Camminando sul soffitto

di Rosmary
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I personaggi presenti in questa storia sono proprietà di J.K. Rowling;
la storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.



A MusicDanceRomance


 
Camminando sul soffitto

 
 
Aveva l'abitudine di fissare il soffitto delle case, immaginare i propri piedi calpestarlo e godere della sensazione dei capelli penzolanti nel vuoto.
 

*

“Hai paura?”
 
“Tu non ne hai?”
 
Luna non rispose, né con gesti, né con parole, si limitò a fissare attenta Dean, mostrando le sopracciglia chiare inarcate e le labbra strette.
Le fu possibile vederlo dapprima dubbioso, preoccupato poi, spaventato infine; per un istante, ebbe la sensazione che l’avrebbe scossa per sincerarsi che nessuna maledizione l’avesse colpita e immobilizzata.
 
“Mettiamoci a testa in giù, Dean.”
 
Accompagnò quelle parole con un sorriso incoraggiante e un agile movimento del corpo che la portò stesa in terra, con le gambe sollevate contro la parete e gli occhi concentrati sul soffitto. Ignorò i borbottii allucinati degli altri prigionieri di villa Malfoy e dedicò tutta la propria attenzione a quel nuovo pavimento senza gravità e senza catene, immaginando di poter correre, saltare, gioire.
Dean, seppur titubante, decise che in quel frangente non possedeva nulla che potesse ancora perdere – la libertà, la speranza, gli erano già state portate via –, e imitò la posa di Luna, infischiandosene a sua volta, come mai prima d’allora, di valori quali contegno e apparenza. Gli fu sufficiente un istante per sbottare in una risata sincera e inaspettata.
 
“Hai paura?” chiese Luna.
 
“Non qui,” rispose Dean, indicandole il soffitto.
 
 
 




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