Ringrazio
anche solo chi legge.
Capitolo 1
Vegeta guardò il barometro, guardò il mercurio
rosso salire dai trenta gradi
fino ai trentacinque gradi. Le gocce di sudore gli scendevano lungo la
pelle
abbronzata. Si alzò dal letto e raggiunse la finestra, la
aprì e il vento tiepido
gli accarezzò il viso. Alzò lo sguardo, la luce
del sole che si rifletteva
sulla cupola color crema della Capsule corporation lo
abbagliò. Il principe dei
saiyan strinse gli occhi, mugolò e si passò una
mano sul viso. Sentiva il
brusio di voci di sottofondo provenire dal piano di sotto.
Abbassò lo sguardo,
vide Yamcha passare sotto la finestra. Intravide Crilin in lontananza,
sospirò
e saltò giù dalla finestra. Atterrò
accanto a un tavolo, si piegò in avanti e
prese un bicchiere di plastica. Prese una bottiglia d'acqua, la
aprì e versò il
contenuto nel bicchiere. Richiuse la bottiglia e si portò il
bicchiere alle
labbra, sorseggiandone il contenuto.
< Non vorrei festeggiare dopo la morte di mio cugino, ma non
posso morire di
sete > rifletté. Guardò Rif volargli
davanti inseguito da Gorin, che
dimenava le mani cercando di prenderlo, ridendo. Finì di
bere il contenuto del
bicchiere, lo stritolò e abbassò il braccio.
Sporse il capo e guardò sua moglie
fare lo slalom tra una serie di tavoli, passò tra quello in
cui era seduto
Majinbu e quello in cui era seduto Goten. Teneva in mano un vassoio con
sopra
una serie onigiri. Si
voltò, vide il
marito, sorrise e gli corse incontro.
"Vegeta, tesoro, che ne diresti di andare a dare un'occhiata a
Vetrunks?" gli chiese, raggiungendolo. Vegeta lasciò cadere
il bicchiere
di plastica ripiegato sul tavolino.
"Dorme da più di due ore, ormai". Aggiunse Bulma. Vegeta
digrignò i
denti, stringendo un pugno.
"E allora lascia che dorma" ringhiò. Sentì lo
scoppiò di risa di
Marron e un fischio di Olong.
"Questa storia delle feste in onore di Kakartoth dovrà
finire, prima o
poi, Bulma" ringhiò. Espirò rumorosamente dalle
narici.
"Non fare il musone" ribatté Bulma. Raggiunse il tavolo di
Gohan e
gli porse il vassoio. Gohan sorrise, si sporse e ne prese uno. Si
voltò,
vedendo suo padre camminare avanti e indietro tra i tavoli. Goku
passò tra
Yamcha e Thenshinan dando una pacca sulle loro spalle, sorrise e diede
un paio
di pacche sulla testa di Crilin.
"Ragazzi! Come va?!" gridò.
"A noi comuni mortali non succede mai niente, sei tu quello
interessante" ribatté Yamcha, scrollando le spalle. Prese
una manciata di
patatine dentro un cestino di vimini appoggiato sopra il tavolino. Goku
scoppiò
a ridere. Thenshinan sbadigliò, Yamcha si piegò e
avvicinò il viso al cestino.
"Io vado a recuperare mia moglie, si sarà nascosta" disse
Crilin,
allontanandosi.
"A proposito di gente scappata" bisbigliò Goku. Si
alzò sulle punte e
guardò a destra e a sinistra. Vide Junior appoggiato contro
il tronco di un
albero con le braccia incrociate. Il Son spiccò il volo, lo
raggiunse e gli
atterrò davanti.
"Urca, sempre perso nei pensieri amico mio?" domandò,
corrugando la
fronte. Cercò di dargli una pacca sulla spalla, ma il
namecciano schivò. Gli
sorrise e si staccò dall'albero.
"Sono contento che tu sia tornato, Goku. Festa o non festa, sono
contento
tu sia qui tutto intero. Ce la siamo vista brutta contro Calgare" disse
gentilmente. Goku annuì e si appoggiò con una
spalla all'albero.
"Già, perché se morivo questa volta non potevo
neanche tornare con le
sfere del drago. Anche se sono depurate, non funzioneranno ancora per
qualche
anno. Quelle di Polunga non so neanche se riusciremo a depurarle"
rispose.
Junior sospirò e si passò la mano sulla fronte.
< Forse dovrei dirgli come mi ha chiamato Calgare, ma non me la
sento finché
non saprò bene cosa vuol dire essere il demon
prince > rifletté.
"Non hai mai avuto il tempo di raccontarmi come è andata con
quel
ragazzo" disse, indicando Ub. Goku seguì il dito del
namecciano e osservò
il giovane.
"Ub è molto dotato, penso di poterlo far diventare il mio
successore. È
stato un allievo molto educato e sono soddisfatto del risultato che
abbiamo
raggiunto" disse Goku. Raggiunse un tavolo, prese una bottiglia di vino
e
la stappò con la mano. Se lo portò alla bocca e
sorseggiò il contenuto.
"Goku, non è finita qui" mormorò il namecciano.
Goku si pulì il viso
con il dorso della mano e corrugò la fronte.
"Non ho capito" ammise e ridacchiò.
"È il momento che tu lo sappia. Questa pace non
durerà a lungo"
rispose Junior. Goku aggrottò le sopracciglia, si sporse
verso Junior e abbassò
la mano con cui teneva la bottiglia.
"Cosi intendi?" domandò, guardando in faccia il namecciano.
Junior si
voltò, guardò Gohan ridere e Bra offrire
metà panino a Majinbu.
"Ci sarà un problema?" chiese ancora Goku. Junior lo
guardò in viso e
gli sorrise.
"Abbiamo già la soluzione" lo rassicurò. Il Son
conficcò la punta
degli stivaletti blu nel terreno.
"Tra qualche anno una nuova minaccia si abbatterà sulla
Terra, io e Vegeta
ne siamo a conoscenza da molto tempo. Un discendente di Freezer, nato e
fermentato da una sua cellula, medita vendetta e giungerà
presto sulla Terra.
Il suo nome è Devil" spiegò Junior. Goku sentiva
il brusio di sottofondo e
udì un fischio.
"Devil" mormorò.
"La sua forma iniziale, se quello che mi è stato raccontato
corrisponde a
verità, sarà potente quanto l'ultima
trasformazione di Freezer su Nameck, ma
probabilmente ne avrà altre, ma non so cosa ci aspetta in
quel senso".
Proseguì la spiegazione Junior.
"Uuuurca, dev'essere
potentissimo" mormorò. Le sue iridi nere brillarono di
riflessi rosso
chiaro. Junior afferrò il polso di Goku e lo
trascinò fino alla porta della
Capsule, la aprì, spinse Goku all'interno e se la chiuse
alle spalle.
"E i guai non sono finiti qui. Bulma, controllando se era tornato tutto
normale sul pianeta dopo l'attacco di Calgare, ha scoperto che Devil ha
iniziato a diffondere sulla Terra un gas lentale. Presto i nostri
poteri
andranno debilitandosi notevolmente" spiegò.
"Cosa?!" gridò Goku. Junior gli tappò la bocca,
si portò l'indice
dell'altra mano alle labbra e soffiò.
"Ti ho detto che abbiamo la soluzione. Sarà un saiyan immune
al veleno a
sconfiggerlo" spiegò Junior, lasciando andare la bocca del
Son. Goku alzò
un sopracciglio e sospirò, dimenando la coda.
"Un altro?" chiese.
"Sì. Si chiama Elly e la conoscerai. È speciale"
mormorò Junior.
Socchiuse gli occhi e sorrise.
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