L'attesa

di RoseDust
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Lucy Dillon; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Eccomi qui, da sola, seduta ad aspettare. Le piastrelle bianche attorno a me sono nuovamente lucide e pulite, dopo mesi di trascuratezza. Osservo le pareti, il pavimento, il mobiletto posto sotto al lavandino; qualsiasi cosa, pur di ingannare l'attesa, pur di non pensare.
Non sono brava in queste cose: il mio cervello è abituato a fantasticare e vagare libero in ogni direzione, ma oggi devo tenerlo concentrato sul presente e, nello specifico, sull'etichetta del flacone di shampoo.
Ripenso fugacemente a Becca e al suo bellissimo bambino che ormai ha già più un anno: è stata brava a trovare un buon equilibrio tra i suoi studi e il suo dovere di neomamma; Phil e io siamo così orgogliosi di lei!
Guardo l'orologio e sobbalzo: è il momento di scoprire cosa devo aspettarmi dal futuro.
Afferro il piccolo oggetto che potrebbe cambiare completamente la mia vita; lo avvicino agli occhi e lancio un grido.
« Phil! »
Corro ad abbracciare mio marito, mentre il test di gravidanza, positivo, rimane in bella vista sul bordo della vasca da bagno.




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