Premetto che:
Solarial è una maledetta tentatrice, ergo questa flash
è dedicata a lei.
Questa flash fa parte di una
serie, pertanto in divenire.
La maledetta tentatrice ha postato una fanart
che ha scatenato tempeste ficcyche nel mio cervellino già assai provato, e che potete
trovare qui: http://fc56.deviantart.com/fs38/i/2008/319/a/d/ino_yamanaka_bride_collection_by_krilin86.jpg
Bride n° 1
*Elizabeth*
“Allora,
che te ne pare?”
No, non gli
stava accadendo davvero. No, no, no.
E va bene
che si era lasciato infinocchiare in questa cosa del
consigliarla, e va bene che era il suo migliore amico, ma comunque no. Ino Yamanaka in abito
da sposa proprio non la poteva sopportare. Non con quel fiocco all’altezza del
seno. Non con quella gonna che scorreva lungo le sue curve di
adolescente ben (ottimamente, per essere onesti) sviluppata. Non quel
ghigno malizioso che indicava ben altro che la purezza di una sposa.
“Oh avanti,
Shikamaru, non mi sei di nessun aiuto!” sbuffò la Yamanaka
togliendo il gomito dal paravento che l’aveva protetta mentre
si cambiava. E mentre Shikamaru immaginava cosa stesse
facendo di là, le sue gambe piegate nello sforzo, la biancheria candida e…
“Shikamaru?”
chiese nuovamente Ino, sempre più impaziente.
“È così
orribile?” No, ovviamente.
“Sono così
poco credibile?” Sì, assolutamente.
“Shika?” Tutto quello
che vuoi, se ti pieghi ancora un po’ verso di me.
Ino si
sedette stizzita sul pouff al centro della stanza,
sbuffando sonoramente.
“Domani ho
la recita e tu non mi sei di nessun aiuto.” Si lamentò
laconica.
“Nessun
aiuto” ripeté scandendo le parole con un tono che voleva essere di mesta accusa.
Shikamaru
alzò le spalle, tentando di apparire indifferente. Dio solo sa quanto impegno
ci mettesse per far passare per quieta indolenza lo scompiglio
che aveva dentro.
“E magari
farò una figuraccia e a te non te ne frega niente!
Niente!” ripeté convinta, sbattendo le mani sul tessuto candido.
Shikamaru deglutì mentre il vestito si abbassava all’altezza del seno
della ragazza.
Poi
impallidì e ingollò la sua stessa stupidaggine quando
vide le spalle di Ino alzarsi e abbassarsi ad un ritmo inquietantemente
irregolare.
“Ino…Ino!”
fece allora avvicinandosi a lei, ai suoi piedi, e afferrandole le spalle nude. Elettricità.
La ragazza
lo guardò con le sue iridi cerulee, con quell’espressione
che lui, unico al mondo, conosceva. Quell’espressione che apriva la sua
anima.
“Sarai una meravigliosa Elizabeth*…” mormorò lui asciugandole le
lacrime con la mano.
“Sai sarà
deliziato” concluse poi con un sorriso falso mentre la
ragazza si ricomponeva, regalandogli un bellissimo, maledettissimo sorriso. Perché lui, da quelle labbra, non avrebbe avuto altro che
sorrisi.
Sospirò,
poi accadde qualcosa di inatteso: Ino si sporse e le
sue labbra sfiorarono delicatamente la guancia del ragazzo.
“Shika?”
“Eh?”
mormorò lui imbarazzato.
“Grazie”
“E di che?”
fece alzandosi a una velocità impressionante,
sconvolto a quel breve contatto.
“Di essere te stesso”.
“Non posso
essere nessun altro” scrollò le spalle andandosene.
Non posso essere
Sai pensò andandosene.
* Orgoglio e pregiudizio, babies! E chi non l’ha
letto/visto, si documenti, perché si perde davvero qualcosa! *.*