Il Terrestre

di Little Redbird
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Flash scritta per il Drabble MidWeek indetto su We are out for prompt.

Su di lei poteva percepire gli sguardi preoccupati e spaventati degli altri dietro di sé. Le bucavano la schiena e facevano rizzare i peli sulla sua nuca.

Clarke guardò di fronte a sé, dritto negli occhi della donna che sembrava essere la loro unica possibilità di vivere in pace sulla Terra.

Al fianco della terrestre, un uomo dalla stazza enorme e con la barba ispida, fissava lei con sguardo omicida. Era chiaro che non si fidasse di lei o dei suoi compagni ed era sicura che avrebbe volentieri suggerito al suo capo di lasciarglieli ammazzare tutti e cinque all'istante. L'uomo si abbassò per sussurrare qualcosa all'orecchio della donna, la mano ben salda sull'elsa della sua spada rudimentale.

La donna annuì, voltandosi verso le fila dei suoi uomini e ordinando, dedusse Clarke, a qualcuno di farsi avanti.

Il ragazzo che si avvicinò ai due le lanciò una gelida occhiata di sospetto, ma Clarke continuò a fissarlo imperterrita, cercando di capire quale sarebbe stato il suo compito.

Doveva avere all'incirca la sua età, ma era molto più alto, portava i lunghi capelli intrecciati ai lati, con le estremità ricce che venivano sferzate dal vento; al fianco portava un machete e sotto il sole brillavano diverse lame di coltelli alle sue caviglie e nella sua cintura.

Il terrestre ascoltò quello che la donna aveva da dirgli e Clarke poté vedere sul suo bel viso la delusione di un compito non gradito, ma non obiettò. Si diresse nella sua direzione e lei rabbrividì, riconoscendo nel modo in cui camminava l'agilità di un abile guerriero; per un attimo temette che l'avessero incaricato di ucciderla, ma il ragazzo si fermò di fronte a lei, fissandola dall'alto dei suoi trenta centimetri in più.

Da quella distanza, Clarke poté notare i suoi occhi scuri e le lentiggini sul naso e le guance, nonché la fossetta sul mento, poco sotto le labbra rosee.

“Bellamy si assicurerà che il tuo popolo sia in grado di convivere con il nostro, nei prossimi giorni” disse la donna. “Basterà un cenno da parte sua e taglieremo la gola a tutti.”

Clarke annuì, lanciando un'occhiata ammonitrice ai ragazzi dietro di sé, poi si voltò di nuovo verso il terrestre – verso Bellamy. Lui la stava guardando con gli occhi socchiusi, registrando ogni suo movimento.

Se lo sarebbe rimangiato di lì a poco ma, in quel momento, il pensiero di avere Bellamy in giro per il campo per qualche giorno, non le sembrò tanto terribile.






 





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