Sei pronto?

di Agapanto Blu
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Sei pronto?

 
-EPILOGO
 
Sei pronto? È il momento della verità!
Akashi Seiji aveva diciotto anni, capelli rossi, occhi eterocromi e due padri quando aprì la lettera dalla facoltà di Medicina della Tokyo University e scoprì di essere stato accettato.
Lesse con avidità ogni singola parola, assorbì orari e nomi di professori che già aveva sentito nominare, quindi aspettò ancora un po’, per puro sadismo, ghignando mentalmente nel sentire gli sguardi fissi sulla sua schiena.
 
“Ohi, non spingere, Kise!”
“Allora?! Allora?! Riesci a vederlo in faccia, Aominecchi?! Lo hanno accettato?!”
“Ma come cazzo faccio a saperlo, io?!”
“Anche se lo vedesse in faccia, non capirebbe lo stesso, nanodayo.”
“Seiji-chin è come Kuro-chin, però non mi viene voglia di distruggerlo.”
“Kuroko-kun distruggerebbe te se solo ci provassi, Atsushi.”
“Ben detto, bro. Ohi, non spinget-…Ugh!”
“Bakagami, togliti di mezzo! Usiamo l’Occhio di Falco di Takao per leggere cosa c’è scritto sulla lettera!”
“Eh?! Aspettate, non funziona così!”
“Hyuuga, così lo uccidi.”
“Kiyoshi-san, è meglio se lo lasci passare. Ho abbastanza informazioni su di lui per sapere che potrebbe ucciderti tranquillamente, in questo momento.”
“Momoi, non dargli corda!”
Come on, calmati, Riko-chan! You’re no cute at all when you get angry!
“Ragazzi, date retta ad Alex-san e lasciate passare Reo-nee!”
“La tua ipocrisia mi stupisce ogni volta, ‘amore’.”
E mentre Kagami, Aomine e Kise si spintonavano, mentre Hyuuga cercava di trascinare per la collottola Takao verso il vetro e Teppei cercava di impedirglielo, mentre Momoi e Riko bisticciavano tra loro con Alex che tentava di fermarle, mentre Himuro e Murasakibara parlavano piano tra loro e mentre Reo battibeccava offeso con Chihiro e Midorima se ne stava appoggiando al muro, tutti spiando – chi apertamente e chi fingendo disinteresse – in modo ben poco discreto da dietro la tendina della finestra del salotto – l’unica con vista cassetta delle lettere –, Kuroko sospirò desolatamente.
Una piccola risatina lo raggiunse assieme al braccio che gli cinse le spalle.
Quando alzò gli occhi su di lui, Seijuro gli sorrise.
Sedevano entrambi sul divano, osservando lo spettacolo dei loro idiotissimi amici – nonché autoproclamati zii del ragazzino oggetto di tutta quell’attenzione –, ed entrambi apparivano calmi, tranquilli, a differenza di tutti gli altri. Kuroko sbirciò suo marito, elegante con ancora i pantaloni del completo e con una camicia bianca, e tra sé e sé si scoprì sorpreso per l’ennesima volta, così abbassò istintivamente gli occhi sulla fede nuziale che portava alla propria mano sinistra.
Akashi notò il suo sguardo e sorrise, intenerito. Tetsuya sembrava sempre meravigliarsi di quell’anello, la prova della loro vita coniugale, ed era comprensibile, ma per lui quel simbolo era solo uno dei tanti miracoli da venerare ogni volta che posava lo sguardo sulla figura minuta di suo marito.
Abbassò lo sguardo sul suo petto. Non poteva vederlo, ma sapeva che era lì dentro: il nuovo cuore di Kuroko, risultato di un’operazione di circa sei ore avvenuta un anno e mezzo prima, era una meraviglia nascosta e silenziosa, ma grazie al cielo forte ed efficiente.
Abbassò ancora un po’ gli occhi. Quella invece era una meraviglia impossibile da non notare.
Delicato, Seijuro allungò una mano ad accarezzare il ventre rotondo e rigonfio del marito e lo accarezzò piano fino a sentire un movimento del piccolo all’interno, all’incirca sul fianco sinistro dell’azzurro.
Kuroko alzò immediatamente gli occhi su di lui.
“Hai sentito?” chiese piano, ma con una scintilla viva e ammaliata negli occhi.
Akashi sorrise e annuì.
“Sta dicendo anche lui che gli zii sono degli imbecilli.” dichiarò, rubando un bacio dalle labbra del più piccolo, “Ovviamente il suo fratellone è stato accettato.”
Ovviamente.” ripeté Kuroko, alzando gli occhi al cielo ma aprendosi in un piccolo sorriso, “Dopotutto, è figlio tuo.”
“Appunto. È assoluto come me.”
Tetsuya scosse la testa, sospirando di nuovo ma tutto sommato divertito dall’arroganza del rosso, quindi tornò ad osservare la finestra.
Il giorno dopo, sarebbe stato ammesso in ospedale e sottoposto ad un taglio cesareo programmato per mettere al mondo senza rischi il suo secondo figlio, Akashi Tetsuhiko, – il ripetersi del miracoloso concepimento non garantiva il ripetersi anche del miracolo della sopravvivenza di padre e figlio senza trattamenti adeguati, aveva detto Midorima brontolando – ma per quel momento almeno si sarebbe concentrato solo su Seiji e se lo sarebbe tenuto stretto prima che la nascita del fratellino e la sua partenza per l’Università lo allontanassero da lui sensibilmente. Si sarebbe anche trasferito, dicendo di essere pronto a vivere da solo e costringendolo ad ammettere che una casa con un bambino appena nato sarebbe stata ben troppo poco tranquilla per permettere ad un futuro dottore di studiare bene.
“Andrà bene.” Kuroko sobbalzò, sorpreso, e riportò gli occhi su Akashi, ma questi continuò a sorridergli come avesse letto perfettamente i pensieri nella sua mente, “Seiji è intelligente, saprà cavarsela. Tu preoccupati per Tetsuhiko, che avrà tutta questa gente attorno per i prossimi diciotto anni della sua vita almeno.”
Tetsuya sorrise a quelle parole e si appoggiò al fianco del marito posando la testa alla sua spalla, sospirando docilmente nel calore del suo corpo, ma non rispose. Si sarebbe preso il diritto di preoccuparsi ancora per un po’, indipendentemente da cosa dicesse Seijuro.
Seiji entrò in quel momento dalla porta d’ingresso e si fermò sulla soglia del salotto. Si godette ancora un po’ la sofferenza e le espressioni trepidanti degli zii e solo quando Kise arrivò in punto di morte si aprì in un sorriso vittorioso e alzò la lettera di ammissione al cielo in segno di trionfo.
Quindi, fu investito da una calca di corpi.
Il coro di due sospiri fu coperto dalle voci entusiastiche di quella folla.
“Seijuro?”
“Sì?”
“Potresti gentilmente andare a salvare nostro figlio?”
Akashi ridacchiò, ma si alzò in piedi e si diresse verso la massa di zii che attorniavano il festeggiato rischiando di soffocarlo o calpestarlo probabilmente. Tetsuya lo osservò con un sorriso, quindi passò la mano sul proprio ventre in una carezza leggera ma amorevole.
“Non preoccuparsi, Tetsuhiko.” mormorò piano, attento a non farsi sentire, “Anche se tutti sono un po’ matti, stai per nascere in una famiglia meravigliosa.”
Tetsuhiko tirò un calcetto delicato alla madre e Tetsuya sorrise nel decifrare quella risposta.
Lo so., diceva, Sono pronto.
 
FINE

 
E il grazie più grande del mondo va a __Bad Apple__ per il meraviglioso banner e il commento alle storie: Grazie mille, sono stata felicissima di poter partecipare ad entrambe le edizioni del "Progetto: Ripopola Fandom" e sarò felice di continuare per una eventuale terza edizione! :D
Detto ciò... Finita!
Non ho molto da dire, ciò che volevo l'ho scritto prima ancora dell'Epilogo e spero l'abbiate letto perché per me era molto importante.
Detto ciò, se vi interessa, sul mio Blog Tumblr,
QUESTO, ho postato alcuni disegni di Seiji che delle lettrici sono state tanto gentili da fare :)
Che altro? Niente... Storia finita, Agap sparisce e fine della fiera (seh, vi piacerebbe!) ;)
L'unica cosa che mi resta da dirvi è che sull'account Tumblr riprenderò ad accettare PROMPT e RICHIESTE dal 3 Luglio: fandom, originali, all'incirca qualsiasi ship :)
A presto allora!


Agapanto Blu




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