Ridere
degli altri non è esattamente una cosa carina.
Ma
quando con “altri” si intende un adolescente in crisi
ormonale che cerca di attirare l'attenzione, be', le cose cambiano
radicalmente.
Le
nostre protagoniste, denominate Chiara e Maristella, stanno
camminando tranquillamente per le vie del loro paese, parlando del
più e del meno, come loro solito fare. Tra le due c'è
una bella intesa, si conoscono da molti anni e ora – alle
rispettive età di 23 e 24 anni – il loro rapporto è
davvero invidiabile.
Così,
mentre commentano in maniera piuttosto sconcia un famoso modello dai
pettorali scolpiti, succede loro qualcosa che non si aspettano.
Sul
marciapiede di fronte a loro, sta arrivando un ragazzo che avrà
al massimo 17 anni, a bordo del suo skateboard. Inizialmente le due
non ci fanno tanto caso, ma quando il suddetto rischia quasi di
schiantarsi contro Chiara, la situazione si ribalta.
Lei,
irritata, comincia ad imprecare senza ritegno, augurandogli di tutto
e di più e sperando vivamente che si schianti. Di certo non ha
tenuto la voce ad una volume moderato, perciò – quando
il diciassettenne torna sui suoi passi e comincia a correre di nuovo
nella loro direzione – le viene da pensare che stia andando da
lei, a dirgliene quattro.
«Ma
che vuole?» si domanda quindi Chiara.
Poi,
qualcosa di strabiliante accade, lasciando le due amiche senza
parole.
Lo
skater attraversa la strada come un razzo, spingendosi sul suo
inseparabile mezzo, mentre Chiara continua a borbottare, augurandogli
di schiantarsi contro una macchina, dato che il pivello procede a
tutta velocità contromano.
Poi,
quando raggiunge il marciapiede opposto, fa per saltarci sopra,
dandosi un tono e un'aria da duro.
Sfortunatamente,
le ingiurie di Chiara sembrano averlo raggiunto, così, in un
attimo, si ritrova con le ginocchia per terra, procurandosi la figura
di merda del secolo.
Si
sa che, quando sei in piena adolescenza, qualsiasi cosa accada sembra
sempre un dramma, una tragedia greca personificata. Senza contare che
il malcapitato aveva combinato un disastro di fronte a due ragazze
più grandi che lo stavano fissando senza ritegno.
Le
due, neanche a dirlo, scoppiano a ridere come matte, non potendo fare
altrimenti. Scene del genere non capitano tutti i giorni, soprattutto
quando qualcuno si esibisce gratuitamente apposta per te!
In
più, il connubio tra questa figura orripilante e
l'abbigliamento disdicevole del ragazzino, aumentano ancor di più
l'ilarità delle due ragazze. Lui, infatti, indossa una
sensazionale canotta da basket sopra un paio di bermuda anonimi.
«Però
promette bene» commenta Maristella. «Ha gli occhietti
verdi ed è ben messo.»
Intanto,
Occhietti Verdi si tira su e, con una dignità infinita e
inaspettata, rivolge alle due un sorriso che spazia tra l'imbarazzato
e lo strafottente.
Incredibile
a dirsi!
Chiara
e Maristella, allora, decidono che metterlo in imbarazzo è
diventata la loro missione per quel pomeriggio.
Così,
mentre lui si allontana, decidono di seguirlo, notando che si dirige
verso la piazza principale del paese.
Quando
arrivano, lui è lì con i suoi amichetti. Le due, con
tanto di indifferenza, passano proprio in mezzo alla piazza,
continuando a ridere e a sghignazzare. Sembrano anche loro coetanee
dello skater, ma quando capitano certe cose, l'età diventa
soltanto un insignificante dato anagrafico.
Lui
si accorge della loro presenza e loro sono soddisfatte, perché
sanno come si sente. Le bastardelle ci sono già passate,
nell'ingrata adolescenza.
Andate
via dalla piazza, continuano a gironzolare per un po', ma poi il loro
pensiero corre veloce e torna su quel ragazzino che le sta facendo
morire dal ridere.
Così,
si dirigono nuovamente verso la piazza, sperando di trovarlo. Si
siedono in un punto strategico, un po' nascosto, ma da lì non
riescono a tenerlo d'occhio. Così, come due dementi, decidono
di fregarsene e si vanno a sistemare su una panchina in mezzo alla
piazza.
Lui,
ovviamente, si nasconde. Anziché skatare per tutta la piazza
come stava facendo fino a poco prima, si rintana in un metro quadro
di cemento, sperando di stare lontano da quegli occhietti indiscreti.
Chiara
e Maristella, comunque, continuano a ridersela beatamente, mentre
riescono a scorgere qualche capitombolo di Occhietti Verdi, che ogni
tanto impreca e si augura che nessuno l'abbia visto rovinare a terra
per l'ennesima volta.
Alla
fine, le due ragazze decidono di passeggiare ancora, ma di dar tregua
al piccolo sventurato.
Non
prima, però, di essere passate proprio di fronte a lui, con la
scusa di uscire dalla piazza. Chiara, per dare più enfasi al
tutto, alza la voce mentre parla e Maristella si rende conto che
Occhietti Verdi ha sollevato lo sguardo e assunto una posa di ascolto
strategico, che solo gli adolescenti inesperti riescono a produrre.
Neanche
a dirlo, le risate non si fanno attendere molto e le due amiche
continuano a commentare ancora per un po'.
Forse
sono grandi, però ogni tanto si divertono a giocare così,
soprattutto quando si tratta di esseri di sesso maschile che cercano
il loro blando momento di gloria.
Chiara
e Maristella si danno di gomito: hanno trionfato un'altra volta!
«Siamo
tremende!» esclamano, ridendo.
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