White Lady

di LadyPalma
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White Lady

 

 

Parte 1

 

 

Ursula aveva avuto indietro la sua voce, Malefica aveva ritrovato sua figlia e Tremotino si era riunito alla sua Belle. Solamente Crudelia era rimasta di fatto senza lieto fine, forse perché non aveva mai capito cosa un lieto fine fosse davvero. Intrappolata in una città troppo stretta, improvvisamente non più al centro dell'attenzione generale, aveva passato le ultime settimane a spendere gli ultimi soldi rimasti nell'unica cosa che non l'aveva mai tradita: l'alcool. Una dose generosa aveva il potere di alleggerire il suo animo, di donarle la pace e talvolta addirittura farle dimenticare stessa per qualche ora.

 

Il gin era il suo migliore amico, il Rabbit Hole la sua oasi di pace.

 

"Il solito, darling"

 

Anche quella sera si era presentata quasi all'apertura e si era sistemata davanti al bancone. Era sempre la prima ad arrivare e l'ultima ad andarsene. Tuttavia la mancanza di risposta dal cameriere ruppe quella che ormai era diventata una routine e, quando si costrinse ad alzare lo sguardo perplessa, i suoi occhi si spalancarono istintivamente.

 

"Tu! Che ci fai qui, pezzo di legno?" domandò senza mascherare la sua sorpresa nel ritrovarsi davanti il bambino-ragazzo di legno che aveva rapito non troppo tempo prima, invece del solito barman.

 

August accennò semplicemente un sorriso, mentre continuava ad asciugare alcuni bicchieri che apparentemente catturavano tutta la sua attenzione.

 

"Ci lavoro"

 

Crudelia sgranò ancora di più gli occhi, anche se a conti fatti la sua corrente attività non sarebbe potuta essere spiegata in altro modo.

 

"Davvero? Non ti ho mai visto qui prima" rispose, mostrando la sua confusione. Ed era abbastanza sintomatica, dato che era ormai una habitué del locale.

 

August scosse leggermente la testa e le lanciò un'occhiata divertita.

 

"Forse eri troppo ubriaca per notarmi"

 

La donna gli rispose con un'occhiataccia, dettata più dall'imbarazzo che dall'irritazione. In un attimo cercò di ricordare tutte le stramberie che aveva detto o fatto durante una qualsiasi delle serate precedenti, ma non ci riusciva, così come non riusciva proprio a ricordare la sua faccia. Era caduta proprio in basso - concluse tra e in un attimo di autocommiserazione- : bere pubblicamente, finire per farsi vedere in uno stato disgustoso dagli eroi. Mentre pensava, dalla sua bocca non uscì alcun suono però.

 

"Allora, quale sarebbe questo solito?"

 

Appoggiandosi con le braccia sul bancone e sporgendosi un po' di più verso di lei, era stato l'uomo a interrompere il silenzio, mentre la fissava in modo incuriosito. Per parte sua, l'aveva notata più di una volta -  e sarebbe stato difficile non farlo data la pelliccia e gli inconfondibili capelli bicolore - ma nonostante la strana attrazione che provava per lei, non si era mai fermato a parlarle. Ad ogni modo, avrebbe recuperato quella sera.

 

"Lasciami indovinare... White Lady?"

 

"White Lady?"

 

Crudelia alzò un sopracciglio chiaramente confusa; nella sua vasta enciclopedia di alcolici, non c'era nessuno che portava quel nome.

 

"Sì... Gin, cointreau e succo di limone"

 

Quella semplice risposta riuscì a strapparle una risatina. Ora capiva improvvisamente perché non conosceva quel nome e, comprendendo a pieno il suggerimento, si sentiva quasi offesa. Per chi diamine l'aveva presa? Mica era una ragazzina che intendeva fare la trasgressiva per attirare l'attenzione dei suoi amici! Era una donna che voleva esplicitamente annegare i suoi dispiaceri - e c'era una bella differenza in questo.

 

Che poi a dirla tutta uno shot costava meno di un cocktail e, adesso che ne aveva pochi, ogni spicciolo aveva la sua importanza.

 

"Un cocktail?" domandò alla fine in tono quasi disgustato. "I cocktail non fanno per me... Uno shot di gin è il mio solito, darling"

 

August la guardò ancora più incuriosito; adesso che l'aveva così vicina la paura era completamente superata dall'attrazione. Tutto in lei - dagli eccentrici capelli, allo sguardo magnetico, fino alle labbra rosso sangue - sbandieravano la sua aria di donna vissuta e di mangiatrice di uomini. Era il classico tipo di donna che avrebbe fatto perdere la testa a ogni uomo - e soprattutto il portafoglio... E lui, beh, era il classico tipo di uomo che si sarebbe fatto ammaliare.

 

Improvvisamente Crudelia aveva smesso di essere ai suoi occhi la donna che lo aveva rapito, anzi se l'avesse voluto rapire in quel momento non avrebbe opposto tanta resistenza.

 

"Ma il gin non sa di niente... Serve solo per ubriacarsi e basta"

 

Crudelia non negò quella verità e lo scrutò semplicemente per qualche istante. Aldilà del fatto che era una marionetta, era davvero un bell'uomo e da come parlava sembrava avere un certo acume. Peccato che per lei l'unico aggettivo che contava realmente era ricco. E poi non stava cercando compagnia quella sera a dire il vero l'unico uomo che voleva nella sua vita si chiamava Gin Diamante, secondo nome Pelliccia.

 

"Magari il mio scopo è proprio quello, pezzo di legno... Non credi?"

 

I loro sguardi restarono incatenati ancora per un po'. Nel giro di qualche minuto si erano ritrovati a giocare involontariamente, a flirtare senza esserne consapevoli.

 

"Allora questo shot? Arriva o devo venire a farmelo da sola?"

 

L'improvvisa aspra domanda della donna interruppe quella specie di atmosfera, ma non scalfì l'umore dell'uomo, che anzi ridacchiò apertamente.

 

"Signora De Mon, sei il prototipo di cliente che tutti i barman vorrebbero..." commentò ironicamente, cominciando tuttavia a trafficare con bottiglie e bicchieri dietro il bancone.

 

"Tu non il prototipo di barman, credimi, darling..."

 

August sorrise di nuovo e interruppe ancora i suoi movimenti, tornando ad avvicinarsi a lei in modo quasi confidenziale.

 

"Tecnicamente, non sono un semplice barman, ma il proprietario di questo posto"

 

Gli occhi blu della donna si spalancarono mentre un involontario sorriso compiaciuto si formò sulle sue labbra. Con quel salto sociale, l'uomo di legno aveva appena improvvisamente acquistato almeno dieci punti.

 

"Prima facevo il falegname e ho fatto anche lo scrittore..."

 

E poi li aveva di nuovo persi tutti uno ad uno.

 

"Ah, ne ho abbastanza di scrittori nella mia vita"

 

August la guardò confuso alzare gli occhi al cielo e irritarsi improvvisamente senza apparente motivo. Era ancora più curioso, adesso che sentiva che con quel dettaglio avrebbe potuto sapere qualcosa di più su di lei. Tuttavia non disse nulla e riprese semplicemente a prepararle il drink.

"Ecco qui!" esclamò lanciandole un'occhiata divertita.

 

Era un bicchiere troppo grande per uno shot e il liquido emanava un odore troppo forte per essere semplice gin. Del resto il tempo impiegato, doveva già essere sufficiente come sospetto. Quello che la donna aveva tra le mani adesso doveva essere quel maledetto white lady che voleva propinarle fin dall’inizio.

 

"Credevo di aver ordi-"

 

"Lo so. Ma fidati del mio giudizio... Offre la casa"

 

Crudelia alzò le sopracciglia, irritata dal fatto di essere stata contraddetta e interrotta, ma anche - dettaglio poco trascurabile – dal fatto che non poteva bere il suo gin. Anche se a conti fatti un no ad un drink gratis non l'avrebbe detto.

 

Del resto non avrebbe potuto lamentarsi altrimenti perchè August, fingendo di ignorarla, si era allontanato da lei ed era già passato a servire altri clienti; con lo sguardo però non la abbandonò finché non la vide assaggiare il drink. Era stata la sua etica professionale a spingerlo verso quella direzione dopo tutto: il gin da solo oggettivamente non aveva alcun sapore.

 

Anche se, per più di un istante, si ritrovò a domandarsi se ne avrebbe acquisito uno terribilmente piacevole sulle labbra di Crudelia.

 

 

 

 

 

 

NDA

Sto a pezzi per la puntata, ufficialmente. E il mio modo per affrontare il tutto è, purtroppo per voi, scrivere. Non avrei pensato che la prima cosa che avrei pubblicato sarebbe stata una Wooden Devil mezza divertente, ma ecco qui il primo capitolo – imbarchiamoci in una nuova coppia sconclusionata. Piccola nota sul titolo: è così semplicemente perché il white lady è il mio drink preferito e sinceramente credo piacerebbe anche a Crudelia ahahah

Ad ogni modo spero vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito a leggere il seguito!

LadyPalma





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