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Wecome To PageBreeze
The
Nutcracker
I
ninja di Konoha come non li avete mai visti
b a
1.
NaruHina. Act
1 – Ouverture
«Bravissima Hinata, oggi hai ballato divinamente.»
si complimentò Shizune, battendo con eleganza le mani mentre aiutava la sua
allieva prediletta ad uscire dal tutù rosa. «La prima prova in costume è stata
davvero straordinaria, non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso. Penso che
anche Tsunade la pensi come me: ha fatto proprio bene a sceglierti per
interpretare il ruolo di Clara.» sorrise la donna, prendendo l’abito e
appendendolo nell’armadio dove venivano conservati i costumi per la
rappresentazione che si sarebbe tenuta di lì a un mese.
«Gr-grazie, Shizune.» balbettò Hinata,
avvezza a complimenti del genere, ma sempre imbarazzata a riceverli. Si rivestì
con la divisa dell’Accademia, color carta da zucchero, e si legò i capelli con
un nastro bianco, aggiustandosi la gonna di seta in modo che non s’increspasse.
Infilò ai piedi le ballerine morbide e si sentì subito rinata e bellissima.
Volteggiò e la gonna si gonfiò, arricciandosi poi intorno alle sue gambe
fasciate dai collant bianchi.
Uscì dallo spogliatoio femminile un po’
indolenzita: i muscoli le facevano male, ma dopo tre ore di prove le sembrava
molto comprensibile.
Svoltò l’angolo con molta grazia, lasciando dietro
di sé una scia di buon profumo. La borsa dei libri con i quali aveva fatto
lezione prima delle prove del saggio sbatacchiava contro il suo bacino esile ad
ogni passo.
Vide, rannicchiato in un angolino a ritirare gli
attrezzi, il tuttofare della scuola: Shikamaru Nara. Hinata lo conosceva bene:
erano andati alle elementari insieme prima che lei entrasse all’Accademia di
Balletto, poi, alla fine delle medie, Shikamaru aveva smesso di studiare e si
era trovato un lavoro, approdando all’Accademia.
«Buonasera, Shikamaru.» lo salutò educatamente,
inchinandosi.
Il ragazzo si tirò in piedi a fatica e si
stiracchiò per bene la schiena prima di rispondere al saluto. «Buonasera a te,
Hinata. O forse dovrei chiamarti Clara?» ridacchiò, indicando il cartellone
affisso al muro, con scritti i nomi dei ballerini e le parti a loro affidate.
Ogni volta che la vedeva adorava rinfacciarglielo.
La ragazza si imporporò sulle gote, abbassando lo
sguardo al pavimento. «M-me lo dici sempre, Shikamaru.» biascicò, afferrando un
lembo dell’abitino e stropicciandolo nella mano candida come la neve.
«Beh, è una notizia importante. Visto soprattutto
il soggetto che interpreterà lo Schiaccianoci.» sorrise divertito,
ammiccando.
Il colore di Hinata passò da una tinta rosea ad un
rosso più vivido. Era rimasta anch’ella stupita quando aveva letto che Naruto
Uzumaki, il ragazzo dei suoi sogni, avrebbe interpretato lo Schiaccianoci: non
pensava che una parte così importante sarebbe stata affidata a lui. Ma Tsunade,
la preside dell’Istituto, aveva assicurato che sarebbe stata una buona
motivazione per lui. In quel modo sarebbe migliorato, e così era stato. Naruto
aveva fatto progressi straordinari da quando avevano iniziato le prove della
rappresentazione.
Ogni giorno si fermava a spiarlo mentre ballava in
una delle sale adibite agli studenti: da sgraziato disastro ambulante qual’era
si era trasformato in un leggiadro ballerino. Chi l’avrebbe mai detto che il
peggior studente dell’Accademia sarebbe diventato un giorno un tale
ballerino?
«Già. Ora devo andare, Shikamaru. Ci vediamo.» lo
salutò con un piccolo inchino, superandolo in corsa. Era il momento delle prove
di Naruto, quindi si diresse velocemente verso la sala nella quale provava
solitamente.
Oltrepassò l’aula di danza dove Shizune stava
tenendo una lezione privata al piccolo Konohamaru, che avrebbe interpretato
Fritz, mentre la sua sorellina, Hanabi Hyuuga, lo osservava
estasiata.
Piroettò nel corridoio, felice che avrebbe
presto visto Naruto. Sentì la musica del Valzer Finale invaderla, evidentemente
Naruto stava provando quello, ed eseguì una serie di pirouettes,
terminando con un elegante grand battement.
«Hinata!» la chiamò una voce maschile allegra e
divertita. La ragazza si immobilizzò subito, terrorizzata che Naruto l’avesse
vista.
«N-Naruto…» balbettò, rossissima, incapace di dire
altro. Era improvvisamente sbucato dalla sala prove che aveva appena
sorpassato.
«Oh, Hinata! Era bellissimo! Eri così naturale!»
la elogiò il ragazzo, grattandosi i capelli biondi come se fosse impacciato a
fare quel genere di complimenti.
La ragazza strabuzzò gli occhi cerulei, rapita da
quelle parole e dal viso di Naruto, così dolce, innocente e tenero. Arrossì
ancora, per quanto le fosse possibile.
«Balleresti per me
l’ouverture?» le domandò ancora, fingendo di
osservare con straordinario interesse i decori dorati del muro del
corridoio.
La Hyuuga alzò appena il viso, cercando
sicurezza negli occhi di Naruto. «Ma, Naruto, l’ouverture non lo ballo. Non so la coreografia.»
«Improvvisa! Ho sempre sognato di vederti
improvvisare, Hinata. Sei così brava…» mormorò Naruto, impacciato.
La bocca perfetta della ragazza si aprì in una “o”
stupita. «G-grazie… sono lusingata…» temeva che il leggero abito che indossava
fosse sul punto di stracciarsi, tanto lo stava stropicciando tra le mani sudate
dall’emozione.
«Sai, ho sempre adorato Lo
Schiaccianoci.» disse Naruto all’improvviso, con un tono
dolce, sorridendo sinceramente. «Adoro il personaggio di Clara. Tra lei e lo
Schiaccianoci c’è sicuramente qualcosa di speciale.»
Hinata annuì, traendo un lungo respiro. «G-già… ma
è troppo t-timida per dichiararsi allo Schiaccianoci.» sussurrò. Quella storia
ricalcava molto la sua con Naruto.
«Anche lo Schiaccianoci ama Clara, secondo
me. Ma teme di ricevere un rifiuto, o di non sentirsi all’altezza della
ragazza.» rimuginò il biondino, portandosi una mano al mento, pensieroso.
Qualcosa nella sua mente scattò. Ciò che aveva detto gli sembrava estremamente
familiare.
«E alla fine rimangono entrambi a bocca asciutta…»
sospirò la Hyuuga, immobile, tornando a guardare il pavimento come affranta. Si
morse il labbro inferiore.
Vide il ragazzo spostarsi verso il centro della
stanza.
«Naruto! Io…» lo chiamò, intenzionata a rivelargli
il segreto che da tanto si portava nel cuore, ma vide che il giovane le stava
tendendo la mano, sorridente.
«Vieni, Clara. Balla con lo Schiaccianoci.»
disse, mentre con l’altra mano faceva partire la melodia
dell’ouverture.
Il cuore della ragazza perse un battito. E
svenne.
b
a
Nota dell’autrice:
Cos’è questa cosa? Tutto cominciò
quando, vedendo una pubblicità, sentii la melodia della Danza della Fata
Confetto.
Ora, dovete sapere che la qui presente Akami ha sempre
adorato la musica classica (che sfigata! XD) e il balletto, così, la suite dello Schiaccianoci mi ha perforato il cuore e vi si è
insinuata. Ecco com’è nata questa
fanfiction.
È una raccolta di quattro (o cinque) one-shot tutte basate su una
diversa melodia, con le coppie preferite della Sil e della Luly. Questo
perché…
AUGURI!!!
Il regalo in ritardo per la Sil (20/12) e in anticipo per
la Luly (22/12)!