Una
mano lo afferrò al polso torcendoglielo a tal punto da
spaccarglielo. L’uomo cacciò un grido di dolore
che riecheggiò per tutto il corridoio imbiancato a scacchi
bianchi e neri, poi lasciò cadere a terra il revolver
facendosi atterrare dal suo avversario.
Era arrivata
la fine, sapeva che non sarebbe mai più uscito da quella
stramaledetta pizzeria; il suo unico rimpianto era di esserci arrivato
tanto vicino, quello per cui lo avevano mandato, quello per cui molte
altre spie sarebbero state inviate in quel luogo, era nascosto dietro
la porta che ora si faceva beffa di lui a pochi metri da dove era
atterrato in ginocchio. Sorrise rassegnato e si voltò per
fissare il suo assassino, incrociò lo sguardo con quegli
occhi dorati, che nel buio parevano brillare di luce propria.
–E così vecchia volpe pare che tu sia riuscita a
fermarmi!-
-No, dai, non
sono poi così vecchio, diciamo pure che sono un bocciolo in
confronto a te!-
-Non
riuscirete mai a tenere nascosto il bottino. Arriveranno molti altri a
cercarlo.-
-Che vengano,
noi gli aspettiamo!-
La luce lunare
filtrata dalla finestra fece brillare i denti, più affilati
del normale, del ragazzo, mentre lui alzava un braccio in
aria facendo scattare una lama dalla manica.
-Jumpscare!-
La lama si
abbassò e pochi secondi dopo le piastrelle della pizzeria si
imbrattarono di sangue.
*DUE
SETTIMANE PRIMA*
Nuova apertura
Freddy
Fazbear’s pizza
Intrattenimento per
bambini
Più di 30 tipi
di pizze
Qualità e
cordialità!
Vi aspettiamo il 12 di
ottobre per la grande inaugurazione.
Per l’occasione
bouffe gratis fino alle 23!
Vi aspettiamo
numerosi!!!
Coral lesse il
manifesto a voce alta tentennando non appena vide nel centro
l’immagine di un orsetto dorato, in stile Winnie De Pooh, con
tanto di piccola tuba, che usciva da un cerchio colorato impugnando un
microfono.
-Papà,
questo cosa significa?-
Il signor
Farbear, un uomo sulla sessantina mezzo pelato, osservò
orgoglioso lo sguardo disorientato della figlia, e quello ancora
più confuso del suo genero.
-Niente mia
cara, ho pensato di farti felice investendo un po’ del mio
immenso capitale! Sbaglio o è sempre stato il tuo sogno
aprire una pizzeria?…oh e anche il tuo Lorenzo.-
Coral
lanciò un’occhiata al marito che la osservava
preoccupato dietro quelle sue adorabili lentiggini.
-Beh
papà…si mi piacerebbe aprire un ristorante da
gestire con Lorenzo, un’impresa famigliare,
ma…perché te ne sei occupato tu? Oddio,
è bellissimo te ne sono grata, ma perché?-
Il signor
Fazbear alzò le spalle appoggiando la schiena alla sua
poltrona rossa.
-è
una cosa che un padre farebbe per una faglia da poco maritata!-
Lorenzo
sobbalzò sulla sedia e spostando lo sguardo a terra
incrociò le braccia –Palle! Che losco affare
c’è sotto? Traffico di droga da sventare?
Trafficanti di organi da arrestare? Cosa?-
Il padre di
Coral scattò in piedi e puntò un dito contro il
ragazzo –Tu! Piccolo delinquente che devo rispettare
perché sei mio genero, ma soprattutto perché i
tuoi occupano una posizione importante all’interno
dell’ FBI…sappi che se osi ancora una volta
parlarmi così ti ritroverai a dormire…-
-Con i pesci?-
-…no,
con i miei levrieri!-
Si risedette
passandosi una mano per sistemare i pochi capelli che gli erano rimasti
in testa. –In ogni caso- continuò –Coral
la scelta spetta a te. Se te la senti puoi diventare la proprietaria e
gestire il ristorante, oppure posso vendere l’impresa a
qualcun altro, ormai sarebbe un peccato deludere i clienti che
aspettano l’apertura.-
Coral
guardò nuovamente la locandina mordendosi un labbro.
–No- disse scuotendo la testa carica di ricci biondi
–Non posso di certo farmi scappare un’occasione del
genere! Giusto Lore?-
-c’è
sotto qualcosa…- farfugliò il giovane da dietro
la mano che si era portato a pungo sulla bocca.
-Lore, ti
prego! Papà accettiamo! Dunque, dovrò gestire io
tutte le attività e scegliere il personale? Uuh non vedo
l’ora!-
Il signor
Fazbear si strofinò compiaciuto le mani fulminando Lorenzo
con uno sguardo di superiorità.
-Certo tesoro,
la scelta dei cuochi è tutta tua!-
Coral che
già si era costruita la sua gerarchia lavorativa nella mente
si bloccò all’istante. –Come sarebbe a
dire che posso scegliere solo i cuochi? E i camerieri? E mi pare di
aver capito che ci sarà intrattenimento per i minori, quindi
gli animatori?-
-Emh…si…ma
per quello se ne occuperà un organo speciale a
parte…-
Nel frattempo
Lorenzo iniziò a parlare al telefono ad alta voce
-Ciao mamma….si anche tu mi sei mancata da ieri
sera…si ho mangiato…certo che sono andato al
bagno! A dire il vero volevo dirti che Mike ha appena comprato una
pizzeria per me e Coral…ah ah…si…ma
non mi dire…oooh…lo immaginavo! Quindi
l’FBI si occuperà di tutto! Sceglierai tu i
dipendenti della pizzeria? Ah…compito esterno…di
uno degli agenti…mmh interessante! Grazie mami! A
doman…si va bene a dopo, non a
domani…ciao…si ciao…aaaaah ti voglio
bene anche io, bacino, bacino! –
Riattaccò
facendo passare lo sguardo dalla moglie al suocero. –Che
c’è?-
-Che sei
patetico! No sul serio amore mio, di tutti gli agenti coraggiosi che
vantano i servizi segreti proprio sto pirla dovevi andarti a sposare?
–
Coral strinse
i pugni ai fianchi –Certo! E devi piantarla di accanirti
contro di lui, sai che approvo l’idea di Lore di non
partecipare più alle missioni…inoltre, tornando
alla pizzeria, perché mai metà personale lo
dovrebbe scegliere l’FBI?-
Il signor
Fazbear si grattò la testa a disagio. Lorenzo
incrociò nuovamente le braccia scivolando sulla sedia
dell’ufficio. –Coraggio glielo dica!-
-Beh
perché è più prudente!-
-Per cosa?-
Insistette la figlia.
-Santo cielo!-
sbraitò Lorenzo rimettendosi seduto
–Perché a quanto pare nello scantinato della
pizzeria è custodito un ordigno atomico, e
l’impresa è solo una copertura per scambiare le
informazioni con gli alleati.-
-Santo cielo
lo dico io! Ma tua madre stare zitta mai! Poi ci lamentiamo che le
informazioni trapelano troppo facilmente.-
Coral
gettò la testa all’indietro e cacciò un
grido di disperazione –Papà, non gestisco un covo
di traffico d’informazioni per la CIA o l’FBI, quel
che sia!-
-Andiamo
amore, fallo per papà! In ogni caso l’impresa
sarà normalissima, solo che nel frattempo i camerieri si
occuperanno anche di rendere il posto un mondo migliore!-
-…con
le bombe atomiche!-
-…con
le bombe atomiche, esatto!-
Il tono
festoso del signor Fazbear era decisamente fuori luogo.
-Andiamo
Coral- disse una voce proveniente dalla porta dell’ufficio
-Vedila in modo positivo, avrai una quadra speciale di guardie del
corpo che proteggeranno te e i tuoi cuochi nel frattempo. Una squadra
scelta con molta cura e dedizione dal sottoscritto!-
Coral si
voltò e sulla porta vide il giovane dai capelli
biondo-dorato e la muscolatura scolpita.
-Jeremy! Oddio
che bello rivederti!- la ragazza si alzò e corse ad
abbracciarlo facendosi sollevare da terra. –ne è
passato di tempo, non è vero fratellino?-
-Si parecchio,
sono due anni o sbaglio?-
-Due anni e
quattro mesi, qual maledetto lavoro da spia ti tiene sempre occupato,
non sei venuto neanche al matrimonio…-
-Lo so Coral,
mi spiace…almeno vi è piaciuto il mio regalo?-
La ragazza lo
liberò dall’abbraccio guardandolo confusa.
–Quale regalo?-
-L’avevo
consegnato a papà
per…oh…papà non ti sei mangiato tutte
le paste di mandorle che ti avevo detto di regalare a Coral e Lorenzo,
vero?-
-…io?
No!...una forse…o due…erano deliziose! 100% di
origine italiana. Ma torniamo al discorso! Accetti Coral?-
Jeremy le
diede una gomitata sorridendole –Adiamo, per te
sarà come gestire una normale pizzeria, mi
occuperò io di tutto il lato segreto.-
La ragazza
alzò di nuovo in mano la locandina.
-Va bene!
Allor se scegli tu i camerieri, Jeremy, sappi che voglio due animatori
per bambini, qualcuno che distribuisca palloncini all’esterno
e altri che servano ai tavoli!-
-Non
c’è problema.-
-Ah e
avvertili che voglio si vestano da animali!-
Jeremy
alzò un sopracciglio confuso –Animali?-
-Già!
Tutto chiaro Golden?-
-NON CHIAMARMI
COSÌ, NON HO PIÙ 12 ANNI!-
Coral rise
davanti alla reazione quasi esagerata del fratello –No, ma
anche a 28 hai sempre questi strani capelli dorati!-
*IL POMERIGGIO
PRIMA DELL’APERTURA*
Coral e
Lorenzo aspettavano in piedi fuori dalla pizzeria, erano già
le 18.15 e ancora i nuovi camerieri/spie non si erano fatti vedere,
cominciavano davvero bene.
-Golden, dove
sono finiti tutti gli altri?-
Il ragazzo
estrasse il pacchetto delle sigarette accendendone una e ignorando la
domanda della sorella.
-Andiamo, non
fare il bambino, davvero se ti chiamo Golden non mi rispondi?-
Lui si
limitò a prendere un tiro dalla sigaretta e a buttare fuori
il fumo.
-Uffa, va
bene. Allora J E R E M Y, sai dove sono gli altri?-
Sorridendo il
fratello si voltò a fissarla –Gli ho consegnato le
loro uniformi ieri sera, probabilmente si vergognano a farsi vedere
conciati così! E non li biasimo.-
In effetti
anche Jeremy in quel momento indossava la sua nuova uniforme, una
camicia nera abbinata a pantaloni, papillon e giacchetta
dorata…ah e ovviamente orecchiette da orso e piccola tuba.
-Ma se stai
benissimo!- gli rispose Lorenzo –Ti abbiamo incoronato
“Freddy”, mascotte ufficiale della pizzeria!-
Jeremy
arricciò il naso in un’espressione adirata, per
poi distendersi e rimettersi a fumare.
-In ogni
caso…vi ho trovato un Freddy migliore, visto che io me ne
starò sempre nella stanza delle telecamere a tenere
d’occhio la situazione. Ah Coral, non ti dispiace se ho
scelto io gli animali che dovevano impersonare?-
-No, nessun
problema!-
Vide
arrivare un gruppo di persone dal fondo del marciapiede
–eccoli, arrivano!- disse il fratello gettando a terra il
mozzicone.
Coral si
ritrovò davanti sette ragazzi vestiti in modo stravagante.
-Coral, ti
presento la mia squadra. Loro sono Agata, Franceso, Devid, Angeles, i
gemelli Kally e Joe e Robert. Squadra, lei è mia sorella,
Coral Fazbear, il vostro nuovo capo…per la ristorazione;
mentre lui è Lorenzo, suo marito e
vostro…direttore di sala? Esattamente tu che fai?- Chiese al
cognato.
-Io…emh…nulla
a dire il vero!-
-Oh, mio padre
aveva ragione, sei utile quanto un colapasta senza buchi…-
Lorenzo
sbuffò dal naso, era mai possibile che ogni essere di sesso
maschile della famiglia Fazbear lo odiasse tanto?
Coral,
interrompendo la discussione, si presentò di persona ai suoi
nuovi dipendenti –è un piacere, spero che
riusciate a conciliare entrambe le occupazioni.-
Uno dei
ragazzi, quello dai capelli rossi e vestito da volpe-pirata,
alzò le spalle –Non si preoccupi, siamo addestrati
per questo!-
Jeremy si
avvicinò a Coral e le poggiò una mano sulla
spalla –Non temere, andrà tutto bene!-
Coral diede
una sbirciata dal suo ufficio alla sala del ristorante, sembrava
procedere tutto bene, i clienti continuavano ad arrivare e i dipendenti
stavano facendo davvero bene il loro lavoro “Sono i migliori
nel loro campo” le aveva detto Jeremy, solo che lei era
sicura si riferisse al loro vero lavoro, quello di assassini
provetti…però a guardarli non sembrava proprio,
erano tutti così…allegri, eccezione fatta per il
ragazzo vestito di nero con la maschera bianca sul viso.
Accese il
computer per osservare le cartelle personali dei dipendenti, ovviamente
non erano riportati troppi dati personali essendo spie, erano
più che altro informazioni su quello che avrebbero fatto
alla pizzeria.
Franceso Ieri
Anni: 32
Occupazione:
Cameriere/ mascotte
Costume: orso
Soprannome:
Freddy
Angeles Goya
Anni: 27
Occupazione:
Cameriera
Costume:
Pulcino
Soprannome:
Chica
Devid Keller
Anni: 18
Occupazione:
cameriere
Costume:
Coniglio
Soprannome:
Bonny
Agata Orphen
Anni: 20
Occupazione:
Distributrice di palloncini
Costume:
umanoide
Soprannome:
Balloon Girl
Joseph Berker
Anni: 23
Occupazione:
Animatore per bambini
Costume: Volpe
rossa-pirata
Soprannome:
Foxy
Kally Berker
Anni: 23
Occupazione:
animatrice per bambini
Costume: volpe
bianca-pirata
Soprannome:
Mangle
Robert Giraldi
Anni: 29
Occupazione:
cameriere
Costume:
marionetta
Soprannome:
Puppet
L’ultimo
sotto di tutti era la scheda di Jeremy, ma riportava solo la foto, il
nome e l’età. Coral sogghignò e
completò lei la cartella.
Jeremy Fazbear
Anni:28
Occupazione:
stare seduto a lamentarsi del personale
Costume: orso
dorato
Soprannome:
Golden Freddy
Spense il pc e
uscì nella sala da pranzo per osservare l’allegro
andirivieni dei bambini che rincorrevano Foxy e Mangle per prenderli;
Bonny era saltato sul palco e Freddy stava cercando di tirarlo
giù, tra le risate dei commensali. Stava andando tutto
davvero bene! Eppure…Coral aveva sempre quella strana
sensazione, come se le cose non sarebbero durate a
lungo…probabilmente era solo l’ansia di sapere che
nel suo scantinato era nascosta un’arma
nucleare…si era quello per forza!
Angolo
dell’autrice
Ciao a tutti,
sono felice che abbiate letto questo primo capitolo, è solo
un’introduzione, ma spero vivamente che vi sia piaciuto e
abbia (almeno un po’) stuzzicato la vostra
curiosità.
La mia idea
è quella di portare avanti la storia mischiando gli elementi
più macabri e sanguinosi (d’altronde stiamo
parlandi di persone addestrate ad uccidere) a quelli esilaranti e
divertenti, spero di riuscirci! Mi rendo conto essere una storia
particolare e molto diversa dal solito…però spero
piaccia! Fatemi sapere i vostri pareri con una piccola recensione!
Giuls!!!
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