A NEW DIMENSION
A NEW DIMENSION
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Ancora tutti insieme
*
“Oh, mi spiace moscerini,
non sono riuscito a trattenere la mia potenza. Vi ho schiacciato troppo in
fretta” si congratulò con se stesso Kojin, osservando le vittime al suolo. “Ehi!
Siete ancora vivi! Non c’è che dire, siete molto più resistenti di quanto
immaginassi” constatò, notando dei leggeri movimenti causati dai quattro
guerrieri. Kojin rise sguaiatamente, “Beh, non ha importanza, morirete insieme
al vostro Pianeta!” annunciò alzando le mani al cielo.
Goku sollevò lo sguardo,
nella speranza di trovare la forza sufficiente per fermare quel mostro. Con
enorme fatica riuscì infine a rimettersi in piedi, ma non a trasformarsi in
Super Saiyan di terzo livello. Dovette dunque accontentarsi di superare solo un
limite, mentre le scariche elettriche circondarono il suo corpo.
Accanto a lui le rocce si
mossero, e anche Vegeta tornò a osservare il nemico senza esitazione. Attese
pochi istanti prima di superare a sua volta lo stesso limite. Circondandosi
anch’egli dell’aura dorata e da scariche elettriche.
E mentre i due Super Saiyan
di secondo livello mostravano le loro aure gialle, anche il namecciano riemerse
dalla polvere accodandosi al grido dei suoi compagni d’avventura.
Crilin, che sfortunatamente
non era in grado di muovere un solo muscolo, si limitò a guardare il terzetto a
denti stretti. “Forza ragazzi” mormorò flebile.
Uno dopo l’altro, i tre
guerrieri, si precipitarono contro l’avversario comune. Il primo a colpirlo fu
Goku, centrando in pieno lo stomaco di Kojin con un pugno. Poi fu la volta di
Piccolo, il suo calcio non mancò il viso dell’avversario. Infine, Vegeta
allontanò definitivamente il pericoloso alieno con un potente ki blast.
Kojin finì per stramazzare
al suolo, ma la sua permanenza non durò che pochi istanti. Non permise nemmeno
il tempo di riprendere fiato, ai salvatori dei Pianeta; tornando alla carica più
arrabbiato di prima. “Me la pagherete caraaaaaaaaa!” urlò incollerito come non
mai.
Sfrecciò veloce nell’aria
fino a raggiungere i suoi assalitori. E se Vegeta riuscì ad evitare il suo
pugno, a Piccolo non andò altrettanto bene. Riuscì comunque a frenare la sua
caduta, questa volta.
Goku fu subito addosso al
colosso, nel tentativo di sferrargli qualche calcio o qualche pugno. Vegeta fece
altrettanto, ma nella frenesia di colpirlo i due Saiyan non fecero troppa
attenzione ai suoi gesti. Kojin afferrò la nuca del Saiyan più giovane, facendo
altrettanto con il Principe. Pochi istanti dopo le loro zucche sbatterono l’una
contro l’altra producendo il rimbombo più rumoroso udito fino a quel momento.
“Ahia che male! Vegeta, ho
sempre detto che hai la testa dura!” si lamentò Goku massaggiando con entrambe
le mani il punto leso e dolente. “Senti chi parla!” esclamò l’altro, a sua volta
intento a farsi passare il dolore stropicciando il punto dove, con ogni
probabilità, si sarebbe ritrovato un bel bernoccolo.
Kojin rise attirando
l’attenzione dei due Saiyan, che però non fecero in tempo a scansare quelle
sfere di ki lanciate loro dal gigante.
E mentre i due esponenti
della razza guerriera segnarono un nuovo solco sul Pianeta che dovevano
difendere, Piccolo tornò all’assalto a suon di calci e pugni.
Il suo attacco finì in un
buco nell’acqua e anche al guerriero verde toccò la stessa sorte dei suoi
compagni.
Goku riapparve dai detriti,
per l’ennesima volta, vedendosi costretto a tossire per liberare i polmoni dalla
polvere che aveva respirato. “Accidenti, di questo passo non lo sconfiggeremo
mai” ansimò allo stremo delle forze, il Saiyan dai capelli ormai permanentemente
neri.
Anche il Principe dei
Saiyan riaffiorò dalle macerie, anch’egli dalla capigliatura corvina. Non
proferì parola, si limitò ad alzare lo sguardo scrutando sovrappensiero il suo
avversario.
“Sentite, credo ci sia una
sola cosa da fare” annunciò Piccolo, il primo dei tre ad alzarsi definitivamente
in piedi. Si trascinò davanti a Goku, frapponendosi tra lui e il mostro che li
osservava con baldanza.
Il Saiyan osservò la nuca
dell’amico in attesa di ulteriori spiegazioni. Piccolo si limitò a squadrarlo
con la coda dell’occhio. “Goku, la Genkidama” suggerì, suscitando un’espressione
di sgomento sul volto del guerriero.
Vegeta osservò i compagni
poco distanti. Rimase a fissarli per qualche secondo e infine decise a sua volta
di alzarsi. Come Piccolo s’interpose tra l’amico e il loro avversario, senza
proferire parola.
Goku guardò prima l’uno,
poi l’altro. “La Genkidama?!” domandò un po’ sconvolto. “Ma certo! La
Genkidama!” si rispose praticamente da solo, alzandosi anche lui dal suolo.
“Vedi di darti una mossa,
questa volta. Non ho intenzione di aspettare in eterno” brontolò Vegeta, senza
degnare l’altro Saiyan di uno sguardo. Detto ciò schizzò verso l’avversario, non
attendendo nemmeno una risposta.
Piccolo annuì, “Lo terremo
alla larga per tutto il tempo che ti serve, ma ti avverto che non sarà molto.
Quel tizio è terribilmente forte” aggiunse guardando l’altro di sottecchi.
Questa volta fu Goku ad annuire, “Ti ringrazio Piccolo” rispose, prima che il
namecciano raggiungesse l’altro guerriero.
Goku rimase immobile per
alcuni secondi, poi si alzò il più in alto possibile nella volta celeste, alzò
le mani e socchiuse gli occhi in una profonda concentrazione.
Kojin sembrò non badare al
Saiyan, troppo preso a scansare i vari attacchi degli altri due guerrieri.
“State cominciando a darmi
sui nervi. Non lo capite? Sono io il più forte, mettetelo bene in testa!”
sbraitò l’invasore, seriamente stufo dell’insistenza dei difensori terrestri.
“Mi spiace, non sono il
tipo che si arrende tanto facilmente” dichiarò Piccolo, nonostante venne colpito
in pieno da un pugno. “Mi secca ammetterlo, ma sono d’accordo col muso verde”
gli fece eco Vegeta, serrando un pugno in pieno stomaco al colosso, che tuttavia
rispose con un calcio che fece precipitare il Principe.
Un secondo più tardi il
Saiyan fu nuovamente dinanzi al suo avversario, sulle sue labbra un ghigno
divertito. “Cos’hai da ridere? Sei forse impazzito dal terrore?” lo provocò
Kojin. “I tuoi colpi non sono più efficaci come prima, stai cominciando a
stancarti anche tu” constatò l’orgoglioso guerriero.
Piccolo approfittò della
sua distrazione, colpendolo sulla testa a mani giunte.
Kojin cadde al suolo,
sparendo dietro una nube di polvere.
Restò a terra per alcuni
secondi a occhi chiusi, prima di ripartire alla carica.
Vegeta aveva ragione.
Quando aprì nuovamente le
palpebre, tuttavia, la prima cosa che vide fu una grossa sfera azzurra sopra la
sua testa. “Maledizione, si è accorto” esclamò Vegeta, avendo notato la
direzione dello sguardo di Kojin; volò quindi a gran velocità verso di lui.
“Goku, devi lanciare la
sfera!” urlò Piccolo all’indirizzo dell’amico, ma il Saiyan gli fece un cenno di
diniego col capo. “Non è possibile, la sfera non è ancora pronta!” rivelò.
Un successivo boato fece
voltare i due guerrieri verso l’antagonista. Kojin era ancora lì, in piedi e con
lo sguardo fisso verso il Saiyan. Di Vegeta, invece, era rimasta solo una scia
di polvere.
Kojin si alzò in volo,
diretto verso Goku; ma Piccolo s’inframmezzò tra i due. “Datti una mossa Goku!”
lo incalzò lanciandosi all’attacco.
Goku strinse i denti,
“Dannazione, e dire che ci vuole ancora così poco!” parlottò tra se.
Pensò di essere arrivato
alla fine quando vide anche Piccolo crollare definitivamente sotto i colpi
dell’avversario.
“Kakaroooth!” si sentì
chiamare improvvisamente. Quando Goku si voltò, intravide la figura dell’amico
appoggiato accanto ad una roccia, la mano aperta rivolta verso l’alto e il capo
chino. “Kakaroth, se fallisci… ti ammazzo!” lo minaccio alzando la testa verso
di lui, mentre una sfera di energia fluttuò nell’aria dirigendosi verso la
Genkidama.
Vegeta, esausto, lasciò
cadere il braccio al suolo, chinando stancamente il capo di lato.
“Goku, fai del tuo meglio!”
lo incoraggiò a sua volta Piccolo che, sdraiato a pancia in su, compì lo stesso
gesto del Principe. E altrettanto sfiancato lasciò cadere il braccio.
“Ci sono anch’io” cercò di
aiutare Crilin, e nel suo piccolo anch’egli alzò la mano al cielo.
Goku guardò i suoi amici,
sorrise. “Grazie ragazzi, siete fantastici” urlò. Proprio quando Kojin fu sul
punto di colpirlo, la sfera decretò la sua completezza. Il Saiyan poté quindi
lanciare la sua arma finale.
*
CONTINUA…
*
*
lilac: Come puoi vedere tu
stessa la soluzione non sembra essere la fusione, spero che questo non implichi
comunque la tua morte prematura XD. Sono contenta che la storia risulti
inseribile nell’originale. Più di ogni altra cosa mi fa piacere che le entrate
in scena di un certo Principe sortiscano un certo effetto ^_*.
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