E'
una tranquilla giornata di sole nella regione di Lumia, dove i nostri
eroi hanno intrapreso il loro nuovo viaggio da ormai tre settimane.
Tuttavia, come molto spesso accade, si sono persi per colpa di Ash...
P.O.V.
Ash
-Ti
dico di sì!- esclama Misty, presuntuosa come sempre.
-E
io ti dico di no!- ribatto io, povera vittima.
-Ragazzi,
smettetela! Abbiamo assodato che lasciare il sentiero principale
è stata una pessima idea, -grazie Ash- ma se fate
così non migliorate di certo la situazione.-
-Pikachu!-
Brock e Pikachu cercano, come al solito, di farci riappacificare, ma
non c'è verso: li ignoriamo e continuiamo imperterriti a
litigare.
-Se
pensi che io sia inaffidabile, perché la prossima volta non
ci guidi tu?- le chiedo molto gentilmente. Conoscendola, mi
risponderà malissimo.
-Ci
sto! Sarà un piacere non perdersi, per una volta!- Ecco,
appunto.
-Guarda
che era la mappa ad essere scritta male!- Cerco di far valere le mie
ragioni, invano.
-Certo,
è sempre colpa degli altri! Vedi di crescere, stupido
moccioso irritante!- Eh no: stavolta non la passa liscia.
-Come
mi hai chiamato?-sibilo con la voce più calma del mondo,
mentre mi avvicino sempre di più a Misty.
La
vedo diventare rossa: si sta arrabbiando sul serio.
-Adesso
sei anche sordo? Ho detto che sei uno stupido moccioso irritante!-
ripete, accorciando ulteriormente la distanza che ci separa: tra noi
adesso ci sono otto virgola cinque centimetri. Non che mi faccia
qualche effetto particolare, quello che invece mi disturba è
che, a diciassette anni suonati, quella strega mi chiami ancora
"moccioso". Ora me la paga!
-Ah
davvero? E allora perché questo moccioso conosce il tuo
punto debole?- il suo viso dapprima confuso sprofonda
nell’incredulità.
-Non
oserai... -
-Sì
invece!- E, prima che possa dire "Ah", la spingo per terra e inizio a
farle il solletico ai fianchi e sul collo.
Non
smetterò mai di ringraziare Daisy per le preziose
informazioni che mi ha fornito. Se dovessi sopravvivere alla furia di
Misty devo ricordarmi di farle una statua.
Però,
ora che siamo così vicini, una domanda mi sorge spontanea:
da quando i suoi occhi sono così belli? Non ricordavo che
contenessero tante sfumature da farli sembrare del colore del mare. E
poi, un'altra cosa, per caso ha cambiato shampoo? Mi sembra che i suoi
capelli siano più luminosi e che profumino di salsedine.
Forse è stata vicino al mare.
Beh,
comunque, non mi interessa. Resta sempre la solita racchia. Anche se,
ultimamente, sempre più ragazzi non le staccano gli occhi di
dosso. A quanto ho capito, un certo Giorgio di Celestopoli qualche anno
fa le ha chiesto un appuntamento, per poi essere rifiutato, ma da un
po' di tempo è tornato alla carica, regalandole fiori e
cioccolatini. I preferiti di Misty. Se non è sleale questo!
Perché sleale? Beh, perché... Non lo so nemmeno
io, però è così!
E
non è l'unico: ci sono un sacco di energumeni senza cervello
che quando passiamo mi spingono da parte e cominciano ad adulare Misty.
Ma che razza di modi sono?! A parte che è una racchia... Ok,
forse, e ripeto forse, può essere considerata accettabile
per l’aspetto fisico... E va bene, è
più che accettabile. Contenti? Ma come carattere non ci
siamo proprio: è antipatica, presuntuosa, vanitosa e
irritante. Crede di essere più matura di me, tsk! E poi
è anche ipocrita perché davanti a tutti fa la
carina e con me si mostra per quello che è: la figlia del
diavolo. L'altro giorno ha provato a cucinare e io, tenendo cara la
pelle, le ho gentilmente detto che non avevo fame, per non farla
rimanere male. Lei che ha fatto? Mi ha tirato uno schiaffo! Chiedo
scusa se non voglio morire prima dei trent'anni, sono ancora giovane,
io. Brock ha poi assaggiato quella roba e le ha detto che è
migliorata in cucina. E lei, allora: “Grazie Brock, tu
sì che hai buon gusto!” Il tutto facendogli gli
occhi dolci. Mi sono arrabbiato e me ne sono andato a fare un giro, a
quel punto la fame mi era passata davvero.
Tornando
a questo momento, credo che Misty stia per soffocare. A malincuore
smetto di farle il solletico e lei, pian piano, riprende a respirare
normalmente. Peccato, ha una bella risata. Voglio dire, ha
oggettivamente una bella risata. A me, soggettivamente, non piace
affatto.
-Ketchum...
Giuro che... Mi vendicherò!- Mi minaccia, ancora con il
fiatone mentre cerco rapidamente una risposta intelligente da darle.
-Poco
male, almeno così non sarò costretto a sopportare
le tue angherie, lo sai che sei una bestia feroce... Ouch!- Ahia, l'ho
fatta arrabbiare sul serio. Mi è rimasto il segno della sua
mano sulla guancia.
-Va
bene, ora basta! Mentre voi facevate i piccioncini ho mandato Crobat a
cercare il sentiero principale. Eccolo che torna, forza, andiamo!- Oh,
no comment.
Mentre
ci incamminiamo rifletto: sono talmente abituato a questa situazione
che non riuscirei a vivere senza le nostre litigate giornaliere.
Eppure, per diversi anni fino al mese scorso, sono sopravvissuto senza
di lei. Perché ora sento che, se dovessimo separarci di
nuovo, non riuscirei a sopportarlo?
Un
mese fa, quando sono tornato a casa a Biancavilla, ho avuto una strana
conversazione con mia madre. Mi ha chiesto se avevo intenzione di
partire di nuovo e, dopo aver saputo che sarei rimasto solo una
settimana, è corsa a fare una telefonata.
Un'ora
dopo Misty ha suonato il campanello.
Din
don. Mr. Mime andò ad aprire la porta e si trovò
davanti una Misty tutta trafelata.
-Ciao
Mimie! Delia è qui? Mi ha chiamata dicendomi di venire
subito, così mi sono preoccupata. Ho fatto prima che potevo!-
-Mime,
Mr. Mime!- così dicendo la portò ad accomodarsi
sul divano. Mr. Mime sembrava tranquillo, quindi cominciò a
calmarsi anche lei, finché...
-Pikachu
Pi!- un suono molto familiare la fece voltare di scatto verso le scale,
per poi trovarsi un vecchio amico tra le braccia.
-Pikachu!
Anch'io sono contenta di vederti!- lo coccolò per un po',
poi si bloccò, perché davanti a lei si trovava il
suo sogno più bello e, allo stesso tempo, il suo incubo
peggiore: Ash Ketchum.
-Mi...
Misty- sussurrò, come se non credesse a quello che era
appena successo. Era completamente diversa, eppure non era cambiata di
una virgola, in qualche modo. Sembrava solo più grande,
più... Più bella. Indossava ancora i pantaloncini
e una semplice T-shirt gialla, ma in quel momento al corvino
sembrò la creatura più bella dell'Universo. Solo
per un attimo, perché poi l'incredulità
lasciò il posto alla paura.
-Ash.-
il suo tono di voce, come il suo sguardo, era duro. Non fu difficile
leggere la domanda negli occhi della ragazza: "Perché non mi
hai mai contattata?"
Lui,
dal canto suo, avrebbe davvero voluto risponderle, dirle che gli era
mancata tantissimo e che non l'aveva mai chiamata perché
aveva paura, ma neppure lui riusciva a capire cosa lo spaventasse.
Nella
mente di Misty, oltre alla grande domanda, spuntava un altro e semplice
pensiero: “Wow”.
Si
era accorta di amarlo solo dopo essersene andata, quando avevano
tredici anni. Adesso che erano entrambi diciassettenni, si rese conto
che era diventato un uomo. I suoi occhi resi più caldi e
profondi dalla crescita, mentre i tratti da bambino lo avevano
abbandonato. I capelli erano meno ingarbugliati (ma giusto un po') ed
era molto più alto. Proprio un bel ragazzo. Misty
arrossì, stava per dirgli qualcosa per togliersi
dall'imbarazzo, ma lui l'anticipò. Non era preparata alle
poche parole che la colpirono come un fiume in piena: “Torna
con me”. Diventata ancora più rossa, temette di
non aver capito bene. Ash si corresse subito dopo: “Torna a
viaggiare con me e Brock.” Ah, ecco. Beh, andava bene
così, pensò la rossa mentre un sorriso radioso si
fece strada sul suo viso: finalmente era felice di nuovo.
Cavolo,
un altro! Non posso crederci, siamo in questa città da
nemmeno cinque minuti e c’è già un tipo
che non si scolla da Misty. Non ho neanche capito come si chiama, ma
non mi interessa: deve sparire E NON SONO ASSOLUTAMENTE GELOSO! Quello
non mi piace proprio, credo abbia cattive intenzioni, devo solo
scoprire quali.
Percepisco
che si sta vantando di un Pokèmon con la mia sirena
maschiaccio. "Mia" nel senso di "mia compagna di viaggio", ovviamente.
Decido
di intervenire.
-Certo,
è fortissimo, abbiamo capito. Ora, se non ti dispiace,
dovremmo cercare un centro Pokèmon per sistemarci. Ciao Bob,
è stato un piacere.- Almeno, spero che si chiami Bob e anche
che abbia recepito il messaggio.
-Mi
dispiace amico, qui non ci sono centri Pokèmon nel raggio di
diverse miglia, però non vi preoccupate, mio padre gestisce
un albergo a quattro stelle. Potete stare da noi gratuitamente. Ah,
comunque, amico, il mio nome è Bill. - E ti pareva. Se
questo non lo sotterra nessuno ci penso io. Prima che possa dire una
parola Misty mi rovina il resto della giornata.
-Scusalo
Bill, non ha memoria per i nomi. - come se fossi un idiota, tsk!
-Comunque, ci piacerebbe molto alloggiare nell'albergo di tuo padre.
Grazie per l'offerta.- Che nervi!
Alla
fine Brock si dimostra d'accordo con lei e, senza interpellarmi,
decidono di accettare.
Prendiamo
due stanze: in quella di Misty c'è un letto matrimoniale, in
quella mia e di Brock due letti singoli. Non faccio molto caso
all'arredamento, sono troppo nervoso. A momenti non mi rendo nemmeno
conto di cosa sto mangiando. Poi mi rendo conto che Bill sta parlando
con Misty e mi faccio subito attento.
-Sai,
il mio Typhlosion ha battuto persino un Gyarados, nonostante lo
svantaggio del tipo! Modestia a parte, credo di averlo allenato molto
bene.- Tsk. Sbruffone. -Sono sicuro che uno qualsiasi dei miei
Pokémon lo batterebbe senza problemi.- Oddio,
l'ho detto ad alta voce? Bene, sono sicurissimo di vincere.
-Quindi
vuoi un incontro! Bene, quale Pokémon proponi,
Al?- Non posso crederci, mi ha chiamato Al?
Ora
lo uccido.
-Il
mio Pikachu! Ma anche il mio Quilava batterebbe tranquillamente il tuo
Typhlosion. Comunque, Bob, il mio nome è Ash!- Brock ride
sotto i baffi, chissà per quale motivo.
-
Bene, Typhlosion contro Pikachu!-
Misty
mi sta fulminando con lo sguardo. Ho fatto forse qualcosa di sbagliato?
Non mi pare proprio, infondo è solo un incontro di
Pokèmon, no?
Ci
spostiamo nel cortile dell'hotel con Brock come arbitro.
-Preparati
Al, il mio Typhlosion non perdona!-
-Sono
sicuro che resterai shockato dalla potenza del mio Pikachu. Forza amico
mio, facciamo un po' di riscaldamento.- Pikachu scende in campo,
più agguerrito che mai.
-Uno
contro uno, il Typhlosion di Bill contro il Pikachu di Ash. Che
l'incontro abbia inizio!-
-Typhlosion,
lanciafiamme!- Non perdo tempo e ordino a Pikachu di andare sotto
terra. Bill è sorpreso dalla mia mossa.
-La
metti così? Bene, usa di nuovo lanciafiamme, stavolta contro
il terreno!- Peccato che l'attacco non faccia in tempo ad arrivare.
-Pikachu,
usa l'Attacco Rapido!- Come un fulmine (paragone azzeccato, oserei
dire) salta fuori e colpisce in pieno l'avversario.
-Typhlosion,
usa Braciere!- Dannazione, non mi aspettavo che si riprendesse
così in fretta.
-Contrattacca
con Tuonoshock!- Lo scontro provoca un esplosione in aria. Tra un po'
dovrò usare la mia arma segreta, che ho imparato a Sinnoh.
-Typhlosion,
usa l'attacco Azione più potente che puoi!- Ecco,
è il momento.
-Pikachu,
Controscudo!- La faccia del mio avversario diventa livido, mentre
Pikachu si crea uno scudo usando il Superfulmine. Bene, stiamo vincendo.
Il
Pokèmon viene colpito dal Superfulmine e si accascia a
terra, elettrizzato.
-Typhlosion
non è più in grado di combattere. Il vincitore
è Pikachu!-
-Sì!
Sei stato fantastico!- Abbraccio forte il mio migliore amico.
-Hai
combattuto bene, Typhlosion. Bravo.- dice, facendolo tornare nella sua
Pokéball. -Al, ammetto la mia sconfitta. Però non
ho ancora perso del tutto.-
-Che
intendi dire? Era un uno contro uno e Pikachu ha vinto, non mi sembra
che sia andata diversamente.-
-Non
mi riferivo ai Pokémon.- Improvvisamente credo di capire e
tutto ciò non mi piace per niente.
-Attento
a te Bob, se osi anche solo avvicinarti...-
-Non
hai il diritto di essere così geloso, ragazzino.-
-NON
SONO GELOSO! E non chiamarmi ragazzino!-
-Come
vuoi, Al- Prima o poi lo distruggo.
-Punto
uno: non sono geloso. Punto due: non sono un ragazzino. Punto tre: Mi
chiamo A-S-H. Punto quattro, il più importante: non devi
neanche pensare di provarci con Misty!-
-E
perché non dovrebbe, sentiamo?- Interviene la sopracitata
bestia feroce. Sono rovinato, adesso che cavolo le rispondo?
-Beh,
perché, sì insomma... Cioè, volevo
dire che... Ehm... Hai capito no?- Una risposta molto intelligente. Che
ci volete fare, non avevo neanche il tempo di inventare scuse!
-Misty,
Ash sicuramente intende dire che conosci appena Bill, quindi lui non
dovrebbe avere fretta.- Grazie, grazie grazie grazie grazie Brock! Mi
hai salvato la vita!
-Sì,
esatto. Era proprio quello che stavo per dire.- annuisco con
convinzione. L'importante è crederci, infondo, ma purtroppo
non ho ancora capito perché quel tipo mi dà
così fastidio!
-Uomini,
chi li capisce è brava!- sospira Misty.
-Beh,
i tuoi amici hanno ragione, ci conosciamo appena. Perché non
approfondiamo quest'amicizia nascente questa sera, a cena fuori?-
E
perché a me improvvisamente prudono le mani? Ah,
già: ho voglia di spaccargli la faccia.
Tanto
la racchia non accetterà mai, se c'è una cosa di
cui sono certo è questa.
-Molto
volentieri.- risponde sorridendo. Che bel sorriso che ha... EHI!
Devo
intervenire assolutamente.
-Ottima
idea amico, andiamo tutti a cena fuori! Com'è che si chiama
il ristorante?- So che Misty mi odierà, ma dovevo proprio
fare qualcosa per rovinargli la serata. Lei, sola con quel tipo poco
raccomandabile? Neanche per idea.
-Ehm,
veramente io intendevo...-
-Fantastico,
quindi è deciso!-
Sono
diabolico. In questo momento mi viene quasi da fare una risata
malvagia. Anzi, togliamo il quasi.
Con
una faccia tutta sorridente mi dirigo verso la mia camera, insieme a
Brock.
-Che
intenzioni hai?- mi chiede all'improvviso.
-In
che senso?- Non credo di aver compreso bene quello che vuole dirmi.
-Non
si risponde a una domanda con un'altra domanda!-
-Sì,
se non l'ho capita!-
-Va
bene, mi spiego meglio. Stasera vuoi dichiararti?- Eh?
-Eh?-
Dichiarare che cosa, i redditi?
-Santo
cielo, ma che hai in testa, segatura? Ash, dichiarerai i tuoi
sentimenti a Misty?- Credo di aver capito, adesso. Non ho altro da
dire, se non...
-COSA?-
Che le dovrei dire? Lo sa già che penso che sia una racchia,
una bestia feroce, un Gyarados...
-Ok,
più chiaro di così non te lo posso dire: stasera
hai intenzione di dire a Misty che sei innamorato di lei?- Chi, io?
Innamorato di quella strega? E perché dovrei esserlo?
-Come
ti viene in mente una cosa del genere? Io e Misty siamo grandi amici,
non potrei mai... Lei non... Oh.- m'interrompo guardando il suo viso,
carico di disapprovazione.
-Ash,
se quella testolina piena di Pokéball volanti non l'ha
ancora afferrato, te lo ripeto: TU-AMI-MISTY. Andiamo, è
evidente. Altrimenti perché saresti così geloso?-
-IO
NON SONO... Oh, e va bene, sono geloso! Contento ora?- Mi sento come se
Pikachu mi avesse dato la scossa mentre ero in acqua e non è
piacevole, per niente.
-Beh,
non è molto, ma è comunque un progresso. Bravo il
nostro Ashy!-
-Brock!-
-Scusa,
scusa! Ok, adesso vedi di darti una sistemata. Non puoi mica
dichiararti in queste condizioni, sudato e in perfetto disordine!-
-Ehi,
che-che stai facendo? Brock, no, Brock... BROCK!- Troppo tardi, mi ha
già buttato nella doccia con tutti i vestiti.
-Giuro
che questa me la paghi! Torna qui!- Se n'è già
andato, chiudendo la porta del bagno.
-Faresti
meglio a sbrigarti se non vuoi arrivare tardi!- Per stavolta vince lui,
ma non finisce qui.
Dopo
una doccia veloce esco dal bagno con i capelli gocciolanti e solo un
asciugamano addosso, visto che non ho avuto il tempo di prendere i
vestiti di ricambio. Brock è sparito, probabilmente aveva
paura della mia vendetta. Sul mio letto ci sono dei vestiti puliti.
Deve averli messi lui, ma questo non significa per lui uno sconto di
pena.
Voglio
dire, non ho nessuna intenzione di mettere il completo che mi ha
preparato. Quando mai ho indossato una camicia elegante, io!
Mi
indirizzo verso l'armadio dove ho sistemato i miei abiti.
Prevedibilmente, lo trovo vuoto. Ha pensato proprio a tutto, quel
traditore!
A
meno che non voglia uscire mezzo nudo mi trovo costretto a mettere gli
indumenti incriminati. Se dovessi andare a un evento molto
più importante di questo, probabilmente non mi vestirei in
questo modo perché non è il mio stile proprio per
niente! Sono più un tipo da jeans larghi, maglietta e
cappellino.
Trovo
una camicia bianca che mi va un po' stretta e dei jeans che
non ho mai visto prima, anche quelli un po' più stretti di
quanto dovrebbero essere. Beh, almeno le scarpe me le ha lasciate.
Guardo distrattamente l’orologio: sono le otto e un quarto.
Sarà meglio sbrigarmi se non voglio essere severamente
punito da quel Gyarados impazzito alias la mia migliore amica!
Nella
fretta dimentico perfino di mettermi il cappello.
Quando
scendo nella hall, lo spettacolo che mi si presenta è
qualcosa di meraviglioso. Non ho mai visto Misty così
graziosa in tutta la mia vita, devo dire che sta splendidamente.
Rimango imbambolato per un attimo a fissarla: indossa un abito rosso,
stretto e corto. Ha i capelli sciolti, che le arrivano alle scapole:
è semplicemente bellissima, ma non mi va giù la
parte del "rosso, stretto e corto". Bob le lancia troppe occhiate e
anche gli altri ragazzi nella hall. Non mi piace per niente questa
situazione.
-Ehm,
Bill mi ha consigliato di vestirmi elegante perché
è un ristorante francese molto di classe e, beh, avevo solo
questo e...- cerca di spiegarsi, impacciata.
-Io
sono stato incastrato da Brock.- cerco di alleggerire la tensione e ci
riesco. Misty sorride, finalmente.
-Forza,
andiamo amici! Ho una fame da lupi!- interviene Brock.
Così
andiamo in questo famoso ristorante francese dal nome impronunciabile.
Spero solo di non dover mangiare le lumache.
-Allora,
Misty, mi dicevi che sei la capopalestra di Celestopoli, a Kanto. Ho
sentito molto parlare di te, in questa regione non ci sono capipalestra
specializzati in Pokémon d'acqua così bravi!.-
-Grazie
mille! Vedi, ho una grande passione per quel tipo di Pokémon
fin da quando ero piccolissima e, tutto sommato, sono stata felice di
ereditare la palestra di famiglia.- Indubbiamente, visto che il suo
sogno fin da bambina è di diventare la migliore allenatrice
di Pokémon d'acqua del mondo! Peccato che per farlo si sia
dovuta separare dai suoi amici più cari.
-Perché
"tutto sommato"? Mi sembra una cosa fantastica!- Idiota. Non riesco
ancora a trovare un aggettivo positivo per quel Bill, Bob, Ben o come
si chiama.
-Beh,
quando è successo le mie sorelle avevano vinto una vacanza
non ricordo per dove e la palestra avrebbe chiuso se fosse rimasta
incustodita, così è toccato a me prendere le
redini. Sai, avevo appena riavuto la mia bicicletta, quindi sono
arrivata a casa più in fretta che potevo, anche se mi
dispiaceva lasciare il mio viaggio.- Avverto un tentativo da parte di
Misty di farmi sentire in colpa e devo ammettere che ci riesce
benissimo.
-Raccontami
un po' di questa bicicletta.- Ma non riesce proprio a stare zitto
questo impiccione?
-Vediamo
un po'... L'ho ricevuta quando sono partita per il mio viaggio ed
è stata, diciamo, distrutta, poco dopo. Non era affatto
colpa mia, è stato un cretino a rompermela. Ti
dirò, è stato talmente idiota da attirarsi le ire
di uno stormo di Spearow, per questo stava scappando insieme
al suo Pikachu, che era ridotto piuttosto male. Io stavo pescando
tranquilla in riva a un fiume e, sentendo la lenza tirare, ho catturato
proprio quella persona, che subito dopo avermi chiesto del centro
Pokémon più vicino mi ha fregato la bici. Quando
l'ho ritrovata, era fulminata.- Certo che raccontata così
sembra che la colpa sia tutta mia. Mi fa sembrare uno scemo!
-Se
non avesse preso la tua preziosa bici, il suo Pikachu sarebbe morto!-
aggiungo con un tono di voce piuttosto alterato dalla rabbia.
-Poteva
prestare più attenzione!- Abbiamo alzato la voce, ora stiamo
quasi gridando. Ci siamo alzati in piedi.
-E
tu potevi evitare di arrabbiarti tanto, visto che poi te l'ha
restituita come nuova!-
-Sì,
e mi ha praticamente cacciata via, non tenendo conto dei miei
sentimenti!-
-Questo
non è vero! Voleva che tu restassi, ma si sentiva un egoista
e si è espresso male. Pensava che saresti stata meglio nella
tua palestra a Celestopoli e ha mantenuto la promessa di ridarti la
bici. – continuo mentre le urla spariscono, lasciando spazio
a piccoli sussurri tristi.
-Ma
non quella di tenersi in contatto con me- É sull'orlo delle
lacrime. Non ne posso più di vederla così,
perciò faccio una cosa che non mi sarei mai aspettato.
L'abbraccio
forte, senza curarmi del resto dei clienti e di quel Bob e di Brock.
Loro non esistono più.
-Scusami.
Ti prego, perdonami. Per tutto.- La sento che ricambia la stretta con
la mia stessa energia.
Posso
essere più felice di così?
-Sei
già perdonato.- Ecco la risposta alla mia precedente
domanda: sì, posso eccome. Lo sono adesso.
E
improvvisamente lo dico. Sento che è il momento giusto, ora
che siamo così.
-Ti
amo. - Si irrigidisce un po', per poi sciogliersi di nuovo.
-...Sei
un idiota, lo sai?- Per un attimo mi prende il panico. E se non mi
ricambia? E se adesso scappa via dal ristorante e mi dice che mi odia
per aver rovinato la nostra amicizia?
Poi,
però, mi rendo conto che siamo ancora abbracciati. Non mi
odia affatto.
-Pe-perché
sono un idiota?-
-Perché
ti ci sono voluti quattro anni per capire che sono innamorata di te. -
Un largo sorriso si forma sulle mie labbra.
-Bacio!
Bacio! Bacio!- Ci risvegliamo dalla trance in cui siamo precipitati al
suono delle urla dei clienti del locale e di Brock. Bill, invece,
scuote la testa rassegnato. Diventiamo rossi come pomodori maturi e ci
sediamo subito, ma tenendo le mani intrecciate sotto il tavolo.
L'imbarazzo è rotto dalla mia sirena maschiaccio.
-Che
ne dici se li accontentiamo?- Sorrido, mentre mi avvicino di
più a lei.
Ah,
dimenticavo: stavolta il "mia" non è inteso come "mia
compagna di viaggio".
Angolo
autrice:
Salve a tutti :-)
Come
promesso sono tornata con una nuova Pokéshipping!!! Dopo
aver passato un sacco di tempo a scriverla e aver fatto tribolare la
povera Eurydike (che saluto e ringrazio di cuore per aver betato la
storia) sono finalmente riuscita a pubblicarla. All'inizio non mi
ispirava granché, ma poi mi ci sono affezionata tantissimo e
adesso eccola qua.
Credo sia chiaro che il nome della regione l'ho inventato di (non
proprio) sana pianta, siccome non volevo mandare Ash a Kalos
perché altrimenti sarebbero entrati in gioco altri fattori
inutili (leggi: Serena). Mi scuso profondamente se alla fine ho messo
un cliché, ma mi sembrava troppo fluffoso per non metterlo.
Viva il fluff <3 <3 <3
Mi scuso anche con Ash che nelle mie storie è
sempre un idiota della peggiore specie. Ho fatto in modo che la
One-shot seguisse il filo dei suoi pensieri, visto che è dal
suo punto di vista e al presente. Non riuscivo prioprio a immaginarmelo
che fa pensieri filosofici, quindi ecco il risultato. In alcuni punti
può sembrare molto contraddittorio, ma è solo
perché non si rende conto di quello che prova per il mio
tesssssssssoro Misty e ha paura, ma nemmeno lui sa di cosa. Non mi
andava di renderlo troppo perspicace perché altrimenti
sarebbe risultato OOC.
Detto questo vi lascio con la speranza che mi facciate sapere cosa ne
pensate, quello che vi è piaciuto e quello che invece non
va. Baci!
MarykoLove
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