Just a little bit of your heart

di _Fire
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Alec tirò un sospiro di sollievo quando uscì dalla scuola, respirando finalmente aria fresca.
Era al suo primo anno, e in quella giungla era praticamente una nullità.
Non aveva amici, e non c’erano nemmeno i suoi fratelli con lui: Jace e Isabelle erano più piccoli di lui di un anno.
In realtà Jace era stato adottato, ma viveva con loro da quando erano bambini, perciò era come se ci fosse davvero un legame di sangue…anche se, a volte, Alec desiderava che non ci fosse.
Aveva solo quattordici anni, quindi la considerava una fase, ma era innamorato di Jace. Non lo sapeva nessuno, come nessuno immaginava che fosse – forse – gay.
Non gli piaceva etichettarsi. Non gli era mai piaciuto e non ne sentiva alcun bisogno.
Attraversò il cortile in silenzio, senza essere notato, come sempre, con gli occhi azzurri rivolti verso il basso e le mani infilate nelle profonde tasche del cappotto. Decise di fare il giro passando per il campo sportivo, in modo da evitare la calca di studenti diretti alla fermata dell’autobus.
Di solito il posto era vuoto, quindi si soprese quando notò, sotto il canestro, una figura rannicchiata, con le gambe strette al petto e la testa sulle ginocchia.
Alec riuscì a notare solo il ciuffo colorato con sfumature di blu.
La maggior parte delle volte, tendeva ad evitare le persone il più possibile, ma quel giorno non lo fece.
C’era qualcosa di singolare in quel ragazzo dai capelli blu.
Camminò piano verso di lui, mentre le voci nella sua testa gli dicevano di fermarsi e cosa stai facendo?
Arrivato davanti a lui, si schiarì la voce tossendo. L’altro allora alzò lo sguardo, mostrando un paio di occhi tra il verde e l’oro, pieni di lacrime e piuttosto rossi.
Alec non disse niente; si limitò a cercare in fretta un fazzoletto nel suo zaino. Poi, lo porse al ragazzo.
Lo osservò afferrarlo con mano tremante, quasi come se non si fidasse.
«È più grande» pensò Alec. «Sarà del terzo anno.»
Lo sconosciuto si soffiò il naso, gli sorrise e si alzò.
«Grazie, piccolo.» mormorò, prima di allontanarsi, lasciando Alec con le guance bollenti anche nel freddo di Dicembre.

 
***

Alec era al suo terzo anno, ed era abbastanza sicuro che la sua popolarità non fosse aumentata nemmeno di una virgola.
Ora però almeno aveva vicino Jace e Izzy, nonostante loro avessero un altro gruppo di amici.
Jace usciva con una ragazza rossa del primo anno, una certa Clary. In tutta sincerità, non gli piaceva. E non credeva che fosse solo per la sua cotta per il ragazzo: Clary gli sembrava davvero stupida. In ogni caso, Isabelle si univa spesso a loro, solitamente quando c’era il migliore amico di Clary, Simon.
Alec chiuse l’armadietto, e si avviò con i suoi libri verso il laboratorio di chimica. Gli piacevano le scienze, anche se non aveva mai un compagno.
Si gettò sullo sgabello in fondo all’aula. Poco dopo, arrivarono tutti gli altri, alcuni dei quali in ritardo, chiacchierando con i loro compagni, con grande disappunto del professore.
Alec sobbalzò quando sentì qualcuno sedersi vicino a lui. Si girò di scatto, e incontrò lo sguardo magnetico di un paio di occhi ambrati.
Osservò a lungo il suo compagno di chimica, chiedendosi chi gli ricordasse quel ragazzo dai capelli blu.






 

Allora.
Non lo so nemmeno io che ho fatto. O perché.
So semplicemente che mi è venuta questa idea di Magnus!Badboy - che non si distacca nemmeno poi tanto dal suo vero carattere - e continuava a tartassarmi finché non l'ho scritta.
Così, here we are.
Il prossimo capitolo dovrebbe arrivare tra una/due settimane, il tempo di finire la scuola, e poi vorrei provare ad aggiornare ogni settimana.
Spero di avervi incuriosito almeno un po' con questo prologo, e ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno e ancor più coloro che si fermeranno a lasciarmi un parere, positivo o negativo che sia.
Un ringraziamento speciale va ad Alice, una persona fantastica che mi sprona continuamente con i suoi modi gentili e pacati.
Ora la smetto di vaneggiare e me ne torno nel mio angolino a vergognarmi per questa cosa.
A presto - si spera,


 




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