La luce della notte

di Angel2211
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"Zaffiro" disse il re Feuer "e voi Nereidi, oggi dovrete andare alla ricerca di Rose Blu per la vostra regina". I ragazzi capirono subito che era stato di nuovo ipnotizzato dato che la Rosa Blu era un fiore che poteva crescere in qualsiasi ambiente, ma dove ce n'era uno non ce n'erano altri nel raggio di chilometri, tuttavia loro, non avendo prove certe, non potevano reclamare. Pur sapendolo, però, il principe esplose di rabbia e disse: "Mi dispiace padre ma non vi ubbidirò! Non prenderò ordini da una donna che non è mia madre!" guardó Zirconia "Ma solo una cosa voglio dirle... Io, fosse l'ultima cosa che faccio, vi distruggeró!" A queste parole l'uomo sospiró: "Figlio mio, sai bene qual è la punizione che ti spetta se non ubbidisci" "Se vi riferite alle frustate sappiate che non me ne importa più nulla" Zaffiro voltò le spalle e uscì, prese il cavallo e inizió a cavalcare per la foresta senza meta. La principessa cavalcava felice fino a quando... "Diana sono stanca" si lamentò Lia e a seguito Ida: "Come fai a cavalcare ancora?!" Poi Nadia: "Per favore torniamo a palazzo" E Clara: "Si, dai, abbiamo cavalcato a sufficienza" E Viola: "Si, non ce la faccio più" Alle lamentele Diana rispose: "Voi tornare al castello, io sto ancora un po' e vi raggiungo" "Va bene" dissero le ragazze in coro. La principessa ricominciò a cavalcare, dopo aver visto le amiche allontanarsi, ma qualcosa la bloccò. Sentii dei rumori sinistri e da un cespuglio saltò fuori un enorme lupo di lava che spaventò il cavallo, che la disarcionò. Zaffiro che stava, in quel momento, camminando, sentì le urla e, dicendo al cavallo di restare lì, corse in direzione del suono fino a quando non vide una bellissima fanciulla bionda, con occhi blu mare e con un lungo e svolazzante abito indaco, lanciare masse d'acqua alla feroce bestia che aveva di fronte. Lui, rendendosi conto di essere fuori dal suo regno e del pericolo, si mise tra loro e, con sguardo severo rivolto al grande lupo, disse: "Basta! Lupo sperduto, non sei nel tuo territorio e lei non ne ha colpa! Ritira i tuoi ringhi e corri da quella parte!" indicò la strada dalla quale era venuto. L'animale, calmatosi, chinò il capo verso il ragazzo e si diresse verso dove gli era stato indicato. "Grazie, ma tu non dovresti essere qui!" disse lei notando le ali nere del ragazzo. "Lo so" si allargó un sorriso sul volto di lui "ma non avevo notato di aver passato il confine" "Si ma adesso forse è meglio che tu vada o, se qualcuno ti vede, potresti finire nei guai" "Si" Lui si diresse al cavallo e lo stesso fece lei ma, mentre quest'ultima compiva il primo passo, cadde e si lasciò sfuggire un debole urlo. Zaffiro la sentii, corse da lei e osservando la caviglia disse: "A quanto pare ti sei slogata la caviglia e in più sei piena di graffi e sangue" "Può essere" Il bel principe la prese in braccio e lei imbarazzatissima chiese: "C-Che stai facendo?!" "Semplice: ti aiuto" "Ma il mio cavallo è dall'altra parte!" "Ma il mio è di qua, dopo torneremo a riprenderlo" "Torneremo da dove?!" "Quante domande! Lo vedrai. E adesso andiamo!" così dicendo montò con Diana sul cavallo e partì.




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