Runner Girl

di Ales03
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-Newt! Newt!-gridava Sophie tra la folla che si era creata attorno alla Scatola. Correva per arrivare di fronte alle porte di quell’”ascensore”. Una volta arrivata si inginocchiò e guardò in basso.
-Sophie! Ti ho detto mille volte di non venire a curiosare qui d’avanti!-
-Newt, è notte! La Scatola non arriva mai di notte!-
-non so cosa stia accadendo okay? Ora và!-
-io non mi muovo di qui! Spetta a me il compito di…-
-SOPHIE! HO DETTO Và!!!!-
Scocciata dall’atteggiamento di Newt, Sophie si alzò e ,con molta calma, strisciò verso la porta Orientale. Si stese sull’erba fresca e guardò il cielo. Neanche una stella. Un ricordo le passò fulmineo nella mente: lei che guardava le stelle in compagnia di un uomo. Probabilmente suo padre. Non ci badò molto. Ci era abituata: le arrivavano dei ricordi che non riusciva a ricollegare a nessuno.
-Hey…-la salutò Newt. Lei fece scena muta.
-Avanti, parlami!- non disse nulla.
-scusa, è che… se me ne darai il motivo,sarò pronto a cacciarti!- lei lo guardò. Una lacrima le rigò la guancia, era come se una parte di lei se ne fosse andata.
-però se ci penso bene, senza di te la mia vita sarebbe orrenda. Come la vita di tutti nella radura. Qui tutti sono sempre seri e tristi. Tu sei l’unica che da quando stà in questo caspio di labirinto sorride in continuazione. Per fortuna il tuo sorriso è contagioso, e per fortuna è bellissimo. Sophie io…- il rumore delle porte che si aprivano per l’inizio della giornata lo bloccò. Sophie si mise a sedere, gli diede un bacio sulla guancia e se ne andò di corsa.
-io ti amo…-sussurrò Newt. Quello le voleva dire da quando erano lì, da due anni, in quel labirinto. Ma non ci riusciva mai. Si alzò in fretta e furia per cominciare una nuova, monotona e orrenda giornata nella radura.
 
 
 




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