Amore
d’anime
Avevo un’anima che ora
è perduta
Con le unghie un’altra se n’è aggrappata
Quasi come nebbia da me è arrivata
E da padrone la mia ha posseduta
Neanche il tuo nome ti chiedo,
straniero
Che la mia terra hai invaso col fuoco
Tu non hai meta, identità o scopo
Ma ora sei vita, sei carne e pensiero
Un solo istante improvviso ho
sofferto
Che neanche avevo incrociato il tuo
sguardo
Poi t’ho guardato e hai scoccato il tuo
dardo
E la ferita più dolce m’hai inferto
Non voglio chiedere in cambio il
tuo
cuore
Che neanche so se tu più ne possiedi
Sordo ma ascolti, tu, cieco ma vedi
Angelo che copre di disonore
Che di peccato mi sono macchiato
Perso, rapito nel tuo velo nero
E come notte giammai niente spero
Tu solo sei ad avermi istigato
Ma non ha colpa il tuo corpo
innocente
Fin d’ora mai conosciuto il mio viso
M’hai appena visto e già m’hai sorriso
Miro il tuo volto e il mio cuore si
pente
Niente tu hai fatto e tutto tu hai
infranto
Sogni, speranze e vita da vivo
Non era mai vita e non lo capivo
Giacché son morto se non mi sei accanto
E fu la tua anima la mia rovina
Prima m’hai visto e dopo m’hai avuto
T’ho appena incontrato, già t’ho perduto
Ma l’anima tua è cosa divina
Ed io soltanto ne vedo
l’essenza
Come soltanto tu vedi quella mia
Non comprendo questa tua magia
Più non respiro nella tua assenza
La soffitta
dell’autrice:
Salve.
Perdonate questo sciocco componimento senza pretese che ho ispirato al
concetto, banale e ormai inflazionato, di “amore a prima
vista”. Nella sua
accezione più profonda.
Spero lo
abbiate comunque gradito
Baci.
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