le avessi detto di no l’avrei delusa a vita) di accompagnarla a vedere il nuovo film della Disney, Big Hero 6.

E ti pareva! Perché lei infatti non può vedere qualche film in live-action, deve per forza vedere film d’animazione della Disney, ma la adoro anche per questo e sinceramente è normale a nove anni.

Così, come ho fatto un anno fa per Frozen (mi fanno ancora male le orecchie), ieri siamo andate al cinema, e sapevamo solo che era sui supereroi e che un personaggio somigliava a Rapunzel.

Io odio i supereroi, fanno sempre tanto i tecnologici con teoremi scientifici inesistenti ma alla fine è tutta magia.

Insomma, se una persona viene morsa da un ragno ha due possibilità: se il ragno è velenoso muore, se non lo è gli viene una puntura fastidiosa. 

E se uno viene investito brutalmente dai radiazioni ne ha una sola: MORIRE!!! Tra atroci sofferenze perlopiù.

Ma questi supereroi non sono stati colpiti da raggi o da animali, e un po’ come Iron man, hanno usato strumenti e intelligenza che si possono procurare davvero (nella mia università ne abbiamo parecchie scorte in magazzino per gli studenti con l’autorizzazione) quindi… <3 <3 <3 <3 <3

E’ stato il più bel film d’animazione mai creato!!! E fidati, diario 2, ne ho visti tanti come babysitter di Lily.

Insomma, i personaggi erano nerd, NERD!! Esattamente come me, e io mi sono assolutamente innamorata (se Alex ruba il diario di nascosto gli consiglio di leggere sotto prima di passare a conclusioni affrettate e gli dico anche: “Molla il mio diario!!”) 

Comunque non mi sono innamorata di un personaggio, anche se è vero che Tadashi aveva il suo stile, ma di Baymax, e non per il motivo di tutti, come la personalità, la cucciolosità eccetera… anche se quelle cose contribuiscono, un tantino piccolo piccolo, ma per il suo scopo nel mondo. Cavolo, servirebbe davvero a tutti un cuccioloso e dolcissimo… ehm, si, cioè, un robot personale e che cura la gente. Servirebbe per l’utilità, non per la sua pucciosità e tenerezza.

… ok, servirebbe anche per la sua dolcezza e sensibilità, ma quella è sicuramente l’unica cosa che non riuscirei a ricreare perché è l’unica cosa che lo rende un personaggio di totale finzione, quindi mi dovrò accontentare di fare un Baymax personale a mia madre per aiutarla con la leucemia, e se poi sono abbastanza intelligente da farlo uscire cuccioloso, tanto meglio, no?

Comunque non è l’unica cosa del film che mi ha colpito, ho adorato anche molto l’invenzione che Hiro ha fatto in, quanto, un paio di giorni?

Ma andiamo, nessuno potrebbe progettare e creare i microbot in così poco tempo! E’ già tanto se ci riuscirò io in parte, perché ho intenzione di mettere i microbot nel progetto Baymax e crearli, anche se non ho la più pallida idea di quanto ci metterò, almeno sei mesi se non di più, molto probabilmente molto di più.

Comunque non è così difficile, basta farli appena più grandi per dotarli di un dispositivo di comunicazione a distanza (perché non è possibile fare un dispositivo così piccolo) e poi tramite un neurotrasmettitore che capta le onde celebrali (e ho già creato qualcosa di simile un anno fa per un progetto di scienze insieme ad Alex, che se non l’hai ancora capito e il mio ragazzo da quasi un anno) che poi verrebbero trasmesse a distanza al microbot per farlo obbedire ai comandi trasmessi telepaticamente.

Alla fine non sarebbe così complicato, e l’ho spiegato in grandi linee, ma il problema è far obbedire una moltitudine di microbot in modo che tutti si comportino in modo simile ma non perfettamente identico, anche perché si rischia di sovraccaricare i neuroni e potrebbe risultare tutto molto problematico.

Insomma, abbastanza difficile.

Comunque, ho visto il film e ho avuto gli occhi a cuoricino per tutta la sua durata, mentre Lily ironia della sorte, non l’ha apprezzato per niente, tanto che alla fine sembrava che mi avesse accompagnata lei, e non il contrario. 

Il fatto è che lei ama i classici, possibilmente in 2D ma dato che ha amato alla follia Frozen anche in 3D in determinati casi, e non apprezza minimamente i film troppo moderni, come all’epoca per Ralph Spaccatutto e per Chicken Little e I Robinson (altro film Disney che ho apprezzato molto).

Dato che questo film non aveva canzoni (tranne una sequenza che però non dispiaceva più di tanto), non accennava a principesse in pericolo, “Rapunzel” compariva poco ed è morto pure un personaggio (non si scandalizzava così dalla morte di Mufasa), allora diciamo che è stato il film Disney che le è piaciuto di meno, quindi comprerà il DVD solo in offerta e lo rivedrà probabilmente solo cinque o sei volte.

Però una cosa buona l’ha trovata, anche lei ha amato Baymax, anche se per i motivi commerciali del personaggio, ossia la dolcezza, pucciosità eccetera eccetera che si vede sono stati messi solo per attirare bambine che volevano vedere un nuovo Olaf…e, beh, ci hanno azzeccato alla grande, comunque, perché Baymax l’ho adorato anche io!

Mi sento così comune quando esterno questi commenti, ma andiamo, Baymax è la dolcezza <3

Vabbè, in sintesi, ti ho comprato appena uscita dal cinema per appuntare i progressi che farò durante la costruzione di Baymax, anche se più dal punto di vista di annotazioni, progressi generali, impedimenti da parte dei seccatori e cose del genere.

E ti avverto, così come avverto tutti quelli che potrebbero leggere questo diario [anche se ti giuro, scrittrice che ha pubblicato quello vecchio su internet, che se provi a pubblicare anche questo e io scopro chi sei (James è a buon punto, ragazza, è a buon punto) ti vengo a cercare e non sarà bello per te] che il mio Baymax non sarà mai, e dico mai uno stupido robot volante che sa il karate e si mette a salvare il mondo con i suoi dolcissimi balalalala, MAI!!!

E’ una promessa, e se io prometto niente mi farà tradire una promesse, niente! (ODDIO, ho appena citato Rapunzel, Lily mi farà impazzire a furia di farmelo rivedere)

 

… Però, ora che ci penso, una piccola guardia del corpo anti-Natasha potrebbe farmi comodo… 

 

 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)

Valery, non uccidermi, ci ho provato a non pubblicarlo ma è più forte di me, e tu mi mancavi tanto, e credo tu sia mancata anche ad altra gente ;)

Comunque, tornando a noi.

Quando ho visto Big Hero 6 per la prima volta, al cinema, esattamente il 22 dicembre, come Valery, fortuna che non mi ha visto lì altrimenti per me era finita 

Prima o poi ti troverò, ChrisAndreini, è una promessa! (-Valery)

Si, insomma, quando ho visto il film il mio primo pensiero è stato “Questo è il film di Valery!”

No, vabbè, il mio primo pensiero è stato “Se questo film viene battuto da Dragon Trainer 2 agli Oscar la giuria è corrotta” ma il secondo pensiero è stato a Valery, e ho subito pensato che l’avrebbe senz’altro visto con Lily, e probabilmente, dato che la conosco molto bene, avrebbe peso appunti su come ricreare Baymax e i microbot (credevo perlopiù i microbot, ma anche Baymax sicuramente)

Poi ho fatto un piccolo fumetto (che non pubblicherò mai perché fa schifo) della loro avventura al cinema, e poi delle vignette del suo lavoro ogni mese, da Gennaio 2015 a Dicembre 2015.

E poi il flash: “Perché non scrivere un seguito/spin-off del Diario di una secchiona asociale?”

E quindi eccomi qui.

Questo è il prologo con la genesi del progetto, e credo che prima di tutto mi rimetterò in pari con i mesi, poi pubblicherò un capitolo a mese, che non solo racconterà i progressi dell’invenzione, ma anche e sopratutto gli impedimenti e i problemi che coinvolgeranno la nostra secchiona asociale preferita.

Perché sicuramente, conoscendola, non mancheranno le difficoltà, tra cugine, fratelli, amici e bambine di nove anni

Parola di ChrisAndreini! ;)

 

 

 

 

 

 

 





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