Dorwinion, non una bevanda per tutti

di Echadwen
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Nella tranquillità del flet a loro riservato a Calas Galadhon, il principe di Mirkwood si perse ad osservare le sfumature che il liquido scarlatto assunse al bagliore della luna.
Il profumo del vino gli fece pensare alle giornate trascorse nel suo regno, alla prima volta che tese la corda del suo arco e, a quando da bambino, si accomodava ai piedi della poltrona di suo padre e godeva del tocco gentile delle sue dita fra i capelli mentre quest'ultimo sorseggiava dal proprio calice. 
Le sue labbra si distesero in un sorriso malinconico che durò giusto il tempo di svuotare il calice ed alzare lo sguardo sul resto della compagnia. Ciò che vide, gli fece quasi perdere la stoica compostezza tipica della propria razza.
 

 
C'era Boromir rannicchiato in un angolo.
"Nostro padre è un nobiluomo."
"Infido, falso. È un pezzo d'escremento di goblin."
"Non ascolto!"
 
 
Aragorn aveva preso tra le braccia un Gimli piuttosto alticcio.
"Vieni qui, mia bella rossa focosa!"
SMACK
"Mahal! Giuro che, se lo farai di nuovo, io ti taglio le pa-"
La rossa focosa stramazzò al suolo.

"L'ho sempre detto che i miei baci stendono."
 
 
"Cos'ho fatto di male?" Si chiedeva Frodo mentre tentava di nascondersi fra gli altri Hobbit che il vino aveva già steso.
"Chi me l'ha fatto fare di ritrovarmi con questi cerebrolesi?"

 
 
Sorrise, Legolas
Per lui bere Dorwinion, era quasi una consuetudine e aveva dimenticato quanto fosse forte in realtà.
Allungò placidamente le gambe e si sistemò meglio sulla sedia.
La notte era lunga, le scorte di vino abbondanti ed avrebbe avuto qualche aneddoto divertente da raccontare al genitore, una volta tornato.




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