Titolo:
Simple
Autore:
Liberty89
Genere:
Romantico, Sentimentale
Rating: Verde
Personaggi:
Riku, Sora
Avvertimenti:
One-Shot, Shonen-ai
Note dell'autrice:
Buonsalve!
Anche la raccolta delle RiSo vuole il suo contributo ogni tanto
ù.ù Questa fic è il sequel di
“Soramente suo”,
in cui il povero Sora era continuamente preso di mira dalle giovani
pulzelle della sua scuola che volevano dichiarargli il loro
amore… sciocchine v.v Riku ovviamente non poteva starsene
troppo
tempo con le mani in mano e alla fine s’è
inventato
qualcosa per ovviare al problema. Buona lettura!
Simple
Brian Crain - Promise
Non faceva molto freddo quel giorno, finalmente l'inverno stava cedendo
il passo alla primavera e le temperature cominciavano ad alzarsi. Alle
Destiny Islands la stagione fredda non durava molto, però
era
sempre rigida e la maggior parte degli adolescenti ne approfittava per
gustarsi una cioccolata calda e fumante in questo o quell'altro bar non
appena ne avevano occasione. I due custodi del keyblade, in quella mite
sera di fine inverno, non facevano eccezione.
-Sai Sora, l'altro giorno ripensavo al fatto di queste ragazze che
vengono a dichiararti il loro amore.- esordì Riku a un
tratto,
attirando l'attenzione dell'altro su di sé.
Il castano posò la tazza con la cioccolata calda ancora
fumante
sul tavolino e lo fissò incuriosito. -Ah sì?-
L'argenteo annuì, mostrandogli un'espressione serena e
felice
che era unicamente per lui. -E credo d'aver trovato una soluzione. Se
per te va bene, possiamo metterla in pratica.-
Sora spalancò gli occhi azzurri, speranzoso. -Cos'hai in
mente?-
A quella domanda, il sedicenne mise la mano in tasca e tirò
fuori una scatolina nera, quadrata e molto sottile, senza segni o
diciture sulla superficie, poi la posò con delicatezza al
centro
del tavolino, tra le loro tazze. -Aprila.- disse poi, poggiando il viso
sul palmo sinistro e restando in paziente attesa.
Il più giovane rimase senza fiato per un attimo: sapeva
perfettamente cosa c'era in quel piccolo e insospettabile contenitore
dall'aspetto anonimo e semplice. Deglutì e
allungò la
mano destra per prendere la scatolina e quando sfilò il
coperchio, tirandolo verso l'alto, al suo interno trovò due
oggetti ancora più semplici. Due cerchietti di liscio e
lucido
argento ricambiavano la sua occhiata colma di emozioni dal fondo bianco
di quell'imprevisto scrigno del tesoro.
Quando risollevò lo sguardo, Sora trovò ad
attenderlo il
sorriso più semplice e luminoso che Riku poteva donargli, ed
era
bellissimo. Era tutto così semplice da risultare
meraviglioso ai
suoi occhi e il suo cuore minacciava di uscirgli dal petto tanto era il
suo bussare.
-Ti piace?- chiese il maggiore, nonostante la risposta fosse molto
più che ovvia ed evidente.
L'eroe dei mondi raccolse uno dei due cerchi, quello che sembrava
appena più stretto, tenendolo tra i polpastrelli dell'indice
e
del pollice, tremanti quasi avessero timore di arrecarvi danno.
-Io… non so cosa…- tentò, sentendo la
bocca arida
come sabbia. -È bellissimo…-
Ampliando quel piccolo sorriso, l'argenteo gli prese l'anello dalla
mano per infilarlo al suo anulare sinistro e fare lo stesso con il suo
gemello e il proprio dito.
-In questo modo, tutti sapranno che sei impegnato senza dichiarazioni
ufficiali né troppo appariscenti. Certo, quando faranno il
collegamento ci sarà un po' di confusione, ma possiamo
cavarcela.- spiegò poi, stringendogli la mancina nella sua.
-Che
ne pensi?-
Privo della voce e con gli occhi lucidi per l'emozione, Sora si
limitò a fare un cenno deciso col capo mentre intrecciava le
proprie dita con quelle dell'argenteo, che accettò
quell'affermazione silenziosa.
In risposta, Riku sollevò le loro mani e baciò le
nocche
di quella del castano, puntando le iridi acquamarina in quelle color
cielo per mostrargli ancora una volta tutto il proprio amore. Ottenne
un sorriso brillante e caldo, che avrebbe potuto sciogliere la poca
neve rimasta sulle strade, così semplice e spontaneo che se
ne
innamorò di nuovo.
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