Frey was her blood
Andatevene.
Fuggite, almeno voi. Un’invocazione che vorrebbe sfiorare le labbra – ma Roslin porta il nome dei Frey. Frey il suo sangue. Frey la casata. Non Tully.
Per lei, la trota non significa niente. Un simbolo araldico, un’alleanza oltraggiata, nulla più. E sarebbe tutto così semplice – per quanto lo sia macellare una famiglia. Non è un’assassina, non lo è mai stata –, se potesse affermare lo stesso dell’uomo che ha innanzi.
Edmure è il vento che, dispettoso, ammantato di fatuo impeto, scorta l’autunno. I suoi baci sanno di promesse, d’un desiderio penoso quanto la lama d’un coltello.
Non merita la morte – nemmeno il Giovane Lupo o quei burberi uomini del Nord. Dèi, risparmiateli.
Roslin chiude gli occhi. Avverte lo sguardo di Catelyn Stark gravarle sul petto. Dicono che abbia perso tre figli. Oggi, perderà il quarto.
Roslin chiude gli occhi e una lacrima le rotola lungo la gota.
Perché io, Madre? Perché?
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Note: a parer mio, Roslin è il mezzo. La bambina sfruttata dall’orgoglio di chi la circonda. Dunque, mi sembrava carino scrivere qualcosa a suo riguardo.
Fatemi sapere le vostre opinioni!
Un bacio, Hikari ~
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