Il Gran Ballo di Meravigliolandia
Sei andata a
dormire con le migliori intenzioni ieri sera, ti sei detta che un
pranzo con tutti i parenti non sarebbe stato poi questo gran danno.
Sai essere
un'eccellente bugiarda all'occorrenza.
Sei pure
riuscita a fare un bel sogno. Complimenti davvero! Peccato sia stato
interrotto dalle campane a festa che ti hanno catapultata nel servizio
di piatti da asciugare, quello buono, in mezzo ad un mucchio di belle
tovaglie che se le usi una volta l'anno è un miracolo e tra
lo strillare di bambini tutti presi da cioccolata e sorpresa.
Nell'indecisione con una mano si portano alla bocca pezzi enormi di
uovo e con l'altra pretendono di montare uno stupido gioco. Finisce
sempre che si arrabbiano e tu devi porre rimedio.
Nascondi la
testa sotto al cuscino, ma sai che tanto devi alzarti prima che il tuo
adorato cuginetto ti salti addosso convinto che sia una cosa molto
divertente.
Esilarante.
Sbuffi,
rotoli su un fianco, poi sull'altro, ringhi qualcosa di incomprensibile
e infine decidi di mettere i piedi a terra.
Welcome
back darling! Il mondo ti attende con ansia!
Preferiresti
cadere in letargo e svegliarti direttamente martedì.
Nell'impossibilità di questa eventualità ti tocca
vestirti di tutto punto - non sia mai che poi la zia si metta a far
commenti inopportuni sul tuo essere così trasandata - manco
dovessi andare al Gran Ballo di Meravigliolandia.
«Ben arrivata a Meravigliolandia
tesoro!».
Non puoi fare a
meno di sollevare un sopracciglio mentre guardi l'odiosa zietta come se
avesse appena parlato in greco antico.
Ti guardi attorno e vedi che sono tutti agghindati come lampadari di
un'altra epoca tra ampi vestiti e acconciature discutibili. Sentirti
fuori posto è una condizione a cui sei avvezza, ma questo
è davvero troppo. Tutto intorno a te è un vociare
inarrestabile.
«Devi ancora prepararti, che aspetti?».
«Ci presenti il tuo cavaliere?».
Il tuo cosa? Al massimo gli puoi presentare un cavallo. Dove lo trovi
un cavaliere di questi tempi? Sarebbe più facile scovare il
Bianconiglio e il Cappellaio Matto.
«Ho una parrucca in più! Non
è bella quanto la mia, ma può andare».
Parrucca? E la
moltitudine di capelli che hai in testa dove te la metti?
Perché li hai ancora i capelli... Controlla, non si sa mai!
«Non è meravigliosa Meravigliolandia?
Meravigliosamente meravigliosa! Ma è uno
scioglilingua!».
E quel confetto
uscito dall'epoca Vittoriana è completamente idiota mentre
ride come se avesse fatto la battuta del secolo.
«Ma tesoro, come speri di andare al Gan Ballo di
Meravigliolandia se non hai un cavaliere?».
«Povera stella!».
«Non ha un cavaliere! Poverina!».
Ancora con questo
cavaliere? Tu non hai bisogno di un cavaliere visto che non ti
interessa il Gran Ballo. Non sai nemmeno ballare.
«Ci fa fare sempre le solite figure!».
«Presentarsi al Gran Ballo di Meravigliolandia
senza la giusta compagnia...».
«Ma dove vive?».
«Guardatela com'è vestita!».
«Non ha nemmeno i guanti e il
ventaglio!».
«E neanche un gioiello!».
Ah, è
roba preziosa quella che hanno addosso loro? Sembrano pezzi di vetro
incollati su una vaschetta di alluminio... Però loro hanno
un cavaliere e tu no. E non hai nemmeno un cavallo in effetti.
Il vociare diventa un risolino detestabile.
Inizi a maledirti per esserti alzata da quel comodissimo letto. A
proposito: dov'è finito?
«Dicono che il Re di Meravigliolandia sia un uomo
molto affascinante».
Ancora quel vociare. Almeno ora ti ignorano però.
«Suo figlio, il Principe, lo è pure di
più!».
«È un gran peccato che tu non possa
conoscerlo, cara!».
No, non ti stanno
ignorando. Ti eri solo illusa che lo stessero facendo.
Che poi chi ha detto che vuoi conoscerlo questo Principe di
Meravigliolandia? Sarà meravigliosamente meraviglioso e
parlerà il meravigliolandese. Niente di che insomma.
Il vociare diventa un'unica imponente voce che ti rompe i timpani.
«Il Ballo! Il Gran Ballo! Il Ballo!».
«Gran Ballo! Ballo!».
«Il Gran Ballo di Meravigliolandia!».
Se almeno capissi
in che direzione correre ti fionderesti via di lì in un
istante. Quando credi che la testa stia per scoppiarti, cala un
silenzio sommesso.
Tutti i confetti-lampadario dalle oscene parrucche vittoriane guardano
un punto preciso alle tue spalle. Ti volti anche tu e vedi tutto
ciò che i tuoi detestabili parenti travestiti nell'assurda
versione ottocentesca di loro stessi hanno appena finito di dire che
non hai.
Un cavaliere. A cavallo. Con un abito da donna su un braccio e tutti
gli accessori del caso al seguito.
E si avvicina proprio a te.
«Richard, Principe di Meravigliolandia. Sarete
così gentile da essere la mia dama per il Gran Ballo di
questo pomeriggio?».
Ora chi è che ride? Chi ha ancora il coraggio di parlare?
Ti inchini educatamente e accetti. Non rifiuteresti mai l'invito di un
Principe. Specie se ha le sembianze di Richard Armitage.
Le campane a festa... No, aspetta, è il campanello.
La testa ancora sotto al cuscino. Ti sei riaddormentata. Ma brava!
Ehi, Principessa, è davvero ora di alzarsi! Sta arrivando il
cuginetto e sai che farà?
. . .
«Svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
È Pasqua! Buona Pasquaaaaaaaa!!!!!».
Ecco, appunto.
Bentornata
alla realtà cara.
N.d.A.
Non potevo lasciar passare la Pasqua senza scrivere nulla. Che poi mi
sia messa a scrivere qualcosa di assolutamente demenziale è
un dettaglio trascurabile.
Posso solo sperare che vi siate fatti almeno una piccola risata e
augurare a tutti una serena Pasqua.